Questa lettera potrebbe apparire come una storia non vera oppure
sì, fate un po’ voi, ed è la risposta a molte missive (dirette e indirette) che
mi sono state rivolte ingiustamente e come ignaro cliente dal personale che
lavora nel tuo albergo, nel tuo ristorante o nel tuo B&B e bim bum bam.
Quindi la dedico a te direttore o al proprietario di questi.
Caro collega del tempo che fu (“collega” inteso come i Direttori
di una volta con la “D” maiuscola), questa volta ti scrivo da consumatore e lo
faccio rivolgendoti una preghiera.
E non so neanche perché ti scrivo, forse perché al telefono
o di persona mi avresti raccontato un sacco di frottole sul tipo: “Tu non sai
quanto io sono bravo” e via di seguito con l’elencazione di come hai fatto a
ottenere tutti quegli attestati lavorativi che fanno bella mostra sulla parete
alle tue spalle.
Sai che palle … pertanto preferisco scriverti qui.
Comunque ... se sei così tanto bravo e talmente professionale, mi puoi
spiegare il perché tu e i tuoi dipendenti, sottoposti, collaboratori e Cip
& Ciop, parlate così male di me sul web ... e non solo?
E se devo dirtela tutta, la goccia che ha fatto traboccare il
mio vaso è caduta proprio ieri quando ho letto che un tuo pseudo “compare” ha
apostrofato, scrivendolo su una pagina di facebook (credo che addirittura esistano dei gruppi col solo scopo di ... ) dove non si legge altro che
male di noi, e che un villeggiante ha ordinato nel tuo rispettabile ristorante
una “sola” insalata.
Producendo null’altro che commenti che stazionano dal barbone
al miserabile, nonché il periodico e perpetuo: “Ma stattene in casa anziché
venirci a rompere i coglioni a noi che abbiamo da fare”.
Perdonami, ma questa “gente” (chiamiamola così, dai) non avrebbe
dovuto imparare da te, che con tutti quegli attestati di buon servizio (quelli
scritti sopra e attaccati alla parete del tuo ufficio, e che per fortuna non mi
puoi elencare qui il come l’hai ottenuti), non avresti già dovuto insegnare da
qualche tempo quel dato uso dell’educazione e della professionalità nel turismo
nei miei confronti?
Forse che non l’hai insegnato perché nemmeno tu sai come
fare?
Anch’io sono un alberghiero
e le stagioni per me non finiscono mai, mentre potrei farmene una ragione del
fatto che negli ultimi anni tu ed io, e anche come cliente, dopo tante
reciproche soddisfazioni, non ci s’intenda più.
Mi
dicono che mi dovresti regalare delle emozioni, ma col tempo è cambiato qualcosa
e il tuo tono me lo fa capire.
Ieri mi hai dato,
come già scritto, del barbone e via cantando per il solo motivo che mia moglie (è
a dieta) ha ordinato una “sola” insalata.
Sì, è anche vero
che ti ho chiesto uno sconto non appena ho fatto la prenotazione, ma tu non lo
fai quando vai a comprare le derrate per il tuo ristorante, albergo e bla bla
bla?
E tua moglie non
chiede lo stesso trattamento, chessò dal verduriere, dal macellaio, e senza per
altro ricevere la botta di “pezzente” dal proprietario di quel negozio?
Se lui domani lo
scrivesse su facebook e tu per puro caso lo leggi … che cosa penseresti di quel
negoziante là?
E tua moglie ci
tornerebbe a comprare?
Perdonami se ieri
sei stato quasi obbligato ad accettare la mia proposta di scendere da tot a tot euro al dì a causa della mia
insistenza, ma se tu non l’avessi fatto, non avrei certo potuto trascorrere di
nuovo le mie vacanze con te e mi sarei dovuto rivolgere presso un altro
albergo, magari di minor pregio, ma probabilmente in quel luogo non mi
avrebbero rimproverato con quelle parole del gatto, e se la crisi che ci
attanaglia tutti dovesse continuare, beh; il prossimo anno, quasi sicuramente, non
potrò dare alla mia famiglia le agognate vacanze.
Ce ne faremo una
ragione e non è di certo la fine del mondo.
E farò come dici te
rimanendomene a casa per non rompervi più i coglioni, ma non per questo sono un
barbone, almeno per ora, credimi.
Per concludere
questa mia lettera, vorrei anche informarti che conosco abbastanza bene il tuo
mestiere come conosco le spese che devi affrontare per sopperire agli errori e
agli sbagli delle istituzioni che stanno massacrando questo settore.
Altrettanto
conosco l’uso dell’educazione, della professionalità e della qualità che il tuo
albergo, ristorante, B&B e bim bum bam, dovrebbe darmi.
Tu e i tuoi
colleghi al riguardo che cosa fate, e come mai questo settore (come la qualità
dei direttori) peggiora di giorno in giorno visto che date dei pezzenti a
vostri clienti?
Ai miei tempi mica
si usava apostrofarli così e chi lavorava con me, nemmeno se lo sognava o gli
passava per l’anticamera del pur piccolo cervello.
Quindi ti prego di
insegnare a te stesso e insegnare (se ne sei in grado) ai tuoi colleghi e collaboratori
quelle tre cose che ho appena scritto sopra, ma che mi preme ripetere ancora
una volta:
Educazione
Professionalità
Qualità
Mi verrebbe voglia
di dirti basta, una volta per tutte, ma finché potrò, farò il cliente e
probabilmente sarei disposto anche a perdonarti, a una sola condizione però:
fare un nuovo patto tra noi, così ci troveremo ancora, ma solo se per me sarà
ancora dignitoso essere servito da te.
Servito nella più
alta accezione del termine.
Grazie per la citazione Luciano. Resta inteso che l'estensore della lettera al turista (il sottoscritto) non ha mai offeso un ospite e quando è stato chiamato a lavorare in contesti che non gli avrebbero consentito di essere sereno a causa di sostituzione di manovalanza non qualificata al posto di professionisti o per esempio liquami al posto di succhi a colazione, ha preferito fare un passo indietro e starsene fuori perché vendere camere d'albergo a 4 stelle sotto 100 euro sottende schiavitù, sfruttamento, scarsa sicurezza per ospiti e personale. Bisogna fare un nuovo patto e chi non comprende questa necessità dovrebbe starsene fuori dai giochi. Un saluto cordiale
RispondiElimina@Roberto
RispondiEliminaCiao Robi, ho preso spunto dal tuo dell'anno scorso per il fatto che la lettera mi piacque e che tu non sbagli i congiuntivi come ahimè faccio io.
Così si dice in giro e forse è anche vero.
Comunque ci sto attento molto più di prima a dimostrazione che le critiche sono sempre valide.
E questa non è certo rivolta a te ma a tutti quei gruppi che su fb a migliaia prendono in giro il cliente e lo deridono.
:)
Non mi va anche perché a suo tempo non mi fu insegnato così e, in considerazione che da un po' tocca a me insegnarlo agli altri, queste cose non le permetterei mai a un mio collaboratore.
@Luciano
RispondiEliminaTutto completamente vero
:-(
@Luciano
RispondiEliminaMi piace di più la tua lettera. E poi, da buon napoletano, se non mi fanno lo sconto non ci torno più, e ... "a chi parla areto 'o c..o 'o risponne"
:-)
@Jennaro
RispondiEliminaSei unico nella tua saggezza
:)