Caro Massimiliano,
i turisti stranieri non hanno per nulla salvato il turismo ligure, forse per spesa, ma se andiamo a ben vedere, non è neanche una gran bella cosa.
E i dati che l’assessore al turismo ligure, Angelo Berlangieri, ha elencato sul tuo giornale, si differiscono completamente da quelli forniti dalla Banca d’Italia, che a parer mio e non solo, sono certamente più veritieri (quest'ultimi).
Ci sarebbe da chiederci il come riescano (ma è facilmente comprensibile) a far apparire sempre tutto rose e fiori quando invero sono sterpi e anche belli secchi, ma conoscendo molto bene l’andazzo del tipo “tutto va bene Madama la Marchesa” oramai generalizzato per quasi tutto lo stivale, non mi resta d’aggiungere che i dati e le statistiche sono invero una cosa seria, e se usate bene e con precisione, sono uno strumento di notevole utilità.
Lo sa per esperienza chi, come me, si è trovato molte volte a doversene servire per motivi di studio e di lavoro.
Le statistiche non uccidono (se non in alcuni casi, come quando sono l’origine di un errore medico o della mancata prevenzione di un disastro), ma l’informazione è un’arma che spesso è usata come tale.
Solitamente in Italia e non solo, questi vengono “camuffati o buttati giù alla moda del due per tre” per mantenere i careghini nonostante …, oppure per farsi belli nonostante …, o eccetera eccetera nonostante.
Le statistiche sono uno strumento dell’informazione e anche per ingannare gli avversari con numeri falsi o manipolati.
Diceva Winston Churchill: «le sole statistiche di cui ci possiamo fidare sono quelle che abbiamo falsificato».
Ma è con le statistiche vere che si vince avendo informazioni migliori, più attendibili e perciò più utili.
Ma è con le statistiche vere che si vince avendo informazioni migliori, più attendibili e perciò più utili.
Accade spesso che un dato, una notizia o un’opinione, arbitrariamente o incautamente pubblicata da uno, sia ripresa acriticamente da altri e abbia un’enorme diffusione senza alcuna verifica sull’attendibilità della sua origine.
Come in questo caso quando un’informazione viene riportata pari pari a come te la dicono e talvolta una “bufala” può sopravvivere per millenni (per esempio non c’è mai stata alcuna prova attendibile che Nerone avesse incendiato Roma … o che negli ultimi 5 anni il turismo straniero in Liguria è aumentato a dismisura), permettendo l’auto glorificazione agli interessati.
C’è un’efficace sintesi di questa sindrome in un’osservazione di Alessandro Manzoni. «Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune».
Insomma dalle statistiche del turismo si può imparare, ma ce ne sono troppe sbagliate, ingannevoli o male interpretate.
Per evitare di essere confusi o imbrogliati non occorre avere una laurea in matematica o conoscere in profondità i complessi fattori della significatività statistica, m basta sapere che prima di fidarci dei numeri è meglio capire se hanno un senso e, se ce l’hanno, quale può essere un credibile significato.
In Francia l’INSEE ha dimostrato che ce la si può fare, ma il problema qui in Italia è a monte.
Infatti credo che siano le istituzioni che forse non lo vogliono, per poter poi dare ciò che meglio l’aggrada.
C’è un’efficace sintesi di questa sindrome in un’osservazione di Alessandro Manzoni. «Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune».
Insomma dalle statistiche del turismo si può imparare, ma ce ne sono troppe sbagliate, ingannevoli o male interpretate.
Per evitare di essere confusi o imbrogliati non occorre avere una laurea in matematica o conoscere in profondità i complessi fattori della significatività statistica, m basta sapere che prima di fidarci dei numeri è meglio capire se hanno un senso e, se ce l’hanno, quale può essere un credibile significato.
In Francia l’INSEE ha dimostrato che ce la si può fare, ma il problema qui in Italia è a monte.
Infatti credo che siano le istituzioni che forse non lo vogliono, per poter poi dare ciò che meglio l’aggrada.
I DATI DELLA REGIONE
Oggi sul tuo leggo che Berlangieri dichiara il “flop” del Ponente e che nei primi cinque mesi: “ Nel 2010 gli arrivi sono stati 1.227.000 e le presenze 4.006.610, mentre quest’anno gli arrivi sono stati 1.269.000 e le presenze 3.934.000”.
