lunedì 23 luglio 2012

[Sergio Luciano: "... per chi ha ben operato come nel caso di Paolo Rubini ..."] [Luciano (io): "Eccome no!"]


Quando stamani mi sono “cuccato” la fotografia di Paolo Rubini, il GM dell’Enit, sul quotidiano della mia città (Il Secolo XIX) a pagina cinque, per un pelo non m’è venuto un colpo.
E cosa ci fa il “buon” Paolo a casa mia?
Casa mia per modo di dire , neh ... anche perché e sennò, con lui avrei dovuto mettere sottochiave l'unica scatoletta  di Beluga che m'è rimasta ... mi sa, considerato che a Mosca ci va con tanto piacere.

Scherzi e caviale a parte ... addirittura la quinta pagina rimanda alla prima, si proprio alla prima pagina ed è anche un articolo di “testa”.

La firma è quella di Sergio Luciano, e nonostante quel suo “Luciano” sia il cognome mentre per me è solo il nome, ho pensato subito che: “Se tanto mi da tanto, il Luciano (di cognome) gliene canta due o tre”.
E mi ci sono buttato a pesce nella lettura.
Poi il titolo del pezzo, “Boiardi in retrovia? Si tengono il posto e lo stipendio d’oro”, mi ha confermato il sospetto che si sarebbe probabilmente andati a parare da quelle parti lì.

Comunque sia, dopo alcune righe del fondo, era facile evincere che i vari “silurati” dalle istituzioni e definiti “l’esercito dei dirigenti dalla paga sempre d’oro”, solitamente” vengono riprotetti in altre società, mantenendo appunto dei lauti stipendi.
E via di seguito alcuni esempi riproposti dall’abile penna del Luciano di cognome.

°          Paolo Pozzessere, direttore commerciale di Finmeccanica, si è dimesso dall’incarico: all’atto formale non è ancora seguito quello materiale. E il top manager continua a lavorare nel gruppo (parzialmente) di Stato della Difesa.
°          Maurizio Prato, 71 anni, pensionato da sei, è considerato l’ultimo vero boiardo statale. Dopo aver guidato Fintecna e l’Agenzia del Demanio è stato “riprometto” al Poligrafico dello Stato con la carica di Amministratore Delegato.
°          Marzo Zanichelli, classe 1947, è uno dei più importanti dirigenti pubblici italiani. Nel 2009, dopo avere ricoperto diversi incarichi in Alitalia (compreso quello di AD) e in Finmeccanica, è stato nominato presidente del gruppo Trenitalia.
°          Mauro Masi, ex dirigente di Bankitalia e consulente per la comunicazione della presidenza del Consiglio, dopo aver lasciato l’incarico di presidente della Rai è stato “dirotatto” alla Consap, la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici.
°          Massimo Liofredi, ex direttore di Rai Due con un passato da cantante pop agli inizi degli anni Ottanta, ha perso la causa di reintegro intentata contro la tv di Stato. Ciò nonostante si è “ritrovato” a lavorare per Rai Ragazzi.

E poi lui, il Paolo Rubini, 50 anni, direttore generale dell’Enit (Agenzia nazionale del turismo). Con la nuova gestione di Pierluigi Celli potrebbe essere rimosso dall’oggi al domani. Per il momento gli è stato proposto un “incarico” compensativo (è scritto sul fondo). Accetterà o se ne andrà nel privato?

Ma il fatto “strano” per me (e non solo), è che nell’articolo del Luciano (di cognome), “appare” nei confronti del Rubini la frase: “ … gli “adesivi” relazionali funzionano ancora, almeno per chi ha bene operato, come nel caso di Paolo Rubini … “.

Ben operato?


Beh, bontà loro, del Luciano di cognome e del “buon” Paolo Rubini.

P.S.: Meglio di come andava prima all’Enit, il “buon” Paolo ha sicuramente fatto (non ci voleva poi molto), ma da qui all’andare a dire, pardon scrivere, che ha fatto un “buon lavoro” …




9 commenti:

  1. Per me rimane nel turismo.

    Non fa parte del cda della Boscolo Hotel?

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  2. Bisogna ammettere che in tre anni di cose ne ha imparate.

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  3. @Anonimo


    Bisogna ammettere che se c'avessero messo una persona che di turismo se ne capiva da prima.......

    :-D

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  4. Secondo un'indagine condotta da Trivago saranno le due destinazioni mediterranee ad attrarre l'interesse dei turisti europei. Nella top ten delle mete più gettonate i due Paesi sono presenti entrambi in diverse posizioni: l'Italia, con Roma e Rimini, rispettivamente al settimo e al nono posto, e la Spagna, con Barcellona, Palma di Maiorca, Salou e Benidorm alla prima, quinta, sesta e ottava posizione.

    L'indagine Trivago ha passato in rassegna anche le destinazioni preferite dai soli viaggiatori italiani: anche in questo caso Barcellona si colloca al primo posto, seguita da Rimini.

    L'Emilia Romagna è presente in classifica anche al sesto posto con Riccione, mentre Gallipoli, Jesolo e Ischia chiudono la graduatoria rispettivamente all'ottavo, al nono e al decimo posto.

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  5. Questa poi


    Il Parlamento ha approvato un emendamento del Decreto Sviluppo che prevede, per sostenere l’economia ittica, di offrire la possibilità ai pescatori di fare anche gli albergatori. «Rischiamo un’ennesima forma di concorrenza sleale ed una ulteriore confusione sulle competenze tra Stato e Regioni in materia turistica - è il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - di questo passo chiunque possegga una stanza ed un letto, pur svolgendo un mestiere ben lontano dall’operatore turistico, potrà affittare liberamente il locale improvvisandosi albergatore, e la dice lunga il fatto che si intenda consentire al pescatore di svolgere attività ricettiva anche di fuori della propria abitazione. È bene ricordare - sottolinea Bocca - che nulla impedisce all'imprenditore della pesca di svolgere l'attività ricettiva nel rispetto delle medesime regole applicate agli alberghi e alle altre strutture ricettive e non vi è quindi nessuna necessità di inventare soluzioni speciali che inevitabilmente finirebbero per alterare le condizioni di concorrenza tra le imprese. È tempo - conclude Bocca - di fare un reale salto di qualità, finendo di improvvisare leggi che invece di far ripartire il sistema economico continuano a metterci alla berlina dell’opinione pubblica mondiale, minando per giunta alle basi il sistema imprenditoriale».

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  6. @B.C.


    Beh, l'idea non è male, solo che dovrebbero essere limitate (camere) all'esistente.
    Vale a dire che non possono usufruire di nuove locazioni che all'improvviso appaiono nella disponibilità dei pescatori.
    in questo caso è concorrenza sleale.
    Non trovo però il DL dello Sviluppo che dice questa cosa.

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