Incendio a bordo lascia la nave senza propulsione. Raggiunta da un peschereccio. «Stanno tutti bene, nessuna criticità»
La Costa Allegra, nave passeggeri della compagnia Costa Crociere (la stessa della Concordia, protagonista della tragedia del Giglio) è stata rimorchiata da un peschereccio francese fino all'isola più vicina, la Desroches, dopo una notte «alla deriva» nell'Oceano Indiano, a circa 20 miglia a largo dalle isole Seychelles, a causa di un «incendio è divampato a bordo». I passeggeri stanno bene, le condizioni meteo sono buone e, come riportato da un aereo che ha sorvolato la nave, «non ci sono problemi di galleggiamento». Mentre un elicottero, partito martedì da Mahè, sta arrivando sul luogo in cui si trova la nave Costa Allegra, con circa 630 passeggeri a bordo, per portare cibo e strumenti di comunicazione come telefoni satellitari e radio VHS. Gli ospiti della nave sono stati invitati a preparare i loro bagagli in giornata per essere pronti quando sarà il momento di sbarcare.L'ARRIVO DEI SOCCORSI - La nave è stata raggiunta da una prima imbarcazione francese, il «Trevignon», un peschereccio oceanico di 90 metri che incrociava nella zona e che è stato dirottato verso la Allegra dalle autorità locali. Un secondo peschereccio è atteso nelle prossime ore e nella giornata di martedì dovrebbero arrivare due rimorchiatori partiti dalle Seychelles. «Il peschereccio si trova sotto la nave - ha assicurato il capitano di fregata Filippo Marini, portavoce della Capitaneria di Porto che dall'Italia sta seguendo le operazioni - sono arrivati e daranno l'assistenza al comando di bordo. Le modalità operative saranno pianificate a bordo della nave e il peschereccio starà tutto il tempo necessario in attesa che arrivino gli altri mezzi». Riguardo al traino Marini ha aggiunto che «è tutto da definire: attendiamo che arrivino i rimorchiatori e gli altri mezzi». «La situazione è assolutamente sotto controllo - ha in ogni caso commentato il capitano - non ci sono criticità, i passeggeri stanno bene».
ANCHE I FUCILIERI - A bordo della nave sono presenti 1049 persone, di cui 636 passeggeri di varie nazionalità e 413 membri di equipaggio. Di questi 212 sono italiani: 126 passeggeri e 86 membri dell'equipaggio. «Non ci sono problemi per la sicurezza e per i passeggeri italiani della nave, secondo quanto confermato dalle autorità locali», ha detto il console delle Seychelles, Claudio Izzi. Sulla nave c'è anche un team di fucilieri di Marina del Reggimento San Marco in servizio antipirateria. La rotta, infatti, incrocia aree considerate a rischio. «Al momento escludiamo che l'incendio a bordo di Costa Allegra sia di natura dolosa» ha poi spiegato il comandante Giorgio Moretti, direttore delle operazioni nautiche di Costa Crociere.
L'INCENDIO - «Il comandante della nave - ha spiegato Moretti - ci ha informato di aver immediatamente avviato le procedure antincendio. Vista la gravità del rogo, è stata immediatamente chiamata l'emergenza generale. Le fiamme - ha aggiunto Moretti - sono state spente usando i mezzi antincendio e aprendo una scarica di Co2. L'incendio ha coinvolto i generatori di emergenza e ha danneggiato il quadro elettrico principale. Per questo non è stato possibile rimettere in moto i generatori. Al momento la nave è alla deriva». Le condizioni meteo marine nella zona dove si trova la nave sono piuttosto buone: mare forza 4, con raffiche di vento a 25 nodi, con rovesci a carattere intermittente, ma nessun uragano in vista.
NACQUE COME PORTACONTAINER - La Costa Allegra, di proprietà della Costa Crociere e della Carnival (le stesse della Costa Concordia), soprannominata «nave di cristallo» per l'abbondanza di vetrate, è lunga 187 metri per 28.500 tonnellate di stazza. Era partita sabato dal Madagascar diretta a Mahè, capitale delle isole Seychelles, dove doveva attraccare martedì. Costa Allegra, si legge nel sito della compagnia, è stata costruita nel 1969 con il nome Annie Johnson, come portacontainer gemella della Axel Johnson, poi ribattezzata Costa Marina.
L'UNITÀ DI CRISI - Costa Crociere ha inviato verso l'Oceano indiano un gruppo di esperti, quattordici persone fra manager e dei tecnici. Nell'unità di crisi ci sono anche Roberto Ferrarini, Paolo Parodi e Mafred Ursprunger, che risultano indagati per il naufragio di Costa Concordia del 13 gennaio scorso. Lo ha reso noto il comandante Giorgio Moretti, direttore operazioni navigazione della compagnia.
Fonte Corriere della sera
Dovrebbero farsi benedire in quella compagnia di navigazione
RispondiEliminail peschereccio ha pescato la pinella!
