lunedì 18 ottobre 2010

Spesi i soldi per il quinto, sesto, settimo, ottavo ... Evento della Conferenza Nazionale del turismo a Lecco


Lecco, ore 13 di venerdì 15 ottobre 2010, c’è il divieto di veicolare e di camminare nel centro, e l’interdizione calerà solo dopo le 24, mentre l’accesso è consentito solo ai residenti, naturalmente previo controllo della carta d'identità.
Transenne e forze dell’ordine, in perfetta sequenza e sintonia, hanno di fatto bloccato l'intero centro cittadino, quello che comprende i maggiori bar, ristoranti e negozi di Lecco.
Che abbiano trovato un reperto bellico inesploso della 2° guerra?
No, state tranquilli e niente di tutto questo per fortuna.
Il “fuori tutti dalle balle” è stato ordinato per permettere alla Sciura Brambilla di preparare il quinto Evento Conferenza Nazionale del turismo, e poco importa (alla Sciura) se la merce nei negozi, per oggi, rimarrà invenduta; si rifaranno domani o dopodomani … forse.
Ma come (?), il ministro del “turismo” ferma l’attività per cui è proposta per i “propri porci comodi” sentenzia uno sprovveduto ignaro turista finlandese sulle capacità imprenditoriali turistiche della Brambilla.
Allontanandomi ricordo solo d’aver poi più volte sentito la parola “paska”, che in finlandese non è una granché bella definizione, ma non so a chi o a che cosa fosse rivolta, ero oramai troppo lontano; anche se qualche idea in verità l’ho.
Comunque, le 300 personalità intervenute, dovevano essere 500, arrivano alla spicciolata e hanno potuto gustare i prodotti culinari del luogo nonché farsi due chiacchiere alla bella faccia dei negozianti e dell’indotto intero della città.
Tanto a loro che frega?
E dei discorsi uditi per la grande occasione è meglio spargere un semplice velo di grande pietà; alcune “presunte balle” della Brambilla le ho riportate nel post precedente.
Nessuno dei presenti dice niente, nessuno contesta, anzi Daniele Nava, il presidente della Provincia di Lecco, in merito alle polemiche dei giorni scorsi sull'inutile spesa per invitare a cena alcuni maggiorenti, risponde senza mezzi termini e chiaramente, che si tratta di un'opportunità importante e non di "portare a spasso" degli sconosciuti, ma degli esperti e professionisti del settore (turismo), rappresentanti di Stati esteri … che quasi quasi comincio a chiedermi se non sono io che sbaglio a pensare così … male.
Beh, forse sarebbe bene ricordare al Nava che quelli che lui definisce “sconosciuti” sono quelli che in questi ultimi 60anni hanno frequentato quei meravigliosi posti, gli stessi che hanno contribuito alle loro casse comunali, provinciali, regionali e quindi statali, e che quei signori provenienti dall’estero, probabilmente domattina neanche più si ricorderanno di Lecco essendo oramai troppo abituati a queste manifestazioni “spendereccie”, utili solo a far fare la bella vita a pochi “eletti”.
E infatti la mia preoccupazione dura solo un attimo, poi mi riprendo, perché oltre tutto a questo va chiaramente aggiunto lo sperpero di denaro pubblico avvenuto per l'impiego di forze dell'ordine per garantire la sicurezza, costruire le impalcature, ergere i tendoni, organizzare il catering e i vari trasporti
Qualcuno calcola in 150.000 euro la spesa di tutto l’ambaradan; sarà vero, sarà falso o sarà quel che sarà, a me pare più vero che sia tutta ‘na strunzata.
E frap1964 mi ricorda quando poco tempo fa la Brambilla disse:" ...per cui quando le dico che oggi ad ogni euro che spendiamo voglio un nuovo turista che arrivi..."
Quindi il prossimo anno la città di Lecco farà 150.00 turisti in più ... ; beh, vedremo.
Concludendo mi chiedo che bisogno c’era di fare una cosa così “stupida”, con tutti gli altri posti disponibili anche nella stessa zona, e che non avrebbero arrecato danno o lo stesso problema?
E perché fermare il centro di una città per tutto il giorno o perchè tutti quei soldi spesi per cose di così poco conto?
Poi mi giro e riprendendo la mia strada, penso a noi italiani, al turismo e a ‘sti quì, e mi riempio di domande senza risposta; senza brutte parole, per carità.
Anche se forse sarebbe stato giusto il caso.