Peccato che non sembrerebbe vero per niente.
I DATI DELLA BANCA D'ITALIA (VEDI SCHEMA SOPRA)
Infatti nei primi cinque mesi (fonte Banca d’Italia): “Nel 2010 gli arrivi sono stati 2.211.000 e le presenze 3.393.000, mentre quest’anno gli arrivi sono stati 2.539.000 e le presenze 2.951.000”.
Mentre il Ponente (Savona e Imperia) non hanno avuto assolutamente questa debacle annunciata.
Vedi schemino fornito dalla fonte dove in primis si nota il disastro turistico della città di Genova, altroché le tante belle parole di auto elogio sentite da tempo.
Ma esaminando questi dati (quelli più autorevoli della B. d’I.) si evince che gli stranieri che sono arrivati in Liguria vi hanno sostato in media 1 giorno e poche ore, e la disamina a occhio anche profano, è che è stato completamente ceffato il piano di marketing.
Pertanto la dichiarazione della Patrizia De Luise, il presidente regionale Confesercenti, non può orizzontarsi sul:”Va certamente apprezzato il buon lavoro fatto per la promozione del prodotto turistico Liguria all’estero che presenta dati significantemente positivi”.
Ma buon lavoro e positivi decchè, se pur arrivando più stranieri, in Liguria ci sono rimasti di meno?
E qual’è la grande bontà di “pacchetti” turistici che sono stati offerti ai turisti stranieri per farli sostare un giorno solo?
Ma per piacere!
E ben fa l’Americo Pilati, il presidente di Federalberghi Liguria, a sostenere che non puoi fare una comparazione tra il Ponente ed il Levante, essendo le due realtà diverse sotto l’aspetto della lunghezza dei soggiorni.
Come pure mi piace (per modo di dire) la sua (di Pilati) di creare un’associazione di 150 albergatori virtuosi che diano alla Regione il dato mensile reale delle presenze, incassi e personale impiegato.
Probabilmente non sa che già si fa o si dovrebbe fare.
Probabilmente non sa che già si fa o si dovrebbe fare.
Ma perché non agire come a Rimini o nel Trentino dove tutti, da albergatori, B&B e via cantando, questi dati li danno entro le ore 24, a chi di dovere attraverso il web?
E per finire vorrei rimarcare che il turismo è una cosa seria, mentre i dati e le statistiche … pure.
Loro?
Non lo so!
Ciao
La cosa più bella li è Totò.
RispondiElimina:-)
E l'avete tolto da Alassio.
RispondiEliminaQui in Piemonte le cose vanno abbastanza bene e anche Torino.
RispondiEliminaSarà per il 150° o che altro ma di turisti se ne vedono. Anche i dati (veri) sono buoni.
"Come pure mi piace la sua (di Pilati) di creare un’associazione di 150 albergatori virtuosi che diano alla Regione il dato mensile reale delle presenze, incassi e personale impiegato.
RispondiEliminaMa perché non fare come a Rimini o nel Trentino dove tutti, da albergatori, B&B e via cantando, questi dati li danno entro le ore 24, a chi di dovere?"
---
Ma come? Io pensavo che tutti fossero tenuti compilare il mod. Istat c59 giornalmente. Addirittura la Sardegna impone la compilazione di un modello Istat mensile ma con dettaglio giornaliero di arrivi, presenze, partenze, per provincia di residenze e per stato estero. Il tutto su foglio excel per un totale di circa 5000 celle. Il foglio è fornito dalla stessa regione, con protezione sulle celle che fanno operazioni sui conteggi.
Qui un esempio:
http://www.xprenotare.it/a_istat_sardegna.php
Gregorio
@Gregorio
RispondiElimina"Il come pure mi piace" è naturalmente ironico e l'amico Americo lo capirà di certo.
