Il problema delle recensioni sul web
(quelle false che la vanno a gogò) è alquanto risaputo e quindi
combattuto (vedi pagina facebook “Gufo, no grazie!”), mentre di
darci botta per farne calare le innumerevoli assurdità sembra che
sia giustamente diventato lo scopo di moltissima gente.
Diciamo che dovrebbero essere i più, e
per i più intendo quelli che nell'ambito ci lavorano e che questo
mestiere cercano di farlo nel migliore dei modi.
Ovvio che poi c'è chi ci marcia nel
comparto, ma per un attimo (sperando di farcela) cerchiamo di non
pensare a 'sti “puzzoni” e passiamo a cose più serie.
Ieri ho descritto il come si potrebbe fare per abbassare lo strapotere dei siti preposti alle recensioni, e
questo attraverso il quality control team che rispiegherò in un
battibaleno.
Oltretutto beneficiando sul portale nazionale italia.it di circa 100 milioni (ma anche più) di contatti all'anno che male non fanno di sicuro al turismo in generale.
I quality control team non sono altro
che delle persone di indubbia professionalità alberghiera che non
fanno altro che girare negli alberghi, agriturismi, B&B e via
dicendo.
Queste esaminano accuratamente le
eccellenze, le mediocrità o eventualmente le pecche di quella data
realtà ricettiva, trasmettendole dapprima allo stesso direttore,
proprietario o di chi ne fa le veci, per dargli la possibilità di
provvedere immediatamente (un grosso aiuto per farla in breve) e di
conseguenza trasmettono una breve essenziale disamina sul sito di
italia.it nella pagina di quel tal albergo, agriturismo, B&B
eccetera di libero accesso a tutti quanti.
Dando così l'opportunità
all'eventuale cliente di conoscere perfettamente se quel tale
ricettivo corrisponde alle sue esigenze.
Questo è quanto!
E adesso tocca a voi seguendo il
sondaggio sottostante di dirmi come la pensate.
Innanzi tutto grazie e poi … grazie
di nuovo.
Dal più autorevole ovviamente.
RispondiEliminaSquadre di controllo a volontà
Nessun dubbio
RispondiEliminaEntrambi e sceglierei di conseguenza
@Luciano
RispondiEliminaOvviamente, il parere di un professionista del settore che oltretutto ci mette "la faccia" è di sicuro mille volte più valido dei futili pettegolezzi di un avventore qualsiasi che il più delle volte con la sua recensione - ovviamente sotto anonimato - manifesta solo il suo acredine verso il locale in esame perché magari non ha aderito alla sua richiesta di sconto fatta sotto minaccia di cattivo giudizio su Internet... E qui, fanno d'uopo 3 punti per riprendere fiato ed anche per tirare un sospiro di sollievo con la squadra di controllo...
^_^
@Jennaro
RispondiEliminaOttimo commento e esaustivo (si dice così?) come sempre da te.
:)
@Bio e Vincenzo
RispondiElimina:)
A Gratis ?
RispondiEliminaLe squadre di controllo , soggiornano e mangiano gratis ?
allora per fare un sondaggio piu' completo, inserite anche l' opzione diritto all' oblio , dal momento che forse c' è gente che non approverebbe il far mangiare gratis o soggiornare gratis nella propria struttura , diciamo per principio , io ti servo tu mi paghi , quindi per forza di cose non sarebbe menzionato sul portale nazionale italia.it di circa 100 milioni di contatti all'anno ... creando pertanto una questione di possibile concorrenza sleale con quelli presenti che scenderanno al compromessi di far servire mangiare e soggiornare gratis ... le squadre di controllo.
Ma che la facciano finita TUTTI di voler per forza trarre benefici sul lavoro e sacrifici altrui !
Franco
@Franco
RispondiEliminaMi puoi spiegare dove hai letto "a gratis"?
:)
E anche quella cosa del pernottamento in loco
Infatti ho fatto domanda ( a gratis ? )
RispondiEliminaVisto che non c'è scritto neppure il contrario.
Dico nuovamente che per un sondaggio completo va inserita l' opzione scritta sopra.
Sinceramente , mi son posto la domanda del gratis, perché fatico a credere l'esistenza di benefattori ... Sono più propenso a pensare che ci sia sempre una motivazione specifica , o per meglio dire, un tornaconto.
