In qualsiasi attività produttiva, ma anche in quelli che
produttivi non sono; nella politica, nel sociale, nelle religioni (Papa
Francesco ne è un chiaro esempio) e … insomma in ogni dove e per ogni settore
mondiale, il cambio della direzione operativa (presidente, amministratore
delegato, direttore generale, general manager o dove diavolo si vuole proferire)
porta di conseguenza a migliorare o a peggiorare la produttività dei
predecessori.
Nel mio caso, il settore alberghiero, un direttore
difficilmente sarà uguale all’altro.
E questo comporta che i collaboratori, dietro alla bontà e
al saperci fare di un nuovo direttore, ecco che migliorano d’acchito il proprio
standard lavorativo, e questo proprio in base alla sua professionalità.
Non tutti nella stessa misura, per carità, ma è indubbio che
un buon direttore ti faccia lavorare meglio.
Stessa cosa nel caso opposto, e vale a dire quando il nuovo
direttore non mantiene, peggiorandoli professionalmente, gli stessi parametri
dell’antesignano.
Comportando, in questo caso, un abbassamento (voglia di
lavorare etc.) dei collaboratori.
Dell’importanza di questa figura nel settore alberghiero e l’attuale
declino (in senso generale, neh!) che questa figura ha subito nel tempo e che ormai
è sotto gli occhi di tutti, la mezza stella potrebbe ridare corpo e sostanza a questa cosa di non
poco conto che è la base della qualità, mi sono “inventato” la mezza stella.
La mezza stella (se si ottiene), da apporre dove si
preferisce (depliant, logo, insegna, web
eccetera), la ottiene unicamente il direttore dopo l’accertamento di un
controllo di qualità da parte dei preposti con veramente degli anni di mestiere
ai massimi livelli.
Ed è anche chiaro che
ottenerla non sia per niente essere facile, anche per evitare le passate
“regalie” fatte a gogò e perciò tuttora presenti sul suolo nazionale in merito
a personali o associativi marchi di qualità, e che sovente non ne rispettano il
vero andazzo alberghiero.
Vuoi perché
magari quegli attestati, che sovente appaiono sui vetri dell’Hotel o appesi al
muro adiacente, appartengono a un passato ormai remoto (alcuni riportano delle
date che manco i cani … ).
E soprattutto
non sarà “comoda” averla per non dare l’impressione che tutti la possano avere
con estrema facilità o raccomandazione, annullandone di conseguenza la validità.
Però quando
questi (il direttore) se ne andranno per qualsiasi motivo, l’hotel la perderà
di conseguenza, sempre che al posto non ne inserisca un altro con le medesime
prerogative del precedente.
E solitamente,
anzi sempre e come già detto, dove ce n’è uno di quella portata, tutti i
collaboratori aumentano le proprie conoscenze, la peculiarità lavorativa e non
solo.
Comportando
quindi un certo richiamo per il cliente (estero e non) che in un attimo apprenderà
le singolarità del prodotto (albergo) che andrà a scegliere.
Prerogative che
poi lo staff mantiene solo e nel caso che il sostituto sia all’altezza del
predecessore, altrimenti buonanotte al secchio … e tutto ritorna come prima in
un battibaleno.
Ora, questa piccola
“idea” è stata presentata alla mia Regione (Liguria) proprio un anno fa, e dopo
innumerevoli pareri favorevoli (nessun contrario) da parte di chi deve poi decidere,
è sparita in un battibaleno.
Ora non so che
cosa sia capitato nel frattempo che ne ha comportata la “cancellazione”, ma l’unica
persona che ne ha ostacolato (direttamente o indirettamente) l’attuazione, è stata
il presidente di Federalberghi di questa Regione, Americo Pilati, che sui media
la descriveva così:
Infatti, Pilati sostiene che esiste già una denominazione che corrisponde alla “L” di “lusso” che
alcune volte accompagna gli hotel 5 stelle in Italia, sia da attribuire alla
provincia di Bolzano … sì, va beh, ma che cosa c’entra? … e non si parlava di
premiare il direttore e non l’albergo?
Va beh, poco
male d’altronde sono sciocchezze.
Per poi
dichiarare che: “ … l’eventuale “mezza
stella” sarebbe più da attribuire allo staff che al direttore”.
Mah!
Quindi tra un
suo: “Cosa succede ad esempio a Savona
dove la maggioranza degli hotel non ha un direttore” … non sarebbe appunto
questo il caso per far sì che gli “edilalberghi costruttori” non decidano
finalmente di inserirne uno che questo mestiere lo conosca a menadito, così, tanto
per dare la ricercata qualità, cosa di cui …?
E: “ … peraltro, i servizi non fanno capo al
direttore, ma al capo servizi, ovvero il proprietario … “ … portandomi a pensare
che l’organigramma alberghiero non è che sia molto nelle conoscenze del
responsabile regionale di Federalberghi.
