martedì 3 maggio 2011

Noi siam felici, noi siam contenti e alla Fiera di Genova (Euroflora) ci porgiam riverenti

Caro Massimiliano,

il presidente della Fiera Paolo Lombardi, in merito alla debacle delle presenze dell’ultima Euroflora, si dichiara felice e contento (bontà sua).
E lì si ferma.
Infatti il seguito del “noi siam felici e noi siam contenti”, tocca naturalmente a noi.
A te capirne l’estensione.
Comunque a parte l’eventuale Sir di Corinto o Gran Cerimoniere del caso, alla fine della favola sono state 100.000 (centomila) le presenze perse quest’anno (430.000) rispetto a quelle di cinque anni fa (562.000), e escludendo il picco del 2001, sono oramai 30anni che andiamo retrocedendo in questa speciale classifica del far male le cose.
Ad un primo esame può risultare che la differenza è di 130.000 ma nella passata edizione era stata sperimentata la procedura dei rientri con un braccialetto. Esperimento naufragato (ettepareva) perché era difficile effettuare un controllo capillare, e così 30.000 presenze se ne vanno per la tangente.
E 70.000 in meno anche rispetto alle previsioni fatte dall’Ente Fiera alla vigilia del grande evento, in presentimento della crisi sopraddetta o chissà di quale altro bell’andazzo generale.
Certo è che non c’azzeccano molto, vero?
Ne avevamo già "parlato" sulle tue pagine della mancanza dei depliant (introvabili) che descrivevano l’evento e altre cosette, e nel mentre “loro” sostenevano che tutto andava per il meglio?
Eh si, e abbiamo visto il com'è andata.
Come poco vale imputare la “sconfitta” alla crisi mondiale, poiché altre Fiere italiane hanno mantenuto o addirittura aumentato le proprie presenze (vedi recente Bit di Milano) che dalle 153.800 presenze del 2010, quest’anno (17-20 febbraio) sono state 200.000 (100mila presenze complessive in fiera, e le altre 100mila per il Fuori Bit).
Gli altri “loro” punti di criticità dovevano essere, a quanto leggo sui quotidiani genovesi, la concomitanza con la Pasqua e la beatificazione di Giovanni Paolo II.
Beh, per quanto riguarda la contemporaneità con la risurrezione di Gesù mi verrebbe da dire: “ma che stanno a dì?”, essendo la cosa non solo gradita e produttiva sotto tutti i punti di vista, ma anche di buon auspicio.
Se poi ci si debba “attaccare” ad una manifestazione che è distante oltre 500 km. da questa città, ebbene; perché non accennare anche alla Fiera di Detroit che chissà quanti visitatori c’ha tolto di mezzo.
Suvvia!
E’ anche certo che il problema non siano solo quei signori, e mi riferisco a Paolo Lombardi e Roberto Urbani, ma l’esame andrebbe fatto sulla mediocrità nonché sull’impreparazione e volontà a fare di Genova una città prettamente turistica.
Ma che c’abbiamo forse dell’altro; oro, argento, petrolio o quelle aziende che già da tempo hanno portato via … gli attributi?
Caro Massimiliano, qui non esiste la mentalità che invero ho sempre notato là dove s’è capito che il turismo è fonte di benessere e di guadagno … per tutti.
Qui son tutti “professoroni” che non hanno mai bisogno degli altrui suggerimenti, e i risultati, checchesenedica e checceciraccontino con delle cifre che manco li cani ci credono più, son sempre questi.
Basta vedere la “Rambla” o chiamala come tu vuoi, per capire quel che sanno fare.
Poi se ne hai voglia, volgi per un attimo il pensiero al giardino che hanno ideato in San Pietro a Roma in occasione della Beatificazione di Papa Paolo Giovanni II.
Fatto?
E probabilmente, oltre ad essere una cosa sicuramente migliore, è costata anche di meno.
E che dire degli spazi verdi dove magari puoi ancora trovarci dei pacchetti vuoti di sigarette marca Alfa.
Ma quanti anni sono che non si vendono più?
Ora, il mandato e la proroga del presidente e dell’amministratore delegato della Fiera di Genova è scaduto ed una società internazionale di Fiere sta chiedendo degli spazi alla Sindachessa Vincenzi e, vuoi sapere il come finirà?
Te lo dico a voce, ma credo che tu già lo sappia o per lo meno lo puoi facilmente immaginare (vedi Malacalza, Garrone, Aponte eccetera eccetera).
Se poi vuoi che parli delle discrepanze in ambito turistico che ho visto nella città e il che cosa c’è da fare per migliorare l’ambaradan… Massimiliano, cosa fai i prossimi cinque anni?

3 commenti:

  1. 100.000 in meno e sono felici e contenti?

    Sic!

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  2. Luciano come è possibile?

    Lisbona è ancora una volta candidata ai prestigiosi World Travel Awards 2011 che premiano e promuovono l’eccellenza in ogni settore dell’industria turistica. Già in passato premiata in diverse categorie, tra le quali Best Destination City Breaks e Best Cruise Destination, Lisbona ha ricevuto quest’anno quattro nomination: Best Destination, Best Destination City Breaks, Best Cruise Destination e Best Cruise Port.Lisbona inoltre figura come la quarta tra le 10 migliori città del mondo secondo Ucityguides.com, sito rinomato per le sue guide su tutte le principali destinazioni mondiali.

    Ciao

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