Franco
@Franco
RispondiEliminaNiente è a gratis e soprattutto la professionalità.
Se segui questo blog o vai qualche post indietro potrai constatare che ho appena rifiutato un allettante "lavoro" a gratis per il ministero del turismo "TDLAB" (unico a farlo poiché tutti gli altri hanno accettato).
La bontà del progetto è che ci sarebbe anche in Italia il Quality control team come m'è successo in quasi tutto il mondo dirigendo catene alberghiere o compagnie di navigazione.
La professionalità si paga eccome.
Ma questi soldi non verrebbero fuori ne dall'alberghiero o ricettivo e nemmeno dallo Stato.
:)
Buon lavoro
@Luciano
RispondiEliminaChissà perché con voi genovesi quando si parla di soldi si ferma 'o riloggio (l'orologio - nel senso della precisione). Che forse anche il Sig. Franco Anonimo è ligure o suppergiù?
^_^
@Jennaro
RispondiEliminaNon lo so
:)
Ho provato a fare una stima "a naso" sui numeri.
RispondiEliminaCon un team di 200 persone su tutta Italia, a 2 controlli/settimana x persona, per 44 settimane lavorative medie/anno, si arriverebbe a fare +/- un controllo all'incirca ogni due anni su ciascuno dei circa 34.000 alberghi italiani.
Penso che per capire veramente come gira "la baracca" in un albergo e/o altra struttura ricettiva ci si debba soggiornare minimo minimo un paio di giorni, anche per vedere come si mangia, come va la reception, il resto dei servizi presenti, ecc. ecc. Se si vuol fare un controllo "serio".
Dati ISTAT 2012 (http://dati.istat.it/ Servizi-Turismo)
Alberghi 5* = 393
Alberghi 4* = 5354
Alberghi 3* = 15243
Alberghi 2* = 6509
Alberghi 1* = 3438
-----------------------------------
Totale alberghi 33.728
Campeggi/villaggi 2670
Alloggi affitto
imprenditoriali 73804
Agriturismi 17228
Ostelli 494
Case ferie 2242
Rifugi montagna 1063
Altri esercizi 758
B&B 25241
----------------------------------
Totale extra-alberghi 123.500
Totale esercizi ricettivi 157.228
Il solo costo del personale potrebbe aggirarsi +/- attorno agli 8 milioni di euro/anno.
Il costo del controllo, in termini di soggiorno, potrebbe essere a carico della singola struttura (sempre nella forma di rimborso post-controllo dovuto alla struttura di gestione qualità, ovviamente).
Una volta ogni due anni, voglio dire, mi pare anche una roba sopportabile...
Per coprire il totale degli esercizi ricettivi tocca moltiplicare il tutto più o meno per 5.
E probabilmente, tenendo conto della stagionalità di molte strutture, il numero di persone del team andrebbe ricalibrato e "stagionalizzato", forse.
Per avere un controllo/anno struttura serve +/- il doppio delle persone di cui sopra.
Per la cronaca il totale degli esercizi ricettivi nel 2013 sarebbe cresciuto a 157.521 (ma non ci sono ancora i dati di dettaglio per tipologia di esercizio).
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@Frap
RispondiEliminaNon è proprio così
:)
Per curiosità ho tracciato la distribuzione degli alberghi per regione (in ordine decrescente): dati ISTAT 2012 (http://dati.istat.it/ Servizi-Turismo)
RispondiElimina4462 Emilia Romagna
4209 Prov. Bolzano
3092 Veneto
2955 Lombardia
2864 Toscana
2002 Lazio
1697 Campania
1540 Piemonte
1527 Prov. Trento
1513 Liguria
1291 Sicilia
1011 Puglia
0913 Sardegna
0888 Marche
0840 Calabria
0800 Abruzzo
0742 Friuli Venezia Giulia
0554 Umbria
0482 Valle d'Aosta
0238 Basilicata
0108 Molise
Il dato della provincia di Bolzano mi pare abbastanza notevole (anche se atteso, in qualche modo).
