A volte mi domando s’io non sia completamente scemo nel tentare
di continuare a spargere idee e possibilità di miglioramento ai quattro venti
usando questo blog e non solo, nella speranza che veramente cambi qualcosa nel
modo di fare il turismo in Italia.
Ma tant’é, e nonostante la convinzione che l’ebetismo prenda in me il sopravvento, ci do dentro che i tagliatori di legna del Klondike mi
fanno un baffo.
Quindi ari eccomi a ragionare di Enit, OLTA e Seggitur; e
chissà che prima o poi, sempre che non intervengano “ordini” dall’alto, i
grandi “guru” (vabbeh, tanto per dire) nazionali del turismo non riescano finalmente
a capirlo.
Nel post precedente ho raccontato il come e il perché nacque
italia.it, e il come e il perché è stato un fiasco pazzesco.
C’è scritta poca roba, per carità, ma un’idea di come l’è
andata, in fondo c’è; poi le palanche usate e che non sono servite a nulla se
non … sono scritte qui.
Comunque, tanto per ricordarlo, Seggitur è un'agenzia di Stato (simile all’Enit ma neanche poi
troppo) per la gestione delle tecnologie per l'innovazione nel turismo sotto il
diretto controllo del Ministero dell'Industria, Energia e del Turismo spagnolo.
Collabora con operatori
pubblici e privati.
Genera e gestisce tecnologie,
conoscenza e innovazione per migliorare la competitività, la qualità e la
sostenibilità nei settori ambientale, economico e sociale del turismo.
Ha in gestione il portale nazionale del turismo spagnolo, si occupa di CRM (Customer Relationship Management), gestisce un Contact Center, fa promozione e segue anche progetti di Qualità Turistica.
Ha in gestione il portale nazionale del turismo spagnolo, si occupa di CRM (Customer Relationship Management), gestisce un Contact Center, fa promozione e segue anche progetti di Qualità Turistica.
Seggitur inoltre fa anche
intermediazione con commissioni ovviamente calmierate, restituendo poi al
settore turistico i proventi con attività di promozione i cui benefici,
evidentemente, ricadono su tutta la filiera.
E l’Enit?
Beh, l’Enit una
cippa, un tubo e una mazza di niente di tutto questo, e tra un po’ … “ … sarà
rilasciata la release di Italia.it e il portale sarà orientato alla promo
commercializzazione di promozione del marchio Italia anche attraverso i social
media, e si appoggerà sui contenuti dei portali regionali, valorizzandoli”.
E così ce stata una
gara di durata triennale sui contenuti da due milioni di euro per “valorizzare
i contenuti dei portali regionali” ?
Ma per amor del
cielo!
E le OLTA (Online
Travel Agents), ovvero Expedia, Booking & Co., con ‘sta gente ci vanno a
nozze.
E gli albergatori?
S’inquietano!
E Federalberghi?
Bho!
E le altre associazioni alberghiere?
Bho!
E io?
Continuerò a
tagliare la legna, ma non nel Klondike.
A leggere QUI, e chissà poi se è vero, ENIT non dovrebbe avere in mano la gestione operativa del portale, che rimarrebbe all'Ufficio del Turismo, ma dovrebbe invece limitarsi a definire le linee guida di sviluppo del portale.
RispondiEliminaChi ci capisce qualcosa è bravo, a questo punto.
Il DSCT di MVB di fatto mise in mano a Promuovitalia (partecipata 100% ENIT) il progetto di gestione dei contenuti. Ma la gestione tecnica del portale penso sia tutt'ora nelle mani di ACI Informatica.
Chi abbia davvero in mano la direzione operativa dell'intero progetto non si capisce, così come è rimasto oscuro il ruolo dei 5 project managers che tutt'ora non si sa bene cosa facciano.
Non c'è quindi troppo da meravigliarsi dei risultati finali, in questa babele gestionale.
@Frap
RispondiEliminaE che dire di ... A proposito di italia.it Babbi ha anche sottolineato come alcune Regioni abbiano dei propri portali utili e all'avanguardia, che saranno collegati in qualche modo ad Italia.it, e che da quanto ho letto, parte collegandosi con quello ligure con un'operazione di web marketing coi vari social e ...
:(