Anche oggi su Il Giornale (sez. di Genova) due di tre consiglieri
di minoranza (Lorenzo Pellerano della Lista Biasotti, che nella sua disamina critica è apparso solo ieri), e mannaggia a me che l’ho anche votato e fatto votare (ma non gli bastava chiamarmi prima di dire 'ste cose considerato che ci conosciamo?), Marco Melgrati e Marco
Scajola (entrambi del PDL), se la prendono con Angelo Berlangieri, l’assessore
al turismo di questa Regione: la Liguria.
Ma esaminiamo nuovamente e
attentamente le loro causali che a firma di Diego Pistacchi dicono che …
… che la colpa dei pochi
turisti in questa Regione è da imputare a vari motivi tra cui: “… scopriamo
poi che anche per i traghetti in partenza da Genova è crisi; per tutta l’estate
sono partiti mezzi vuoti dal porto genovese”.
Eh?
E secondo loro la
responsabilità del perché la gente non vada più in Sardegna in gran quantità come negli anni passati, sia da attribuire alla Liguria o al Porto di Genova?
Che in sostanza sarebbe come
a dire che se i cinesi non vengono in Liguria, ebbene; questo è dovuto alle imprudenze
lavorative e programmatiche dell’aeroporto di Pechino o del comprensorio di chi
lo amministra!
Ma non hanno mai letto delle
problematiche che si sono create per l’aumento “pazzesco” che hanno avuto i
traghetti, e neanche tanto tempo fa?
O forse anche questo è da
attribuire all’assessore del turismo ligure?
Poi … “Melgrati e Scajola partono da una
delle notizie più gravi e clamorose, l’abbandono di Royal Caribbean dallo scalo
genovese, anche Pullmantur abbandona Genova come approdo e così pure la MSC di
Aponte che dirotta una nave sulla linea dei Caraibi”.
C’è da dire che la cosa venne considerata alla medesima stregua da un’altra esponente del consiglio regionale, Raffaella della Bianca (anche lei
del PDL … che sia un caso? … o forse un piccolo caso, e vale a dire un casino?) e aveva accusato la Regione nonché l’aeroporto di Genova del fatto; solo che in quell’occasione
il DG di Rccl Italia, Giovanni Rotondo, che appunto le controlla, dichiarava invece che: “ … c’è il progetto di
togliere una delle navi, la “Legend of
the Seas”, che oggi tocca Genova. Per una questione d’impiego della
flotta, verrà spostata nell’Europa settentrionale. Non avremo più Genova come
porto d’imbarco. Però, per quanto riguarda invece i croceristi in transito la
situazione in Liguria, tenendo conto di Genova e La Spezia, non cambierà molto”.
In altre parole, al calo di Genova
corrisponderà una crescita alla Spezia (che è sempre in Liguria), dove arriveranno i passeggeri che finora
hanno scalato Livorno. «La Spezia raccoglie gli scali che andavano a Livorno,
dove abbiamo avuto qualche problematica operativa». La scelta di lasciare
Genova, invece, non sarebbe dovuta a problemi con il porto: «Abbiamo ottimi
rapporti con il porto, con la città e con l’aeroporto, che hanno sempre fatto
di tutto per crearci le migliori condizioni per operare … lo stesso discorso vale per
Pullmantur (controllata sempre da Rccl, ndr), che a Genova fa 20 toccate per
50.000 passeggeri”.
Meglio non dire niente,
vero?
Comunque andando avanti nel
fondo di Diego Pistacchi che riporta le “lamentele” dei due consiglieri si “scopre”
che: “… Una volta Berlangieri ha detto
che ci sono più presenze a Genova (ma fa finta di non sapere che il grosso del
turismo è sulle Riviere e l’aumento di Genova è una minima parte che non riesce
a influire più di tanto)”.
Forse che lor “due” signori
non sappiano il che cosa sia la destagionalizzazione e che una città come
Genova riceve i turisti per tutto l’anno, e non come le due Riviere dove per lo
più li accolgono in alta stagione.
Infatti, basta guardare i
dati delle presenze della Banca d’Italia (turisti dall’estero) in merito alle
quattro Provincie (i dati del Comune di Genova in base a quelli totali della medesima
Provincia, vanno misurati in circa il 50%) e si deduce che (ved. immagine a
lato).
Dove prendendo come
riferimento i dati della provincia di Genova e dividendoli per due (50%), ecco
che si trovano all’incirca i pernottamenti nel capoluogo, e che negli anni
presi in considerazione, risultano maggiori delle altre tre Provincie (prese
per una per volta) della Liguria.
Tutto questo per dire che è sì vero che il grosso del turismo è sulle due Riviere, ma basta fare due conti
per capire che il "peso" di Genova è consistente.
In poche parole l’incidenza
è all’incirca al 30% e se questo è poca cosa o ininfluente … lascio a voi la
logica dei numeri appena descritti.
Poi per concludere il loro: “ … la Polizia ha confermato che non ci sono
mai state delle giornate di traffico da bollino nero e che le code della
domenica sera sono ridotte a pochi chilometri mentre prima duravano fino a
mezzanotte”.
Beh, in questo caso è
sufficiente una foto delle Autostrade S.p.A. (ved. a fianco) che riprende tutti i bollini neri nei tre
mesi “boom” dell’Italia intera.
E poi fate sempre voi se sia
il caso parlar di pochi bollini neri in Liguria e soprattutto se queste persone possano ancora continuare a fare dell’opposizione così
infantile e senza granché logica costruttiva per il vero bene della gente di
questa Regione, e non per il loro stretto personale tanto per dire qualcosa in politichese e
far vedere che lì ci sono a controllare chissà che.
Sì, sono incazzato nella
maniera più grande che c'è e anche perché questo settore lo seguo e lo amo dal tempo che
fu, e le causali sono ben altre che questo fiato proposto al vento.
Mentre la Liguria non aveva mai avuto un assessore al turismo preparato così; pertanto, per cui e perdinci ...
Sono dei fenomeni
RispondiElimina;-)