Bene, anzi male, la Russia che non è
amministrata dall'ultimo dei fagiolini da mettere nei minestroni, non
fa parole (non ce le manda a dire) e si prende immediatamente la sua
bella rivincita a seguito della ben poca maestria dei nostri preposti
nel saperci fare.
Ma non entro nel merito della questione
politica sulla Crimea per non farla troppo lunga, anche perché della
questione me ne capisco ben poco.
Quindi tiro avanti e camminare.
Il fatto però è preoccupante, sempre
che lor signori che ci amministrano da quegli scranni, sappiano
valutarne in fretta la pericolosità, sperando che non preferiscano lasciare le eventuali
soluzioni (si spera) al tempo che verrà.
Ma facciamo luce sulla questione.
E' recentissima la decisione di
Vladimir Putin in merito all’embargo imposto dalla Russia ai
prodotti agroalimentari italiani, con blocchi di interi di container di Grana Padano che sono stati rispediti indietro, mentre gli
importatori russi consigliano di non inviare salumi.
La lista di prodotti che non verranno
più importati, comprende per ora la carne di manzo e maiale, pollo,
pesce e frutti di mare, latte e latticini, frutta e verdura, con l’esclusione di alcolici e di prodotti per
bambini ... ma tempo al tempo ...
E sarà il Brasile in primis a sopperire a questa “mancanza” mentre il governo russo si sta già
adoperando in gran fretta per potersi sostenere da solo per tutte le necessità.
E' dura ma è gente tosta e sono certo che ce la
farà.
Quindi svariati miliardi di euro che
non entreranno più nelle casse delle aziende italiane per
l'esportazione, a cui presumibilmente si aggiungeranno i prossimi per
via di altri “lavorati”.
Complimentoni a chi non ha previsto
questo ma s'è fatto forte con delle “banali” prese di posizione
nei loro confronti anziché cercare di fare “il saperci fare”,
che visti i tempi di ristrettezze tutte nostrane, si sarebbe di certo
preferita tutt'altra “scelta” che il mandarli praticamente a quel
paese con un effetto che si ritorce contro noi stessi.
Ma veniamo al turismo.
La popolazione russa contribuisce per
circa 8 mln di pernottamenti all'anno nel Bel Paese mentre la loro
spesa s'aggira sul miliardo e trecento milioni e rotti.
Poi ci sarebbe da ricordare che molti
altri ne vengono spesi durante il soggiorno per gli acquisti e
cosette varie e nella spesa procapite giornaliera sono i primi ... Russi (149,48 euro) seguiti dai Giapponesi (122,00 euro), dagli Spagnoli
(111,17 euro), dai Britannici (105,14 euro), dai Tedeschi (104,42 euro)
e dagli Statunitensi (102,34 euro). Sotto la media, invece, Francesi (98,33 euro), Svizzeri (96,57 euro), Austriaci (95,48 euro) e infine Olandesi (83,54 euro).
E se nel caso a Putin gli girasse di
fare ciò che avvenne circa 30anni fa negli Stati Uniti?
Eh già, ricordo molto bene poiché in
quel periodo ero proprio là a lavorare quando Ronald Reagan, per
rilanciare l'economia statunitense dopo il disastro di Carter, chiese
ai suoi concittadini di spendere i propri dollari negli States per le loro vacanze e per
gli ovvi motivi finanziari.
E il risultato fu che ben pochi
uscirono dai quei confini.
Ora lo scopo non è certamente lo
stesso ma se così fosse, ossia che Putin richiedesse la medesima
cosa alla sua popolazione tanto per farci capire che gli zebedei
giusti lui gli ha a differenza dei nostri rappresentanti, il danno
sarebbe immenso in quel settore che per varie cause stra riconosciute
ma mai attuate, poiché è abbastanza evidente che non stia andando
nel modo voluto, anzi.
E' vero e non c'è mica da scherzarci tanto.
RispondiElimina@Bio
RispondiEliminaMi sa che prima o poi c'arriverà sta notizia se non ci mettono un rimedio.
:(