Tutte le volte è la stessa storia e, non appena gli impegni lavorativi me lo consentono, prendo baracca e burattini e mi faccio un giretto per “toccare” con mano il come và il turismo nel Ponente o nel Levante ligure.
Ma non solo.
Che ci posso fare; amo questo settore e c’ho la fissa d’andare a vedere coi miei occhi (e naturalmente gli occhiali da vista) le “cassate” che si vedono in giro e quel che i miei orecchi sentono dire da diverso tempo.
A volte s’impara qualcosa di nuovo, ma il più delle volte vedo tante str…anezze.
E chissà se anche le molteplici “bande” degli assessori al turismo di questa Regione, fanno altrettanto questi “giretti” per vedere di nascosto l’effetto che fa?
Comunque sia o in qualunque modo sarà, a Pasqua ero a Rapallo e … l'ufficio per le Informazioni Turistiche era chiuso per ferie.
Ma già lo sapevo e non era altro che la conferma a quel che si diceva in giro, ma a cui non credevo per l'enormità (per me) della cosa.
E nel biglietto in bella vista, c’era scritto che lo sarà anche a Pasquetta!
Anzi c’è di più; perché l’ufficio resta sempre chiuso di domenica e i festivi, mentre il sabato abbassa le serrande alle 17.30.
Peccato solo che a Rapallo, come del resto in tutte le altre località turistiche della riviera ligure e non solo, di turisti se ne vedano decisamente di più proprio il sabato, la domenica e naturalmente i festivi, rispetto al lunedì o al martedì.
L’apertura dell’ufficio è infatti prevista il lunedì dalle 8 alle 14 e da martedì a sabato dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 17.30; però quando lo si trova aperto, perché accade purtroppo sovente che l’ufficio rimanga chiuso per mancanza di personale, causando un’infinità di “giuste” lamentele e di improperi.
Che abbiano trovato il petrolio nel sottosuolo di Rapallo o qualche minerale raro e pregiato, che del turismo non “frega” ‘na mazza?
Eh si, perché se si potesse fare un esempio per riportarlo alla gravità della cosa, è come chiudere le reception degli alberghi nei giorni festivi e via cantando.
E come cavolo si può fare una cosa così … (?), nei puntini mettetelo voi l’aggettivo più giusto.
E allora m’informo sull’esperienza “turistica” del responsabile comunale e “scopro” che è un tal Roberto Di Antonio che oltre ad essere l’assessore al turismo locale e alla promozione del medesimo, è anche il vice Sindaco della ridente e spettacolare cittadina ad est del capoluogo ligure.
Cerco meglio e vedo che è un medico generico e la parola turismo abbinata al suo nome sul web, da un risultato solo … ossia niente.
Allora provo in inglese.
Chissà che non abbia fatto qualche “stage” turistico in quella lingua, magari in francese o nell’idioma spagnolo.
E il risultato è come quello di sopra in italiano; nothing, rien, nada e qui mi fermo; del tedesco è meglio non pensarlo nemmeno.
E con ‘sta gente così vogliamo fare concorrenza alle altre nazioni europee?
Mentre il resto che ho visto a Rapallo e che invero non va granché bene (turisticamente parlando) ve lo racconto, se ne avrò voglia, la prossima volta.
Ah dimenticavo.
Della cosa e in stessa data, anche un consigliere dell’opposizione ed ex Sindaco della stessa cittadina, Armando Capurro, s’è accorto del fatto (uno che ogni giorno, pur presentando circa cinque interrogazioni, era "sfuggita" la cosa) ed ha informato l’assessore al Turismo ligure Angelo Berlangeri, che non ha potuto far altro che condividerne le critiche, ed ha annunciato l’intenzione di istituire un tavolo di coordinamento che vedrà presenti oltre alla Regione Liguria anche la Provincia di Genova, l’Stl Terre di Portofino e il Comune di Rapallo per riuscire ad erogare servizi il più possibile aderenti alle esigenze turistiche, e … lasciamo perdere ch’è meglio dai.
E dai Luciano, quando lo capirai che con ‘sta gente non c’è niente da fare?
Mai, perché il tempo, che è galantuomo, non l’è mica come ‘sta gente qui!
In questo caso potrei fare anch'io l'assessore al turismo.
RispondiEliminaFaccio il medico.
Gianni
E il T. O. quindi può fare il medico?
RispondiElimina;-)
Carissimo , sono stata in vacanza in Liguria a luglio dell'anno scorso incentivata dal fatto che parte della mia famiglia si è trasferita per lavoro a Genova. La cosa che ho notato è la datata gestione di attività ricettive che devo essere sincera considerando la bellezza della riviera stride un pò diversamente a quello che potrebbe il luogo offrire . Essendo un interior disigner fantasticavo pensando a quello che invece si poteva fare, così ho deciso a breve a venire sù per fare delle visite con un immobiliare ad alcuni alberghetti in vendita per cercare di trovare qualcosa che faccia al mio caso per prenderlo in gestione. La mia idea è ben diversa con quella che solitamente è l'idea italiana di ricezione e spero di realizzarla . Nel frattempo consulterò spesso il suo blog utilissimo. A presto Monica Persico
RispondiElimina@Monik
RispondiEliminahai assemblato in poche righe quello che da tempo sto dicendo sull'andazzo turistico (alberghiero) ligure.
Hei, non vale!
Comunque scherzi a parte: benvenuta.
Un carissimo saluto