martedì 17 maggio 2011

Vincono gli uomini non i partiti

sul tuo fondo di ieri scrivevi: “Non mi stancherò mai di ripeterlo: non mi interessa se uno è di destra, di centro o di sinistra. Mi interessa se uno è una persona perbene, se ha qualcosa da dire, se ha qualcosa da dare. E non solo prendere.”
Eh si, perché consideravo d’essere rimasto il solo a ragionarla così, e se non proprio alla moda di un vecchio eremita, di certo non credevo d’essere in una grande compagnia, mentre adesso, anche s’era facile immaginarlo di te, la “comitiva” aumenta.
Bene!
Se poi non ne sei convinto e vuoi vedere se ce ne sono altri che già l’hanno scritto nel tempo passato o in quello recente, ti basta inserire la frase sopraddetta su qualsiasi motore di ricerca del web, e il risultato sarà uguale a zero.
Sembra strano ma è proprio così.
E nel tuo in prima pagina c’aggiungi che “non si vince con la politica, si vince col cuore” riportando l’esempio di Giacomo Chiappori, deputato della Lega Nord, che da ieri è il nuovo sindaco di Diano Marina.
Chiappori che ha ottenuto un plebiscito e quasi il doppio dei voti del candidato di centrosinistra e ancor più dello stesso di fede scajoliana, era il Sindaco di Villa Faraldi e dove molto bene ha fatto, anzi strabene; lì il vice è un “ragazzo” di 83 anni; tal Giacomo Ardoino, che poi è mio padre.
Oltretutto Chiappori se ne capisce (e anche bene) di turismo, che per una località come Diano Marina è la manna dal cielo; infatti quanti altri centri abitati della nostra meravigliosa Liguria, grandi o piccoli che siano e che di turismo per lo più ci vivono, hanno il primo cittadino che s’intende di questo comparto?
Chiappori, che tra quelli (liguri) che siedono negli scranni di Roma, è stato l’unico (se degli altri non m'è sfuggito) a presentare un qualcosa che riguarda questo settore così tanto menzionato e ricercato durante le campagne elettorali, per poi … puntini puntini.
Infatti a lui si deve la proposta di legge (A.C. 3626) che ne riprendeva una del 1982 (ventotto anni fa), quando in Parlamento viene presentata una norma sull'affondamento volontario delle navi da pesca a fini del ripopolamento ittico (art. 21 della legge n. 41/1982), che naturalmente, visto che era una buona proposta, viene abrogata dal D.Lgs. n. 154/2004.
In poche parole è finalizzata alla predisposizione di un piano di affondamento delle navi militari radiate dai ruoli del naviglio militare.
Navi di cui la demolizione verrebbe a costarci svariati quattrini e dove addirittura il 29 settembre 2010, la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento [COM(2010)494], relativa a un finanziamento di 50 milioni di euro inteso ad estendere, anche al triennio 2011-2013, il sostegno finanziario alla politica marittima integrata dell’UE, istituita nel 2007 sui limiti di sostenibilità delle attività umane che hanno un impatto sull'ambiente marino.
Soldi che sicuramente si prenderanno delle altre Nazioni perché noi … puntini puntini.
In diversi Paesi, avviene da tempo la pratica dello scuttling, l’affondamento intenzionale di relitti, opportunamente preparati e bonificati, perché è chiaro che la proposta contempli (comma 2 e 3) anche l’ asportazione di tutti gli elementi potenzialmente inquinanti e i materiali ritenuti pericolosi; quali composti sintetici, sostanze e composti non sintetici (ad esempio, metalli pesanti, idrocarburi) o radionuclidi.
Lo scuttling genera il ripopolamento ittico e realizza barriere antistrascico che consentono di ricostruire le risorse biologiche costiere degradate da un intenso sfruttamento di pesca.
Il relitto crea una barriera artificiale sommersa che ha la capacità di richiamare grandi quantità di pesci ed altri organismi marini, soprattutto offrendo appiglio alle forme sessili (quali spugne, gorgonie, ecc.) e di proporre nuovi e suggestivi scenari per la subacquea ricreativa.
Tra i Paesi che hanno già realizzato simili operazioni ti segnalo gli Stati Uniti e l’Australia con ottimi risultati.
Nel 2006 gli Stati Uniti hanno proceduto all’affondamento intenzionale della ex portaerei della US Navy “Oriskany”, nell’ambito di un programma di costruzione di reef artificiali (barriere artificiali). La nave è il primo esempio di riconversione “ambientalista” di una nave da guerra ed è diventata il più grande reef artificiale del mondo.
La Oriskany ha una stazza di 30.000 tonnellate ed è lunga 276 metri; fu varata nel 1945 e radiata nel 1989 ed è stata affondata, tramite 230 Kg. di esplosivo, al largo di Pensacola, in Florida, il 17 maggio 2006, dopo che la Marina aveva provveduto, d’intesa con l’Agenzia per la Protezione Ambientale USA, a completare il lavoro bonifica necessario per il naufragio.
La nave si è adagiata sul fondo in posizione di navigazione ad una profondità di 41 metri (ponte di volo); dopo l’uragano Gustav (2008) la nave si è ulteriormente inabissata di 3 metri.
Nel maggio 2009 è stata affondata, allo stesso scopo, al largo dell’isola di Key West, In Florida, la nave da trasporto militare USA “Gen. Hoyt S. Vandenberg” (10.000 tonnellate), dismessa nel 1993. Le operazioni di preparazione ambientale e di bonifica per la conversione in un reef artificiale sono costate circa 8,5 milioni dollari che da un primo esame frutteranno “turisticamente” il triplo in pochissimo tempo.
L’Australia ha proceduto all’affondamento provocato della ex fregata militare HMAS Canberra da 4.100 tonnellate, vicino Barwon Heads, sulla penisola Bellarine per trasformarla in attrazione per le immersioni subacquee. La riserva marina è stata inaugurata nel dicembre 2009.
In definitiva, a parte i soliti contestatori di un tanto al chilo e quelli a cui non frega una benemerita mazza, l’idea è molto buona.
Resta da vedere se l’iter di questo programma seguirà la stessa via dell’82 per poi venire di nuovo abrogato o, eventualmente, se qualche “ligure” penserà, accelerando la burocrazia, d’inabissarne magari anche una sola, coi soldi della Comunità europea, per poi vedere l’effetto che fa.
Caro Massimiliano, la conclusione è una sola ed è proprio come la dici tu, checcefrega del colore della maglia, l’importante è che … puntini e puntini.
E Giacomo Chiappori poteva essere anche di qualsiasi altro partito che di sicuro io, per Diano Marina, uno che ragiona e “aziona” così, l’avrei di certo votato.