6 commenti:

  1. Ora che sul sito della Conferenza si può leggere integralmente il discorso di MVB, si scopre che, siccome eravamo effettivamente un po' scarsetti in materia, sono nati (o lì lì per nascere) due bellissimi ed utilissimi nuovi comitati:

    - Comitato permanente di coordinamento in materia di turismo (istituito nella seduta della Conferenza Stato-Regioni del 29 luglio 2010)

    - Comitato permanente di Promozione del Turismo in Italia (che è previsto nel Codice del turismo)

    Chiosa e perla finale di tutta la prolusione sui massimi sistemi del turismo nazionale di circa 30 pagg:

    Ed è con questo spirito “del dire che diventa fare”, che ha sempre guidato la mia azione politica in materia di turismo, posso dirvi che sono soddisfatta di come in questi due anni si sia cominciato a recuperare concretamente il tempo perso per decenni in questo settore.

    P.S. Ah, naturalmente l'ENIT è ancora commissariato solo per colpa delle Regioni che hanno rimandato l'approvazione del nuovo regolamento dell'Ente in sede di Conferenza Stato-Regioni, il 29 luglio scorso, eh (ri-di-co-lo).

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  2. @frap

    Non ne avevo sentito parlare dei due nuovi comitati ma ne immaginavo la costituzione poichè nei contati ricevuti sul blog, dai motori di ricerca, vedevo spesso queste ricerche:
    Comitato permanente di coordinamento in materia di turismo e Comitato permanente di Promozione del Turismo in Italia che sono appunto....
    Beh, vado a cercarmi la composizione degli organici ma credo che non li troverò.
    Chissà se anche in questi c'è il Medail....
    :-(

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  3. Ovviamente il Comitato permanente di coordinamento in materia di turismo sarà "gestito" dai vari assessori al turismo immagino, ma l'altro?

    Sempre gli stessi?

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  4. Viene costituito un Comitato permanente di Promozione del Turismo in Italia, partecipato da tutti i soggetti pubblici e privati del sistema turistico (Ministero del turismo ed eventuali altri Ministeri che potranno essere di volta in volta coinvolti, territorio, enti locali e imprese).
    Il Comitato promuove, tra l’altro, l’identificazione omogenea delle strutture pubbliche dedicate a garantire i servizi del turista e il sostegno e l’assistenza alle imprese che concorrono a riqualificare l’offerta turistica nazionale.

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  5. Il decreto si propone anche di incentivare la promozione di settori specifici; tra questi, il turismo della natura, che introduce anche una valorizzazione del nostro patrimonio faunistico come attrazione turistica; il turismo enogastronomico, per valorizzare a fini turistici una delle tipiche eccellenze del made in Italy; il turismo termale inteso nella sua più ampia accezione di turismo del benessere; il turismo dello sport e del golf; il turismo congressuale; il turismo culturale, che individua appositi strumenti di valorizzazione in chiave turistica del patrimonio artistico e culturale, anche assicurando la predisposizione di materiale informativo redatto obbligatoriamente nelle lingue francese, inglese, tedesco e, preferibilmente, in lingua cinese. In particolare, al turismo culturale è dedicato uno specifico capo che individua appositi strumenti di valorizzazione, in chiave turistica, del grande patrimonio del nostro Paese, da attuare, in sinergia con il Ministero per i Beni e le attività culturali e con gli enti territoriali. Inoltre, anche in un’ottica di destagionalizzazione del settore, vengono riordinate le norme sul turismo sociale, adeguando la disciplina in tema di Buoni Vacanza quale fondamentale strumento che permette l’erogazione di un contributo dello Stato alla fasce più deboli della popolazione. In tale ottica, si specificano e consolidano gli strumenti di finanziamento, prevedendo anche il ricorso ad una parte delle risorse dell’8 per mille destinate allo Stato.

    Viene fornito il sostegno all’esercizio delle agenzie di viaggio, garantendo sia gli operatori che i consumatori nei confronti di possibili truffe, messe in atto da imprese non legittimate allo svolgimento delle attività. In particolare, le nuove norme sottopongono le agenzie operanti online alle medesime regole e controlli cui sono soggette le altre imprese tradizionali.
    Il codice individua nuove forme di garanzia anche attraverso la stipula di congrue polizze assicurative che tutelino, da un lato, il turista da qualsiasi rischio connesso con il viaggio e, al contempo, sollevino gli operatori dalle conseguenti possibili ricadute economiche relative.

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  6. @Vincenzo
    Scusa ma credo che quello sia il Codice del turismo, di sostegno al settore e tutela dei consumatori.

    E' forse la stessa cosa?
    C'è qualcosa che non mi quadra.

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