Che due palle, ma che barba e che noia.
L’Enit resta in mezzo al guado e nessuno che ha la soluzione e neanche la cerca … forse!
Dopo il ricorso al Tar dell’ex presidente-commissario Matteo Marzotto, ora anche il direttore generale Paolo Rubini, riportano fonti vicine all’ente, intenderebbe far rispettare la scadenza naturale del proprio mandato, a settembre 2012.
Ed è anche giusto, per carità.
E vista la propensione del nuovo governo al rigore e alla sobrietà sembra esclusa la trattativa sulla base di una buonuscita importante.
E ci mancherebbe anche solo che li “omaggiassero” con tanti bei soldini dei contribuenti per toglierseli di torno.
Beh, che usino i loro personali o che li chiedano alla Brambilla che “forse” ha procurato tutto questo bel pastrocchio che l’è già stato descritto sul blog qualcosa come 3 o 400 volte.
Ma andiamo per ordine per farvi capire un po’ com’è stato l’andazzo e l’eventuale “semplice” nostra soluzione.
Va subito detto che l’importanza dell’Enit è esagerata per gli income turistici stranieri, e una sua buona gestione vorrebbe dire “palanche” in quantità e forza lavoro in grande aumento.
Detto questo, Piero Gnudi, il nuovo ministro del turismo, al posto del commissario Matteo Marzotto (ancora in carica) c’ha proposto il Pier Luigi Celli alla presidenza dell’ente.
Ma naturalmente non si può, e il TAR a cui il buon Matteo è ricorso, certamente metterà le cose a posto … e il Celli dovrà aspettare.
Tanto è giovane (quasi 70) e nell’attesa potrebbe anche ripassarsi un po’ questo settore, dato che non ne sa un tubicino, tubetto o proprio un tubo.
Di come questo blog (ma anche l’uso della sola buona logica) veda la sua eventuale nomina l’abbiamo già scritto e detto svariate volte [(1)(2)(3)(4)(5)(6)(7)(8)], mentre il risultato è che la candidatura giace nelle decime commissioni della Camera dei Deputati e del Senato che vorrebbero sentirne il perché dallo stesso ministro.
Durante la quale ci faremo due belle risate ascoltando le causali del Gnudi.
Ma a prescindere da queste nostre miserrime considerazioni, la “coppia” (per loro) dovrebbe essere composta così: presidente Pier Luigi Celli mentre la direzione generale dovrebbe spettare a John Daniel Winteler, l’ex AD di Alpitour.
Su questo secondo nominativo siamo tutti d’accordo, anzi personalmente lo proporrei addirittura alla presidenza in considerazione delle qualità conoscitive del settore, nonché dei buoni risultati ottenuti in questo specifico comparto.
Ma allora perché non fare proprio così?
J. D. Winteler alla presidenza e mantenere il Paolo Rubini che nei due e passa anni come DG dell’Enit un qualcosa ha cominciato a capire (si notano dei miglioramenti che però potrebbero essere ben altra cosa) fino al decorso del mandato in contratto.
Certo è che il Paolo con un presidente di quella caratura, ben poche altre str … anezze potrà attuare, e di certo aumenterà a dismisura la bontà del suo lavoro, e chissà che …
Mentre nel qual caso le cose non dovessero andare così, ecco che nel settembre 2012 (fine contratto di Paolo Rubini), potrebbe subentrare Josep Ejarque che di questo mestiere ne ha due bocce così.
A questo punto il Buon Matteo Marzotto, che l’è un galantuomo sotto tutti gli aspetti, potrebbe far retromarcia col TAR, e trovare un accordo senza colpo ferire e naturalmente senza moneta richiedere.
Lui non ne ha di certo bisogno.
Diciamo che sarebbe una questione di buona intelligenza di cui il buon Matteo dispone a sufficienza.
Mettiamola così, dai.
Resterebbe il problema dell’Eugenio Magnani che l’è stato “mandato” nel posto dov’era prima, e vale a dire a New York a fare l’area manager alla modica cifra di svariati soldini. Soldini dovuti all’aumento tutto d’un colpo per i motivi che ho scritto qui e che non ritengo granché pertinenti.
Il risultato del suo lavoro da DG dell’Enit (ante Rubini) a responsabile della struttura di missione per il rilancio dell' Italia li potete trovare qui … e infatti l'hanno rimandato là.
Poi di cosette ce ne sarebbe anche dell'altre ...
Mandarlo in pensione?
Perchè non è tanto giusto che un'area manager guadagni quanto il suo DG, ma questa è la solita storia tutta italiana.
Sempre che non spuntino anche i premi di produzione ... ma forse a quelli lui non c'arriva di certo.
Perchè non è tanto giusto che un'area manager guadagni quanto il suo DG, ma questa è la solita storia tutta italiana.
Sempre che non spuntino anche i premi di produzione ... ma forse a quelli lui non c'arriva di certo.
Pier Luigi Celli: Forse i giovani lo stanno capendo più di altri, e possono divenire un tramite potente, solo che venga data loro la possibilità di usufruire di condizioni accessibili.