Ora, come
ripeto, non so se questa intervista, e poi quant’altro tra chissà quali quattro
mura, abbia portato all’affossamento della mezza stella che continuo a pensare come
una buona piccolissima idea da attuare sull’intero territorio nazionale (è
certo un ritorno d’immagine internazionale e con pochissimo costo), ma credo
che della cosa bisognerebbe parlarne tra le parti, prima di ergersi a unico “giudice”
… anche perché è ormai risaputo, che due teste ragionano meglio di una e via
dicendo.
Cosa ne pensate?
Assolutamente d'accordo
RispondiElimina!!!!!!!!!!!!!!!!
@B.C.
RispondiEliminaSapevo di poter contare su di te
:)
Mi allineo alla tua idea come ho sempre fatto.
RispondiEliminaMassima fiducia in te.
@Vincenzo
RispondiElimina:) Come sopra
Sono «improrogabili» le iniziative «volte a far convergere sui settori della cultura e del turismo gli investimenti necessari per farne un volano strategico più che mai indispensabile per la crescita dell'economia e dell'occupazione».
RispondiEliminaLo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato dal segretario generale della presidenza della Repubblica, Donato Marra, a Roberto Grossi, presidente di Federculture in occasione dell'Assemblea nazionale.
«Nell'attuale difficile situazione economica - scrive Napolitano - la vostra Associazione offre un importante contributo alla tutela e alla valorizzazione del nostro prezioso patrimonio culturale e artistico - che costituisce una risorsa vitale per il Paese e svolge un ruolo fondamentale nell'affermazione della sua identità - grazie anche all'impegno congiunto di tutti i soggetti pubblici e privati a vario titolo responsabili e a una rete di valide professionalità attive su tutto il territorio nazionale».
@Luciano
RispondiEliminaNon posso che essere d'accordo, specialmente in qualità di "consumatore"...
:-)
@B.C.
RispondiEliminaOttimo!
@Jennaro
Ottimo!
:)
#Luciano
RispondiEliminaCome ti ho detto, se non la fate in Italia la propongo qui.
Aspetto solo che tu lo permetti.
:-D
D'accordo!!! l'importante penso sia aver ben chiari quali sono gli standard da rispettare, e un ottimo (e dico ottimo) sistema di controllo.
RispondiElimina@Giovanni
RispondiEliminaottima la tua considerazione che ritengo la cosa più importante, sennò siamo alle solite.
Infatti, prima di proporla alla mia Regione ho esaminato molto (ma molto) la questione del controllo e soprattutto dei controllori.
Direi che il progetto è inattaccabile da qualsiasi punto di vista.
:)
Ottima cosa.
RispondiEliminaMa vado oltre, pensando anche la resto dee personale, cuoco, cameriere, barman...
Capisco anche la contrarietà dei Federalberghi
@Gregorio
RispondiEliminaGrazie!
Resta però il fatto che non capisco la contrarietà di Federalberghi senza neanche parlarne.
Confrontiamoci, e non con quelle disamine che ha elencato Americo Pilati, ma con constatazioni di fatto.
Il beneficio è solo il loro.
:)
@Gregorio
RispondiEliminaPer i subalterni (Chef, Maitre D' etc.) la cosa è difficile (assai), anche perché potrebbero esserci delle disamine personali e non dettate prettamente dalla professionalità.
:)
Beh, mi pare evidente. Il timore che più sia qualificato (ed evidenziato) e piu costi.
RispondiEliminaper me è un'idea pazzesca nel senso buono della trovata.
RispondiEliminaBravo bravissimo
:D
Certo poi il controllo... non vorrei che siventasse un'altro ordine come quello dei giornalisti o medici o notai. Insomma non si sente proprio il bisogno di un'altra casta. Per esempio la stella o mezza stella si dovrebbe perdere subito quando si scopre che dai la vacanza omaggio a poitici e vip per decine di migliaia di euro e poi l'azienda fallisce. Anche se è l'AD che ti dice di farlo.
RispondiElimina@Gregorio
RispondiEliminaEsatto!
Infatti, la cosa è stata studiata, naturalmente per ovviare a quelle considerazioni che giustamente dici tu, nei minimi particolari.
Risultando impossibile scanrsarle.
:)
Sarebbe veramente cosa buona e giusta.
RispondiElimina:-D
@Sergio
RispondiEliminaAmen
:)
beh..prp il fatto che qualcuno di Federalberghi abbia dato parere negativo..è la migliore conferma che è un ottima idea..d'altronde qualcuno vive di rendita non guadagnata..figurarsi se hanno piacere a doversi rimettere in gioco..se poi mai un giorno anche l'esimio Presidente BB dovesse parlarne, ovviamente nn gli piacerà, allora saremo prp strasicuri che l'idea è perfetta..anche perchè le motivazioni assorte fanno quasi capire che certa gente con le attività alberghiere c'entra come un elefante in una cristalleria.. praticamente nulla. Gabriele
RispondiElimina@Gabriele
RispondiEliminaEh sì, solo che BB non appena ha saputo che l'ho bella che pronta, se studiato sta cosa qua
Ma campa cavallo