13 commenti:

  1. @Luciano

    Se ti viene voglia di scendere in politica puntini puntini, uno come te lo voto di sicuro.
    E obbligo tutta la mia famiglia con amici annessi e connessi, a fare altrettanto.

    :-)

    RispondiElimina
  2. @Luciano


    E io no?

    Te ne porto tanti di voti che metà bastano!!!

    RispondiElimina
  3. Mi unisco e ribatto, ma ben so che non lo farai mai.
    Eppure...puntini puntini

    Simpaticissimamente

    Renata

    RispondiElimina
  4. Grazie ma manco morto, e neanche ferito.

    ;-)

    RispondiElimina
  5. Scusami ma non condivido per niente.
    Quelle che scrivi sono cose mai lette e quelle che dici sono cose mai sentite sul territorio nazionale.
    Non voglio dire niente di ciò che fai (tu non lo consenti e lo rispetto) ma dopo aver avuto l'immenso piacere di ascoltarti durante la relazione sul turismo mondiale che hai esposto ...... credo che sarebbe tutto sbagliato e tutto da rifare non avere gente come te.

    RispondiElimina
  6. So che ami la politica quasi come il turismo e mi avrebbe fatto molto piacere vederti impegnato per il bene del turismo anche politicamente.

    Tutto qui.