RispondiEliminaTratto da: http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli//2011/5/107941.html
Giusto per far capire la sua LOGICITA'
Marina
Chiavari: Resi noti i dati sul turismo 2011 nella Provincia di Geneova
RispondiEliminadi Giuseppe Valle
L’assessore al turismo della Provincia di Genova, Anna Maria Dagnino, ha reso noti i dati monitorati dalla Provincia per il 2011. I flussi turistici registrano un andamento positivo del 5,20% negli arrivi e del 3,7% nelle presenze rispetto all’anno precedente. Nel Tigullio i dati positivi sono rispettivamente +6,1% e +5,09%. Questa controtendenza rispetto al dato nazionale invita a molti riflessioni sulla capacità del nostro territorio di attirare turisti, a dispetto della crisi, stimolando un’offerta alternativa alla ricezione alberghiera e imponendo una sinergia fra privato e pubblico per rendere sempre più appetibili le cittadine costiere (fra cui emergono S. Margherita e Moneglia) ma anche l’entroterra. Il turismo è un settore molto sensibile che può essere incentivato solo con il concorso dei fattori più disparati (pulizia del mare, viabilità, strutture balneari, cultura, svago).
Matteo Marzotto accetterà di buon grado?
RispondiElimina;-)
@Luciano
RispondiEliminaL'hai scritto nel post ma non ne sei proprio convinto, neh?
;-)
@Vincenzo
RispondiEliminaInfatti
:)
Alla Bit il ministro Gnudi ha detto che per promuovere il turismo serve il "passaparola". Poi è rientrato a Roma con il treno a vapore, ha preso una carrozza ed è andato a vedere un bel film dei fratelli Lumière.
RispondiElimina;-)
«La politica del vostro vettore si manifesta quantomeno non in sintonia con le aspettative di una sinergica e naturale collaborazione con le agenzie di viaggi» si legge nella lettera aperta che Massimo Caravita, vice presidente vicario di Fiavet con delega ai trasporti, ha inviato ad Alitalia. Tra i problemi aperti caravita segnala: «Improprio utilizzo Adm; inammissibilità del contratto di mandato Alitalia rispetto al generale mandato Iata; esclusione della rete agenziale nella vostra comunicazione istituzionale». A ciò si aggiunge il recente accordo di Alitalia per la vendita dei biaglietti aerei sul circuito Lottomatica, che desta «preoccupazione nella nostra categoria circa una fattiva collaborazione fra le parti, che auspicherebbero un sano e costruttivo confronto risolutivo».
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaSei un grandissimo e sono felice d'esserti amico.
Fra sette mesi il mandato di Rubini scade.
RispondiEliminaSe non lo convincono a togliersi di mezzo in cambio della promessa di chiudere un occhio su certe gare all'estero e di evitare la nascita della "famosa" commissione d'inchiesta.
A meno che non cambino proprio la struttura o la natura o lo statuto dell'Ente, come fece la Brambi col CBN ed il Paolo Zona, e lo facciano fuori con qualche cavillo ben scelto.
@Anonimo
RispondiEliminaVabbè, sarai anche felice ma vorrei esserlo anch'io, e se magari mi fai capire chi sei ... lo sono di più!
@frap
RispondiEliminaChe diventi una SPA è ormai dato per certo.
In questo caso, scusa ma non capisco, è possibile qualche cavillo come dici tu?
Luciano, non dimenticare che il DSCT ha compiti di vigilanza su ENIT.
RispondiEliminaTi sei scordato cosa è avvenuto al CBN subito dopo l'uscita di scena di MVB?
Io mi aspetto un po' di "moral suasion" e/o un'offerta irrinunciabile.
Dopodiché se nella legge di trasformazione dell'Ente si stabilisse che all'atto della nascita della SpA tutte le cariche elettive attuali decadono e si deve procedere a nuove nomine (come fatto con il CBN), dubito che Rubini potrebbe fare granché.
Potrebbe provare a rivolgersi al TAR, ma fra TAR e Consiglio di Stato, probabilmente, arriverebbe a fine mandato.
Per non urtare gli equilibri col PDL, secondo me, gli troveranno qualche altra poltrona non a scadenza così immediata.
E faranno tutti contenti.
E guarda un po' chi c'è in audizione martedì prossimo in X Commissione alla Camera?
RispondiElimina@frap
RispondiEliminaCerto, era immaginabile ma ti chiedevo la conferma.
Per quanto riguarda la visita del Gnudi alla X della Camera, non vedo l'ora d'ascoltarlo.
;-)
Certo che una volta entrato in quegli ingranaggi non ci esci più.
RispondiEliminaE poi si ritrovano con dei CV da fantascenza che ai più fanno pensare: "ma come l'è bravo e intelligente" ...
Sai quanta ne sento di gente che ragiona così?
Sic!
:(
Allora alla X del Senato, visto che tutti i giorni è in discussione ma viene sempre rimandata, aspettano le dichiarazione del Gnudi alla Camera per poi ...
RispondiElimina;-)