Però l'ottimale sarebbe ...
sono oltre 2700 gli operatori riminesi che hanno aderito al progetto,che diventerà obbligatorio per tutte le imprese ricettive. Il nuovo sistema informatico permette ai titolari degli alberghi di trasmettere in via telematica le “schedine alloggiati” che, in base alla legge, vanno consegnate in Questura entro 24 ore dal loro arrivo. Il servizio, da un lato consente all’albergatore una compilazione più veloce e precisa, favorendo l’invio delle schedine in tempo reale senza che questi si debba recare personalmente nell’Ufficio di Polizia; dall’altro, permette agli agenti un controllo più rapido delle persone alloggiate e, di conseguenza, un controllo più efficace del territorio, che si traduce in maggiore sicurezza per la collettività. Inoltre, il “cervellone” elettronico non si limita a comunicare le generalità degli ospiti delle strutture ricettive, ma permette di ‘fotografare’anche altre caratteristiche, quali, ad esempio, mezzo di trasporto, periodo di permanenza e motivazione del soggiorno, utili per analizzare dati e tendenze del mercato turistico.
@Gregorio
RispondiEliminaQuesto post dovrebbe uscire domani su di un quotidiano e non era certo il caso di "sparare" sull'unico che in Liguria (Americo Pilati) riesce a capirne di turismo.
:-)
Il mod. c59 è paleolitico!
RispondiElimina@Vinc
RispondiEliminaTe invece sei bello giovane, vero?
;-)
@Sergio
RispondiEliminaCome sei nero disse il merlo al corvo.
Non te la vedi la barba ormai tutta bianca?
;-)
Non era mia intenzione sparare su alcuno, che non sia almeno ministro :)
RispondiEliminaPer quanto riguarda il "Servizio alloggiati" sei sicuro delle info su "mezzo di trasporto, periodo di permanenza e motivazione del soggiorno"
Sul pdf di istruzioni non c'è traccia http://questure.poliziadistato.it/file/5887_6107.pdf
gregorio
@Gregorio
RispondiEliminahttp://rimini.virgilio.it/primopiano/nuove-schedine-alloggiati-incastrano-ricercato.html
Ma più in dettaglio avevo trovato un altro link che però adesso da errore 404.
:-(
Ardoino succede in tutta Italia che si autolodino , una uscita del neo delfino del sindaco, eletto a giugno, ha ribadito che " che nei primi 6 mesi dell'anno c'è stato a Cattolica un incremento di stranieri". A cattolica di stranieri da gennaio a giugno non sono tanti, tanto più che la Pentecoste è venuta tardi ma un'uscita verso Ferragosto da morale. Tanto per cambiare. I conti si fanno alla fine , ma non per loro, tanto qualcosa di positivo sicuramente lo tirano fuori. Cattolica a voi Genova.
RispondiElimina@Plinio
RispondiEliminaHai ragione caro amico, hai pienamente ragione da vendere.
:-D
Sarà anche per la sua capacità di rinnovarsi continuamente e di attrarre sempre nuove fette di turisti, fatto sta che quest’anno Parigi non ha risentito in alcun modo della crisi: il tasso di occupazione degli alberghi nel primo semestre di quest’anno è stato del 78,3%, il migliore degli ultimi dieci anni, e rispetto allo scorso anno si prevede che entro la fine del 2011 ci sarà il 3% in più di turisti. Tra i visitatori più affezionati della capitale, nel primo semestre del 2011 ci sono i francesi (3.800.000), seguiti dagli americani (600.000) e dagli europei (in particolare inglesi ed italiani). In tutto i turisti stranieri che hanno visitato la città nei primi sei mesi di quest’anno sono quasi 4 milioni. Il comparto turistico gode anche della buona immagine che la capitale francese riscuote all’estero. “Lo dimostra anche – sottolinea Paul Roll, direttore dell’Ufficio del Turismo e dei Congressi di Parigi – il successo che ha avuto negli Stati Uniti l’ultimo film di Woody Allen, Midnight in Paris”
RispondiElimina@Francesco
RispondiEliminaDella serie Parigi val bene ...
E il +3% a Parigi è una cifra enorme.
Appunto!
RispondiEliminaA parigi si parla di circa 45 milioni di visitatori all'anno e il 3% è una gran bella cifra che da sola farebbe l'orgoglio di molte città italiane.
Genova?
Eh si, Parigi fino all'anno scorso era la prima nel mondo. Credo, se non erro, che NY l'abbia superata giusto quest'anno.
RispondiEliminaComunque siamo li.
Genova?
E dai, quei numeri del +3% li fa solo l'acquario.
:-D
A però, non lo sapevo.
RispondiElimina:-)
Anch'io anch'io in Liguria... (altro che Rocco...). ;-)
RispondiEliminaFantastico!
RispondiElimina:-D