RispondiEliminaIn alcuni giochi di carte con il termine pinella si intendono i "due", carte che, come i jolly, hanno funzioni di matta. In alcuni giochi si usano solo le pinelle nere (fiori e picche), mentre in altri si usano sia le pinelle nere che quelle rosse (cuori e quadri). Il termine è di origine incerta.
RispondiEliminaL'uso della pinella è centrale in molti giochi di carte come burraco, canasta, pinella (gioco) e pinnacola.
La Serbia nel 2011 ha registrato un aumento dei turisti italiani dell'11% rispetto all'anno precedente. A crescere è stato anche il valore dei flussi provenienti da tutti i Paesi esteri, che segna un +12% sul 2010. La permanenza media si è attestata sulle 2,2 notti. Le entrate derivanti dal comparto turistico hanno così registrato un incremento del 25% (totale di 904 milioni di dollari) rispetto al periodo compreso tra gennaio e novembre 2010.
RispondiEliminaIn riferimento a quanto pubblicato oggi dal sito del quotidiano inglese di shipping Lloyd's List, Costa Crociere conferma che Costa Allegra «è in regola rispetto a tutti i controlli effettuati dalle autorità competenti. Dall'aprile 2010 ad oggi la nave è stata sottoposta a sei ispezioni di controllo: solo due di esse (gennaio 2011 ad Eilat e dicembre 2011 a Safaga) hanno notificato rilievi di minore entità, che sono stati prontamente sistemati entro i termini previsti dagli stessi State Port Control Inspectors che li avevano richiesti».
RispondiElimina“Aver dato tutte le competenze del turismo alle Regioni forse è un errore”. Così il ministro al Turismo ed agli Affari regionali, Piero Gnudi, parlando ad un’iniziativa sul federalismo organizzata dall’Assemblea legislativa a Bologna con Vasco Errani, presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni. Il Ministro ha quindi fatto l’esempio della promozione turistica italiana, aldilà delle specificità regionali, suscitando una reazione a caldo di Errani: “Ministro, ma fallo! Per questo non c’è bisogno di cambiare la Costituzione. Sono cinque anni che propongo all’Enit di fare un progetto verso la Cina”, ha aggiunto suscitando un applauso in platea. “Non tutte le Regioni sono come l’Emilia-Romagna”, ha obiettato il ministro Gnudi facendo arrabbiare il capogruppo regionale leghista, Manfredini, che ha abbandonato la sala per poi rientrare poco dopo. “Poi vediamo – ha aggiunto Gnudi – quanti soldi sono disposte a dare le Regioni per fare una promozione comune”.
RispondiElimina@anonimo:meno male che me lo spieghi
RispondiEliminaL'Enit non ci sta alle imprecisioni e alle illazioni che escono su diverse fonti stampa relative al suo operato. Così, presa carta e penna, l'ufficio stampa dell'Agenzia produce una lunga serie di precisazioni che difendono l'operato e i conti della struttura di promozione turistica.
RispondiEliminaPrimo fra tutti il progetto “Italia Comes to You – The Excellence of Tourism, Art and Made in Italy”, che per l'ente è stato un grande successo sia nella tappa russa che in quella cinese. "Grande partecipazione di pubblico è stata registrata anche per le altre tappe brasiliane a Porto Alegre e Rio de Janerio – si legge nella comunicazione -, a riprova che il progetto ha avuto un ritorno incredibile per l’immagine Italia in questi grandi mercati e, nel 2012, anche commerciale".
Passando ai conti, invece, Enit sostiene che i costi generali (personale, affitti, consumi) nel periodo 2009 – 2011 si siano ridotti del 24%, passando da 23.385.651 euro a 17.766.896, pur in presenza di un numero in forte aumento di attività promozionali. Parallelamente, i costi per telefonia mobile sono passati da 57.877 euro del 2010 a 52.083 del 2011, con una riduzione del 10%.
Discorso a parte per le precisazioni relative al Convention Bureau. "L’Enit in attuazione delle direttive dell’ex Ministro del Turismo Brambilla ha passato alla Società Promuovi Italia S.p.A. 7 milioni di euro per avvio e start up del Convention Bureau Italia – dice la nota dell'Agenzia - , che però attualmente non sono stati ancora trasferiti alla medesima società. Promuovi Italia S.p.A. è una società posseduta al 100% da Enit, ma l’Agenzia è estranea ad ogni attività della stessa".
E ancora, per quanto riguarda il Cb nazionale, l'ufficio stampa precisa: "Il Convention Bureau, costituito nel febbraio 2011, ha già organizzato la presenza degli operatori del settore alle maggiori fiere internazionali e nazionali. L’attività di promo-commercializzazione si sta sviluppando grazie anche al supporto del network delle sedi estere dell’Enit, all’interno delle quali è stato individuato un referente per ciascun mercato già operativo e interamente dedicato all’incontro tra domanda e offerta a livello internazionale, in una ottica di efficaci sinergie ed eliminazione di duplicazioni di costi. Questo ha determinato che in soli sei mesi di piena attività sono già pervenute 14 richieste per l’organizzazione di eventi corporate e congressi in Italia, che in assenza di tali attività non avrebbero interessato il mercato congressuale italiano".
@B.C.