Se si prende invece il totale degli esercizi ricettivi italiani, la distribuzione cambia:
56631 Veneto
12415 Toscana
10196 Prov. Bolzano
08554 Emilia Romagna
08506 Lazio
07108 Campania
07039 Lombardia
05536 Piemonte
05089 Friuli Venezia Giulia
04979 Sicilia
04807 Puglia
04184 Liguria
04104 Sardegna
03954 Marche
03878 Umbria
02928 Prov. Trento
02740 Calabria
02380 Abruzzo
01058 Valle d'Aosta
00705 Basilicata
00437 Molise
Il Veneto ha un numero "senza senso" di alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, ben 49229 su 73804 in tutta Italia.
Nei campeggi e villaggi è prima la Toscana, 241 su 2670.
Negli agriturismi eccelle sempre la Toscana, 4375 su 17228.
Negli ostelli ha la meglio l'Emilia Romagna, 71 su 494.
Nelle case per ferie invece il Lazio, 362 su 2242.
Nei rifugi di montagna svetta il Piemonte, 266 su 1063.
Negli altri ricettivi al top c'è l'Umbria, 157 su 758.
Nei B&B vince ancora il Lazio, 3774 su 25241.
@Luciano
RispondiEliminaSe si vuol fare un controllo "in incognito", verificare come si mangia a pranzo/cena, come funziona il servizio in camera, che succede se si chiede un "cambio camera", ad esempio, se e come la camera è pulita, come sono gli arredi, i bagni, come gira l'animazione (se c'è), test di altri servizi, qualità cibo, com'è la colazione, organizzazione generale, 4 chiacchiere con altri ospiti per sentire che dicono della struttura, ecc. ecc. in meno di 2 gg., seriamente, non ci si fa, imho.
Per quanto si possa avere "l'occhio clinico".
Il rischio, diversamente, è di prendere anche qualche bella cantonata che, vista la frequenza possibile del controllo, potrebbe avere delle conseguenze potenzialmente pesanti sulla reputazione dell'albergo.
Tenuto conto che si tratterebbe di recensioni "certificate" e, necessariamente, anche dettagliate e ben strutturate.
Già che ci sono ;-), faccio un bel cut&paste di una cosa che avevo scritto qui più o meno 4 anni fa e definita allora "molto interessante" da uno degli attuali vice-coordinatori del TDLAB (Edoardo Colombo), allora consigliere di MVB e project manager di italia.it:
RispondiEliminaSi parla di miglioramento della qualità dell’offerta turistica nazionale, ma non si prevede un sistema nazionale di valutazione della qualità di tutta la filiera turistica.
Visto che si parla di identificare univocamente ogni elemento della filiera, mi piacerebbe che all’insieme di tali identificativi venisse affiancato un quality-code, ovvero un identificativo unico rilasciato da un ente appositamente preposto (ENIT andrebbe benissimo).
A quel codice dovrebbe corrispondere una password univoca da inviare alla mia casella di posta (o in alternativa invio del tutto al mio domicilio in forma cartacea e reinvio gratuito).
Con Q-id e password dovrei poter accedere ad un portale espressamente predisposto, sul quale poter esprimere la mia opinione su tutti gli elementi della filiera coinvolta (secondo i loro identificativi, opportunamente tipizzati) rispondendo a semplici (e poche) domande con voto da 0 a 5, per singolo elemento della filiera.
Ovviamente in più lingue.
I dati (per singolo elemento, ma in forma aggregata) dovrebbero essere pubblici e pubblicati su di un portale (indovina quale).
Questo scatenerebbe una corsa di tutta la filiera al miglioramento continuo dei servizi nei confronti degli utenti turisti.
Ovviamente i medesimi dati potrebbero essere utilizzati da ENIT per avere anche statistiche + ragionevoli e non i numeri +/- inventati che passano ora.
Naturalmente io turista dovrei essere invogliato ad esprimere la mia opinione tramite appositi concorsi a premi con viaggi in palio.
P.S. Già alle origini di italia.it c’era chi aveva pensato di usare il portale con finalità del tutto analoghe (–> Massimo Colomban).
Non è un’idea innovativa, ma farebbe fare un deciso balzo in avanti al turismo di questo Paese, imho.
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Con queste recensioni "certificate", di quanto si possono far salire ulteriormente i contatti/giorno del portalone ? ;-)
RispondiEliminaLe catastrofiche alluvioni che in passato hanno colpito la Germania e altri paesi dell'Europa centro-orientale e gli incendi in Grecia hanno lasciato ferite ancora aperte.