sabato 8 agosto 2009

Il gigante e la bambina


Silvio Berlusconi l’ha definita una che non molla la presa, un’ira di Dio, una rompiballe che quando ti azzanna …ma questa volta si è scontrata con un caterpillar, Guido Bertolaso.
Ma chi è Guido Bertolaso che si è “permesso” di bloccare l’ordinanza ministeriale della Michela Brambilla che l’aveva redatta soli due giorni prima?
Nasce nel1950 e si laurea in medicina all'Università La Sapienza di Roma, consegue il Master of Science in Public Health presso la Liverpool School of Tropical Medicine. Alla fine degli anni '70 svolge attività di ricerca nel campo delle malattie tropicali in Africa ed è chiamato a dirigere la costruzione di ospedali in zone di guerra. Dal 1982 al 1990 coordina tutti i progetti sanitari, di emergenza e di assistenza umanitaria nei paesi in via di sviluppo.Nel 1990 viene nominato capo del Dipartimento e tre anni dopo capo di gabinetto del Ministero per gli Affari sociali. Sempre nel 1993 viene nominato vice direttore esecutivo dell'Unicef a New York mentre nel 1996 è capo del dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri (governo Prodi I). Nel 1998 è vice commissario vicario per il "Grande Giubileo" dell'anno 2000. Dal settembre 1998 al dicembre 2002 è direttore generale dell'Ufficio nazionale per il Servizio civile mentre il 7 febbraio 2001, durante il governo Amato torna a capo della Protezione civile e gestore ufficiale del vertice Fao. Nel 2001 è chiamato a dirigere i grandi eventi: cerimonie di Stato, vertici internazionali, raduni di massa e Bertolaso si ritrova dunque in un ruolo nevralgico che spazia dalle epidemie alle alluvioni e persino alle parate dei capi di Stato. Tra il 2003 e il 2004 è nominato Commissario straordinario del governo per la prevenzione da rischi Sars poi commissario straordinario all'emergenza rifiuti in Campania, sottosegretario della Repubblica, Cavaliere di Gran Croce, Ordine al Merito della Repubblica italiana.
Insomma uno che può amministrare parecchi soldini senza intercessione alcuna e di cui sembra che molti si fidino.
Alcune considerazioni legali e giuridiche sono in corso ma di questo non voglio occuparmi, troppo complicato e non sono assolutamente in grado di dare alcuna opinione o presunta sentenza; c’è chi lo fa sicuramente meglio di me, ed oltre a tutto mi è anche simpatico poichè è persona che ama risolvere i problemi ed anche bene.
Della Brambilla non vorrei dire nulla che fosse antecedente alla sua nomina di responsabile del dicastero turistico, anche in questo caso non mi interessa; ma per il dopo, certamente si. Probabilmente 14 mesi di nullità, un buon portale per i 4 zampe (costo?) (non ce n'era già un'altro di Federalberghi) ... che però non è stata preceduta da un'informativa per i comuni o Capitanerie di Porto per permettere ai "cari amici" di fare un bagnetto,.... e poi il niente, solo parole, parole, parole e neanche ben dette, mentre il confronto professionale o l’esperienza tra i due non sussiste proprio.
Comunque lo scontro si verifica il 13 luglio scorso e vale a dire quando Bertolaso leggendo la Gazzetta ufficiale scopre che la Brambilla, con uno strumento eccezionale usato solo per calamità o grandi eventi, definisce 12 contratti a termine con i soldi occorrenti per il ripristino delle zone terremotate.
Il braccio destro del ministro del turismo, Carlo Modica de Mohac, veniva nominato commissario delegato, con una maggiorazione di stipendio del 25 per cento mentre lo stesso benefit viene erogato per tutti i dirigenti della Brambilla coinvolti. In più l'ufficio, per rilanciare il turismo in Abruzzo avrebbe assunto quattro consulenti giuridici con un'indennità di 30 mila euro l'anno. Il decreto parla anche di campagne pubblicitarie, scritturazione di registi e attori, appalti per mostre e concerti.

Il continuo della storia è quì
Comunque Bertolaso finisce di leggere, chiama Berlusconi, e il decreto viene abrogato. Personalmente comprendo l’utilità per il rilancio turistico della zona abruzzese ma credo che le priorità siano ben altre in questo momento, mentre per i vari benefit ai dirigenti della medesima, infatti La Michela Brambilla non parlava/parla sempre di meritocrazia ed il de Mohac cosa ne sa di turismo?
Vabbé!

3 commenti:

  1. Bello il taglio del video che dimostra la meritocrazia in atto.

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  2. Secondo L'Espresso sarebbero "volate parole grosse"... "perplessità espresse off the record dalla Corte dei Conti"...
    Ma il Carlo Modica de Mohac non era un magistrato del TAR del Lazio?
    Immagino anche esperto di turismo quanto il Medail.
    Io comunque avrei volentieri assistito alla scenetta. ;-D

    P.S. Ma sarà lo stesso? Responsible for the Secretariat of the Deputation. Nobile Carlo Modica de Mohac
    Cavaliere di Jure Sanguinis

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  3. Si caro Frap, credo proprio che sia lo stesso.
    Credo sia diventato famoso per via delle righe blu a Roma, infatti su google, la maggior parte delle pagine è rivolta a questa considerazione.

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