martedì 18 agosto 2009

Statistiche e dati per creduloni

In Italia diamo i numeri per qualsiasi evenienza ed in ogni occasione.
Tutti sono in grado di darli o credono d’esserlo, ma il più delle volte sono str…anezze (termine volutamente cambiato in tempi sospetti).
Le statistiche che sono nate per dare un contributo commerciale agli orientamenti della gente, sono pian pianino diventate un riempitivo per pagine di quotidiani, un’aggiunta ai vari telegiornali e il far vedere che le associazioni, università o istituzioni, qualcosa fanno.
Tutti ci credono quando queste si orientano sulle proprie opinioni ma vengono rifiutate nel caso opposto, e spesso coll’aggiunta di insulti ed il che “.azzo dicono”.
Per non parlare delle statistiche politiche, ognuna pertinente al partito che l’emette, ma in ordine d’apparizione, subito dietro, nel senso di molteplici offerte e quasi mai veritiere, ci sono quelle turistiche, che anziché aiutarti a capire gli indirizzi del turista, da questi ti sviano completamente.
E’ sufficiente chiedere ad uno del settore la propria opinione sulle statistiche e se non ti manda a quel paese è già un buon risultato.
Ma ogni giorno ne escono di nuove, come nel caso recente di quelle della Trivago che è un portale europeo di viaggi e che raccoglie le opinioni su alberghi e attrazioni turistiche scritte dagli utenti stessi, e grazie a un sistema sofisticato compara i prezzi degli hotel da varie fonti.
Le ultime dicono che l’84 per cento degli italiani hanno vissuto un’esperienza spiacevole in hotel durante le proprie vacanze; così suddivise:
15% presenza insetti
13% bagni con sanitari mal funzionanti e vecchi
12% personale alberghiero antipatico
10% vicini rumorosi
7% problemi col cibo non di qualità
7% problemi col booking
5% problemi con avanzi di cibo nella stanza
4% rumori lavori in corso
3% piscina sporca
1% troppo cloro
3% sorprese nel conto
1% intossicazione alimentare
A parte che il totale è di 81 e non 84%, e detto da una chiara dimostrazione dell’attenta disamina (?) nell’assemblare i dati; ma veramente qualcuno può credere che sia realmente così?
E’ molto probabile che chi ha emesso queste statistiche ben poco ne sappia di gestione alberghiera poiché qualsiasi direttore, riportando questi dati, sarebbe già a casa a coltivare tuberi nell’orto, come credo che alla Trivago abbiano poca conoscenza sull’esistenza dei comments form, che se ben gestiti dalla proprietà o direzione generale, danno risultati diametralmente opposti.
Ho sempre pensato che i migliori direttori d’albergo italiani siano quelli che hanno lavorato o lavorano all’estero ma a dire che in casa facciamo così pena; ma non scherziamo.
Resta la considerazione che queste statistiche dovrebbero essere innanzi tutto gestite solo dalle istituzioni, in sintonia con entrambe le maggiori correnti politiche, seriamente però.
Ma quest’ultima parola (seriamente), nella nostra cara penisola, fa già ridere, quindi che serietà è?

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