    :-)

    RispondiElimina
  7. Avevo capito avevo capito, ma mi dici con chi?
    Hai ben guardato che cosa c'è in giro?

    :-)

    RispondiElimina
  8. Lei non è della stessa città di Beppe Grillo?

    :-)

    RispondiElimina
  9. E come avevi detto .... Il turismo si conferma uno dei temi prioritari della nuova politica irlandese, che ha deciso la cancellazione della Air Travel Tax di‭ ‬10‭ euro (‬data da definire‭) e il ribasso ‬dell'Iva‭ ‬applicata ai comparti turistici‭ ‬dal‭ ‬13,5%‭ ‬al‭ ‬9%‭ a partire ‬dal‭ ‬1°‭ ‬luglio‭ ‬2011 che consentirà la riduzione dei prezzi di tutte le voci del settore ricettivo‭ (‬sia alberghiero sia ristorativo‭)‬,‭ ‬oltre a musei eparchi.‭ ‬Per i‭ ‬mercati lungo raggio,‭ ‬i visitatori già in possesso di un‭ ‬visto d'ingresso in Gran Bretagna,‭ ‬non dovranno richiedere un altro visto per soggiornare in Irlanda in quanto sarà ammesso come documento quello inglese.‭ ‬Quest’iniziativa favorirà le visite di turisti nell’ottica del forte richiamo esercitato da Londra,‭ ‬sede dei Giochi olimpici‭ ‬2012.‭
    Abbracci-oni
    Renata

    RispondiElimina
  10. Ciao Renata, e sono anche contento della decisione presa dai resp. irlandesi.
    Chissà se anche qui ...

    Invece ti informo di questa gran bella notizia da parte degli assessori liguri:

    “Vista l’imminenza della stagione estiva, l’auspicio è che le nostre posizioni possano tradursi in una revisione delle tariffe”. Enrico Vesco e Angelo Berlangieri, assessori della Regione Liguria ai Trasporti e al Turismo, commentano così la decisione dell’Antitrust di aprire un’inchiesta sul caro traghetti in seguito alla lettera da loro inviata al garante Antonio Catricalà. Nella lettera veniva segnalata “la presenza di un cartello che si è creato tra le Compagnie che effettuano il servizio di collegamento con la Sardegna”. “Al contrario degli anni scorsi – spiegano Vesco e Berlangieri – in cui si era verificata una corsa al low cost per cercare di mantenere i prezzi più bassi, quest’anno non c’è stata nessuna concorrenza ed i prezzi sono fortemente aumentati”. Di qui la richiesta partita dagli assessori al garante e la decisione di quest’ultimo di aprire l’istruttoria, “in quanto è sua competenza specifica – concludono – vigilare affinché non si formino cartelli in grado di danneggiare le tasche dei cittadini”.

    Certo che se si sveglaivano un pò prima...
    Abbracci-onissimi
    :-(

    RispondiElimina
  11. E anche questo

    Via libera ai collegamenti Saremar tra la Sardegna e l'Italia continentale. La società marittima pubblica, che opera sulle isole minori sarde di Carloforte e La Maddalena, ha aperto oggi le prenotazioni per le nuove linee che prenderanno il via a metà del prossimo mese. Lo comunica ufficialmente, sul proprio sito, lo stesso vettore precisando che "dal 18-19 maggio 2011 partono le prenotazioni per i collegamenti tra la Sardegna e il continente gestiti dalla Saremar". Civitavecchia-Olbia e Genova-Porto Torres: queste le due rotte che verranno servite dai traghetti che, dal 15 giugno prossimo e sino al 15 settembre, opereranno sotto il marchio Saremar rispettivamente con una capacità di circa mille e 1.800 passeggeri. Ma la compagnia di navigazione è anche al centro di un'operazione finanziaria: in queste ore, infatti, il comitato tecnico sta valutando i requisiti delle offerte per rilevare la società di navigazione; verranno, inoltre, effettuate le verifiche tecniche su 3 navi traghetto.
    :-)

    RispondiElimina
  12. E io Chiappori l'ho votato!!!!!


    Imperia

    RispondiElimina

Visualizzazioni totali