domenica 13 luglio 2014

TURISMO: Negli Stati Uniti hanno il Brand USA con 'sta gente qua ... noi abbiamo il TDLAB.

Serviva un'operazione che buttasse un po' di fumo negli occhi e questo hanno fatto, tra il plauso generale dei pseudo esperti?
Anche perché altrimenti non riesco proprio a capirne il motivo.
Ma facciamo un confronto, va, per carcare di riuscirci e per vedere se ...

La missione del Brand USA è di incrementare le visite internazionali negli Stati Uniti, di far crescere la quota dell'America nel mercato globale dei viaggi per far arrivare milioni di turisti che spenderanno miliardi di dollari e creando così decine di migliaia di posti lavorativi nel turismo.

Inoltre Brand USA offre eccellenti opportunità per gli individui di talento, creativi e motivati che stanno cercando di prosperare attraverso le start-up.
E i componenti del Brand USA sono queste persone qui (oppure vedere esperienze nelle immagini sotto) mentre gli ottimi risultati che hanno prodotto si vedono da tutte le parti.


In Italia non esiste una cosa del genere (forse perché premia solo il vero merito e di conseguenza qui non si usa granché?), o per lo meno, non esisteva fino a pochi giorni fa.
Infatti ci ha pensato il ministro il ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini con il suo consigliere Stefano Ceci, che per ricuperare il terreno perduto con le altre nazioni, hanno modellato il TDLAB. 
Che non sarebbe una cattiva idea (imho), per carità, ma ...

Ora, se fate caso alle qualifiche di quelle signore e signori del Brand USA e le confrontate con quelli del TDLAB, potrete notare una gran bella differenza in merito a quella frase che io adoro e che fa un po' così: “ … esperienza sul campo attraverso l'odore della cordite, del sapore del sangue e della merda nei campi di battaglia del turismo” ... (di quest'ultima, prima d'arrivare ai massimi livelli se ne prende in gran quantità, anche se non sembra).

Questo non vuol assolutamente dire che nel Brand Usa non esistano degli specialisti della digitalizzazione, infatti ci sono.
Però questi non appaiono assolutamente nel Board of Directors ma in quelle posizioni sottostanti, a chiara dimostrazione che prima ci vogliono “cordite, sangue e merda” e poi quell'altri che da quei primi ne ricevono le direttive.

Un po' come se mettessimo dei pur validi muratori, elettricisti, idraulici o compagnia bella, a progettare una qualsiasi costruzione, dove geometri e architetti, i quali muniti di paletta e secchiello (anche le formine, va), destinassero le loro conoscenze per impastare calce e cemento per tirare su i muri di mattoni.

Beh, non è così che si fa … ma qui, invece sì!

Sapete che cosa ce ne facciamo noi della strategia digitale e dei vari convegni del bla bla bla se non si comincia invece dalle cose di base?
Cose di base, altro che i social e tutto il resto delle baggianate autoreferenziali di certi nostri presunti espertoni nazionali.
Siamo un Paese così, di superficialotti, che guardano all'immagine invece che alla sostanza: in maggioranza ce lo abbiamo nel sangue, purtroppo (non a caso, nella moda, siamo al top nel mondo).

Ma tra qualche mese al TDLAB i nodi verranno al pettine e 'sta volta a chi daranno la colpa (?), e chissà se chi di dovere capirà che senza quelli “di sopra” non potranno mai far niente … mentre per noi altri sei mesi buttati via, sempre che vada bene, poiché aspettando i risultati, mi sa che passerà anche più di un anno prima che qualcuno lo capisca.

Ma da questa cosa non se ne esce, purtroppo … troppo cocciuti e ostinati mentre quelli che dovrebbero parlare se ne stanno completamente zitti (a parte qui e pochissimi altri).
E poi ci chiediamo il perché le cose nel turismo ci vanno male?

Come si sovvenzionano negli Stati Uniti?
Nel sito c'è scritto e cercatevelo un po', e poi fatevi le classiche quattro risate oppure incazzatevi del perché non si possa fare anche da noi.
E vi posso tranquillamente garantire che in molte nazioni estere che m'hanno visto per lavoro e con cui ho collaborato, queste cose esistono davvero e nella maniera che vi ho appena raccontato ... e non viceversa, neh!





11 commenti:

  1. Caro Luciano

    pensa, se quelli del TDLAB venissero pagati per quello che fanno e non per quello che dicono di fare... farebbero la fame...

    ^_^

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  2. A proposito di brand... ecco come massacrare il brand Sardinia in pochi minuti (sic!).
    TDLAB pensaci tu. ;-)

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  3. @Jennaro

    Non possono fare più di quello che fanno.
    Non è compito loro risolvere i problemi del turismo attraverso la digitalizzazione.
    La digitalizzazione è un problema, non il problema.

    Gli USA che non sono certamente indietro in questo particolare settore (la digitalizzazione) l'hanno capito dal tempo che fu e hanno inserito tutt'altre persone con tutt'altra esperienza già dall'inizio ... poi la digitalizzazione.

    :)

    Così sarà il solito buco nell'acqua e dell'altro tempo perso.
    E nel frattempo per auto glorificarsi personalmente le aziende del turismo chiudono.
    Credo che sia un prezzo troppo alto da pagare.

    E serve gente con gli attributi giusti ... proprio come quelli del Brand USA.


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  4. @Anonimo


    Se solo si potesse e se capissero

    :)

    ... certo che il silenzio di chi non la pensa come loro e che a quanto mi risulta sono i più ...
    Boh!

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  5. E prova a dire a quelli del Brand Usa che di turismo non ne capiscono un razzo.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. @Sergio e Francesco

    Spero solo che mi diano retta e che istituiscano immediatamente un qualcosa come il Brand USA o come cacchio lo vogliano fare.

    Ma che sia sulla falsariga di quelli già esistenti nel mondo senza inventarsi qualcosa di strano.
    E vale a dire con grandi professionisti che non appartengano a nessuna corrente, nessuna associazione e nessun ente.

    Gente che pensi solamente a mettere sul piatto le loro grandi esperienze a vantaggio di tutti.

    E nulla più.
    E non credo che ci voglia tanta scaltrezza per capire che questo è il solo modo per poter far andare bene le cose.
    ... e solo poi il DTLAB.

    Suvvia, ma non vorranno mica mettersi al pari di quelli?

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  8. @Luciano

    Come dici, stanno solo buttando del fumo negli occhi.

    Ho letto il DDL che è passato al senato e non ci ho trovato nulla di così fantascentifico per il turismo.
    Tutto rimane alle Regioni e se quelli del governo si muovono, partiranno di nuovo i contenziosi con la corte dei conti.

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  9. bravo Ardoino! stefanone cecio...una ne fa mille ne pensa...e GH, il grande ormone della crescita ci ricoprirà' tutti...dopo il grande fratello...il grande ormone di stefanone...dagli appenini alle Ande...

    ne vedremo delle belle...peccato che al centro di tutto ci sia l'Italia e la sua promozione...epperò ....

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