Se dessero un Nobel all’imbecillità turistica mondiale e non solo quella, statene certi che qualche connazionale ogni anno si presenterebbe a Stoccolma per il ritirare l’ambito premio.
Infatti non più di due giorni fa, due galantuomini, quasi certamente su “consiglio” di alcuni maggiori educatori ambientalisti, con un lungo e pesante tubo di gomma nera attaccato a un´autobotte che aveva appena svuotato alcuni pozzi fognari, vomitavano direttamente nel golfo le sue acque nere.
Sarà comunque la magistratura a stabilire la verità.
E non in un pezzo di costa qualunque ma a ridosso della Grotta Azzurra, perla di Anacapri.
Il direttore tecnico dell’azienda dichiara che la ditta Ecology è seria e che probabilmente “i due” stavano lavando l’autobotte, ma resta il fatto che quel tubo nero finiva stranamente in mare.
Non più di due mesi e mezzo fa, un’altra “seria” ditta abilitata allo smaltimento delle acque nere, la Aragona, finiva nelle mire delle autorità giudiziarie con otto ordini di custodia cautelare (5 ai domiciliari e 3 obblighi di presentazione) per associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, falso ideologico in atto pubblico e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
In poche parole anche questa volta il liquame finiva in mare.
Ma non è storia d’oggi poiché la Goletta Verde già molti anni prima (primi anni ’90) bocciava regolarmente le acque del luogo per la presenza di sostanze fecali e divideva le acque inquinate in tre diverse fasce: nella prima, la quantità di sostanze dannose supera fino a cinque volte il livello di guardia; nella seconda, da cinque a dieci volte; nella terza, oltre dieci volte, mentre nessuna zona era calcolata in quantità idonea; il tutto nonostante i vari campionamenti svolti dalle autorità sanitarie del posto che davano invece un responso favorevole (?).
In altra occasione (La Repubblica 31 maggio 2000), ad Anacapri, si viene a scoprire che i prelevamenti venivano effettuati con le condotte degli scarichi chiuse e che la Asl calcolò in soli 8 (otto) microrganismi la popolazione di coliformi mentre uno studio privato rilevò ben 1 milione e 650 mila bacilli (!!!).
Si sentiva una puzza insopportabile, c'erano liquami che galleggiavano e alla signora che si lamentava fu detto: c’è il vento, molta corrente e chissà da dove arrivano.
E tutto dopo un pò naturalmente tace...
Ottima esamina Dott. Ardoino e grazie per l'interesse che dimostra nei confronti della mia bella regione.
RispondiEliminaLa seguo sempre dai suoi cortesi ma decisi dibattiti (a senso unico)con Claudio Velardi.