E pensare che oggi avrei voluto essere buono in occasione
dell’imminente Santo Natale, ma Bernabò Bocca, il presidente di Federalberghi c’ha
messo lo zampone, anzi lo zampino … mannaggia a lui!
Leggo che … “ … e ribadiamo ai partiti la sollecitazione
affinché in queste settimane di campagna elettorale dicano chiaramente alle
imprese ed ai consumatori quali iniziative concrete intenderanno assumere per
il rilancio di un settore (turismo) che indiscutibilmente e' e rimane tra i pochi
a detenere alta potenzialità economica ed occupazionale”.
In poche parole “egli”
chiede che vengano elaborati dei programmi sul turismo da parte dei partiti politici,
e morta la.
Ma Bernabò Bocca che
è anche vice presidente del CNEL (cosa di cui ci sono grossi problemi per comprenderne l’utilità), ha mai letto un programma del turismo fatto da pseudo
tecnici del settore imprestati alla politica per l’occasione dell’elezioni?
Conosce la
conformazione lavorativa (avvocati, architetti, ingegneri, giornalisti,
politici, e in particolar modo dei bla bla bla, ma manco uno che di turismo ne
masticato in quantità) di chi li dovrebbe o dovrà elaborare ‘sti grandi
programmi sul turismo?
E soprattutto, il
presidente della Sina Hotels Group (sempre Bernabò Bocca che a vent’anni ne era già l’assistente al Presidente e vale a dire completamente differente da questo
“ipotetico” caso qua), ha presente la fine che fanno questi documenti (6 o 7
paginette, sempre che vada bene) una volta che sono stati elaborati da
compagnia bella?
In conclusione …
come può un partito politico elaborare un buon piano del turismo se le
istituzioni e i “Guru” nazionali si devono affidare alla Boston Consulting
Group oppure alla Partner
PricewaterhouseCoopers per averne uno (piano o progetto) che oltretutto
non viene neanche portato a termine?
Senza poi contare che alla
politica, del turismo, non frega niente.
E che cippa se ne fa quel
B. Bocca di quel quasi nulla?
Ma per piacere!
Ma quale zampone Luciano, Bernabò è n'uosso ca nun fa broro ...
RispondiElimina:-)