E questo senza ricordare quelle della Brambilla, che tra commissioni
e comitati, addirittura ne ha contati dieci, sempre che non me ne sa scappata
qualcuna e dei suoi predecessori, anche perché se ne fosse funzionata anche una
sola, di certo non si sarebbe in queste condizioni.
Primo perché tra i componenti dell’ultima “eletta” (Commissione
per il rilancio dei beni culturali e il turismo) non c’è manco
un nome con esperienza “sul campo” (pratica), ma una sequenza infinita di teorici
che con le loro grandi belle parole non potranno mai competere con chi ha
vissuto del pari tempo un'esperienza diretta.
Almeno, questa è la mia opinione, se poi ce ne sono altre contrastanti, beh; sono pronto a discuterne con qualsiasi filosofico esponente
dei tali e quali.
E poi perché senza “palanche” nessuno fa niente, e se lo
fa il risultato quando c’è ed è produttivo per tutti (non solo per il loro CV),
non è certo nella misura che soddisfi anche gli altri, ossia compiacere anche noi che del
turismo e della cultura ci viviamo.
Perlomeno … dovremmo nonostante le loro disamine da pochi
soldi.
Oppure, gli elementi di queste Commissioni saranno magari “omaggiati”
in futuro (forse prima) con qualche “importantissima” consulenza che nei
ministeri o negli “enti” non mancano mai in quantità esagerata.
C’è da dire che in base al DECRETO-LEGGE 8 agosto 2013, n.
91 su disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei
beni e delle attività culturali e del turismo. (13G00135) (GU Serie Generale
n.186 del 9-8-2013), al massimo le Commissioni saranno “solo” sette.
Infatti …
Art. 13
Disposizioni urgenti per assicurare l'efficace e tempestivo svolgimento delle valutazioni tecniche nel settore della cultura e per la razionalizzazione degli organismi collegiali operanti presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
1. Allo scopo di assicurare il regolare, efficace e tempestivo svolgimento delle attività di valutazione tecnica previste dalla normativa vigente, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo è autorizzato ad avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per le finanze dello Stato, del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici, nonché di altri Comitati tecnico-scientifici e organismi consultivi istituiti e nominati con decreto del medesimo Ministro in numero non superiore a sette.
2. Gli organismi di cui al comma 1 operano senza oneri a carico della finanza pubblica, salvo il solo rimborso delle eventuali spese di missione, ove previsto nel rispetto delle limitazioni previste a legislazione vigente per tali categorie di spese e comunque nei limiti degli stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente per le medesime spese. Ai componenti dei suddetti organismi collegiali non spetta alcun emolumento o indennità.
Siccome, quanto a commissioni, siamo già a quota due (questa e questa), al massimo ne potrà fare ancora cinque ... sempre che non decida di assemblare un mucchio di gente sotto un'unica definizione, raggiungendo così i risultati (numerici) brambilleschi.
Disposizioni urgenti per assicurare l'efficace e tempestivo svolgimento delle valutazioni tecniche nel settore della cultura e per la razionalizzazione degli organismi collegiali operanti presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
1. Allo scopo di assicurare il regolare, efficace e tempestivo svolgimento delle attività di valutazione tecnica previste dalla normativa vigente, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo è autorizzato ad avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri per le finanze dello Stato, del Consiglio superiore per i beni culturali e paesaggistici, nonché di altri Comitati tecnico-scientifici e organismi consultivi istituiti e nominati con decreto del medesimo Ministro in numero non superiore a sette.
2. Gli organismi di cui al comma 1 operano senza oneri a carico della finanza pubblica, salvo il solo rimborso delle eventuali spese di missione, ove previsto nel rispetto delle limitazioni previste a legislazione vigente per tali categorie di spese e comunque nei limiti degli stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente per le medesime spese. Ai componenti dei suddetti organismi collegiali non spetta alcun emolumento o indennità.
Siccome, quanto a commissioni, siamo già a quota due (questa e questa), al massimo ne potrà fare ancora cinque ... sempre che non decida di assemblare un mucchio di gente sotto un'unica definizione, raggiungendo così i risultati (numerici) brambilleschi.
Si vede che a loro piace così!
E se volete osservare i loro immaginabili buoni risultati?
Li potete leggere da qui in giù nel post ...
... (?)
Più cultura per tutti...
RispondiEliminaPer non cadere sotto il peso del turismo di massa!
Temo di non ver capito nulla, infatti parla meglio di De Mita...
Ma forse non sono il solo, visto che sta in prima pagina da 3-4 giorni con tutte le notizie che stanno arrivando!
http://www.huffingtonpost.it/massimo-bray/piu-cultura-per-tutti-per-non-cedere-sotto-il-peso-del-turismo-di-massa_b_3755074.html
@Gregorio
RispondiEliminaCredo che Bray abbia capito ancora di meno del come si fa il turismo.
:)
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLeggo qui che entro il 31 ottobre la commissione dovrebbe concludere i lavori.
RispondiElimina@Frap
RispondiEliminaTomaso Montanari dice che
"the proof of the pudding is in the eating"
... ma dai primi bocconi direi che sia proprio rancido.
E lo stesso Montanari non ha nominato neanche una volta per sbaglio la parola turismo.
Ma quella commissione non è istituita in base alla disciplina sulla revisione della spesa, avrà il compito di definire le metodologie più appropriate per armonizzare la tutela, la promozione della cultura e lo sviluppo del turismo, identificando le linee di modernizzazione del Ministero e di tutti gli enti vigilati, con riguardo alle competenze?
E il turismo che fine ha fatto?
:(