RispondiEliminaL’Enit in attuazione delle direttive dell’ex Ministro del Turismo Brambilla ha passato alla Società Promuovi Italia S.p.A. 7 milioni di euro per avvio e start up del Convention Bureau Italia – dice la nota dell'Agenzia - , che però attualmente non sono stati ancora trasferiti alla medesima società.
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Una serie di eventi sfortunati in questi ultimi anni per la compagnia Costa Crociere. Il naufragio della Costa Concordia e l'incidente della Costa Allegra sono solo gli ultimi in ordine cronologico. Il 26 febbraio di due anni fa una nave della compagnia, la Costa Europa, ebbe un grave incidente, scontrandosi violentemente contro il molo di Sharm el Sheik. Ci furono tre morti e un ferito tra l'equipaggio e un ferito tra i passeggeri.
RispondiEliminaLa crociera ospitava oltre 1400 turisti di varie nazionalità, tra cui 305 italiani. Tutti i passeggeri sono stati evacuati immediatamente e sono stati ospitati nel villaggio alberghiero Domina Coral Bay in attesa del viaggio di rientro in patria.
I tre marinai morti, un brasiliano di 34 anni, parrucchiere a bordo, un honduregno di 50 anni ed un indiano di 31, furono uccisi dalle lamiere squarciatesi nell'impatto mentre dormivano nelle loro cabine.
Causa dell'incidente la violenta ondata di maltempo abbatutasi sull'egitto nel febbraio 2010, forti mareggiate con vento teso. Le condizioni climatiche hanno fatto sì che la nave andasse a sbattere contro uno spigolo della banchina e lo scontro provocò l'apertura di una falla di circa due metri.
La Regione Liguria chiede al governo Monti di trovare una soluzione, dopo il “no” annunciato a Bologna dal ministro del turismo Pietro Gnudi alla richiesta di deroga della cosiddetta direttiva Bolkestein dell’Unione europea sulle concessioni demaniali a uso marittimo turistico, che cancella il rinnovo automatico delle concessioni balneari alla scadenza dei sei anni. Un provvedimento che mette in crisi le aziende balneari liguri che di fronte a un’asta rischierebbero di vanificare gli investimenti fatti.
RispondiEliminaL'assessore al turismo della Liguria Angelo Berlangieri chiede al ministro Gnudi una risposta urgente sulla volontà politica del governo. «Vogliamo sapere se il governo Monti - spiega Berlangieri - è disposto a considerare in maniera diversa la disciplina delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, in quanto imprese particolari nel contesto delle aziende turistiche europee oppure si vuole appiattire sulla direttiva Bolkestein».
Lui sa di cosa parla?
RispondiElimina"Se riusciremo ad avere una 'strategia Paese' sul turismo, si potranno creare 1,6 milioni di posti di lavoro in più e l'apporto di questo settore al Pil potrà passare dall'attuale 13% al 18%": a crederlo è il ministro del Turismo, Piero Gnudi, che ha parlato oggi davanti alla commissione Attività Produttive della Camera.
Gnudi ha ricordato che nel 1950 nel mondo c'erano 25 milioni di persone che facevano viaggi; nel 2011 ha viaggiato un miliardo di persone, il settore, quindi, è cresciuto di 40 volte negli ultimi 60 anni. "In Italia tanto nel 2010 quanto nel 2011 - ha aggiunto il ministro - è diminuita la quota di turisti italiani ed è aumentata quella degli stranieri: lo scorso anno gli italiani sono calati del 4,12%, gli stranieri sono aumentati del 4,5%".
Gnudi ha quindi enumerato tutti i problemi del turismo italiano: la stagionalità, che è in aumento, il fatto che manchino grandi operatori turistici e grandi catene alberghiere italiane. Altro guaio è costituito dalla formazione universitaria, che tocca solo il 17% degli addetti, contro il 35% dei Paesi competitor (Francia e Spagna innanzitutto). "Dobbiamo inoltre dare uniformità ai servizi turistici - ha concluso Gnudi - e stiamo lavorando per uniformare gli standard turistici e anche gli standard dei siti turistici, affinché il turista sappia sempre, nei posti che visita, quali sono i servizi che trova".
:-(
Come ragiona questo qui?
RispondiElimina" Puntare all'eccellenza con uno sguardo aperto e lungimirante, ha affermato Celli. Il mondo del lavoro è complesso ed in continua trasformazione, richiede competenze che spesso vanno al di là delle nozioni acquisite durante il corso di studi. Oggi ai giovani è richiesta una flessibilità di testa, ha ribadito Celli, che non significa abituarsi all'idea di precarietà lavorativa, bensì non fermarsi alle sole competenze specialistiche, che pure servono, ma guardare anche in orizzontale e trasversale, saper leggere e interpretare i segnali di cambiamento e, se possibile, anticiparli. La logica non è indispensabile, l'intuizione spesso è determinante. Per questa ragione, ha insistito Celli , ritengo che non bastino le competenze tecniche per tracciare una strada di successo; occorre avere una buona cultura, abituarsi al dibattito e al confronto, affinare lo spirito".