giovedì 11 luglio 2013

La prima volta di Massimo Bray non si scorderà mai ... forse

Il ministro della Cultura e del Turismo, Massimo Bray, dopo circa settanta giorni dalla data del suo insediamento nel dicastero ha detto "Turismo"  ... e non appena fatta la cosa, nel web ...

C'è chi lo vuole abbracciare (pover’uomo, il Bray, se la cosa avvenisse poi veramente, considerate le differenti dimensioni del richiedente dall’eventuale ricevente), mentre non mancano mai quelli che ancora “sperano” e quelli che “sparano”.

I primi alla “spera” in Dio, mentre gli altri alla "spara" sentenze, quelle senza appello.
Come quello che dice di farsi sentire laddove serve (Consiglio dei Ministri), oppure che se ne torni tranquillamente da dov'era venuto.

C'è chi chiede l’uso della ramazza, e non per pulire quelle stanze sempre tirate a specchio.
E molti altri "chi".

Ma il comune denominatore multiplo è che la fiducia rimane ben poca.

Infatti puoi sperare in quello che vuoi ma se “Confindustria” continua a ritenere questo settore come la Cenerentola dell’industria italiana, beh; nessunissima “politica” o affine potrà mai farci qualcosa.
E di conseguenza qualsivoglia persona venga depositata in quelle poltrone,  farà la fine dei precedenti.
Inutili!
Inconcludenti!
... e pure dannosi!

Bray dice che ha scoperto (ma va?) che l’Italia turistica è lasciata allo
sbando ma chiede un tavolo “annuale” con le Regioni, organizzazioni del settore, associazioni sindacali e di consumatori per individuare interventi e forme di finanziamento necessarie.
Annuale?
Perché già che ci sono non lo fanno quinquennale che tanto ... ma per piacere.

Ce li vedete i componenti di una famiglia con grossi problemi economici che ovviamente si preoccupano delle proprie finanze e si riuniscono una sola volta l’anno?
Per quanto mi riguarda è sufficiente questa sola considerazione per capire che nulla cambierà per l’ovvio motivo che a loro non frega niente.

C’è chi ha deciso così, e poi c'è chi riuscirà a stare a galla … forse quest'ultimi per via di quella materia che ha un peso specifico minore dell'acqua.












7 commenti:

  1. @Luciano

    Sì, come la jus primae noctis, poi, ci restituirà la nostra povera Italia più dolorante di prima ...

    ^_^

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  2. @Jennaro

    Auguriamoci non in pro-cinto di fallire del tutto.

    :)

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  3. Hai ragione, Luciano, abbiamo già troppe "Bocca" da sfamare...

    :-)

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  4. "...nel turismo ho trovato una situazione a dir poco paradossale: io ho contato 32 priorità, chi mi ha preceduto ne ha individuate cinque"

    Il piano strategico di Gnudi è fatto di 60 punti + 1 (governance).
    Di cui 8 definiti ad azione immediata (basso impatto economico, alta velocità di esecuzione).

    Si vede che Bray lo ha letto attentamente se le priorità del suo predecessore che ha contato erano cinque.

    Ora ricominciamo con i tavoli, le strategie, il sistema Italia e tutto il resto delle inutili chiacchiere a vanvera?

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