lunedì 31 agosto 2009

In mare forza 12 mentre a terra...pace (calma piatta)

Autorevoli statistiche internazionali, quelle vere, sostengono che i commenti (comment form) positivi delle vacanze da parte dei turisti derivano essenzialmente dal viaggio d’arrivo e dall’accoglienza; ben il 51%.
Come a dire che se il viaggio d’approccio al luogo scelto e la gentilezza del personale all’atto dell’accoglimento sono ottimi, ecco che alcune “magagne” vengono dimenticate, a conferma del detto “chi ben comincia è a metà dell’opera”.
Gran parte del successo delle crociere, nonostante la crisi mondiale, deriva appunto dal door to door e dall’eccellente presentazione al momento dell’imbarco sulla nave.
Il door to door vuol dire partire e ritornare a casa senza troppa fatica e questo in Italia è reso possibile grazie alla gran quantità di porti.
In nessun altra nazione europea ci sono, infatti, così tanti luoghi d' imbarco, e le compagnie di navigazione si organizzano, Civitavecchia (1.850.000 passeggeri), Venezia (1.200.000), Napoli (1.100.000), Livorno (840.000), Savona (680.000), Genova (620.000), Palermo (400.000), Bari (460.000) e Messina (240.000), per elencare le maggiori, permettendo di evitare le partenze con aerei, treni eccetera eccetera e quindi eventuali disagi, ritardi e, soprattutto, costi aggiuntivi.
Della situazione italiana dei trasporti e di quella delle infrastrutture infatti è meglio non parlare, poiché nonostante vengano periodicamente elencate come priorità durante tutte le campagne elettorali, ben sappiamo come vanno o dove fanno a finire.
Comunque recentissimi dati confermano, per i primi sette mesi del 2009, un + 15% per Costa Crociere e ben + 20% per MSC di presenze turistiche per le nostre due più grandi compagnie di navigazione.
Altri importanti fattori di questo incremento sono dovuti al servizio medio-alto, l’ottimo rapporto qualità/prezzo, l’offerta di cose da fare una volta saliti a bordo e vale a dire; ristoranti, bars, discoteche, teatri, negozi, casinò, centri benessere, palestre per gli amanti della forma fisica e le immancabili escursioni in posti veramente da favola.
Niente è lasciato al caso e la grande professionalità del direttivo di terra, come quello di bordo fino all’ultimo scalino della scala gerarchica, mantengono una prestazione d’opera eccellente.
Destagionalizzazione (365 giorni all’anno); capacità di pianificare il proprio prodotto con largo anticipo; l’età media delle navi che corrisponde a 3,9 anni contro una media generale di 7,4; la possibilità di assumere personale qualificato internazionale probabilmente a basso costo; l'enorme risparmio ricavato dal food per via dei grandi numeri; la scelta di ridurre le toccate nave (porti d’attracco), dalle 4.288 previste nel 2009 contro le 4.758 effettuate nel 2008 per una variazione al ribasso del -9,88% e quindi notevole risparmio; nonché un regime di tassazione agevolato per la disciplina marittima, sono il contorno a questo buon risultato che permettono prezzi molto concorrenziali.
Da questo deriva però un fattore per nulla trascurabile; l’indotto, ossia l’indotto sui porti, sugli aeroporti, le spese legate al trasporto per raggiungere il porto di imbarco, le spese generali (ovvero la quota parte dei costi a bilancio legata ai fornitori italiani), le tasse e le imposte sul reddito e l’investimento in nuove navi.
Inoltre crea un notevole indotto alle città in termini di impatto sull’industria in generale, alberghiera, della ristorazione (molte persone, infatti, decidono di alloggiare la sera prima dell’imbarco, questo anche grazie alla comodità della location degli alberghi, che sono situati in prossimità del porto), nonché sulle attività presenti all’interno del porto quali il bar, l’edicola e il parcheggio.
Ad esempio i porti di Venezia e di Civitavecchia creano notevoli impatti rispettivamente sulle città di Venezia (quasi 1,8 milioni di euro) e di Roma (oltre 5,6 milioni di euro): l’effetto generato è legato ai passeggeri in transito che scendono dalla nave per fare un’escursione, creando, quindi, un impatto in termini di pasti consumati, trasporto, visite ai musei/chiese, acquisto di souvenir ed molto altro ancora.
Insomma, un gran bel business da dove probabilmente bisognerebbe attingere per migliorare il settore terreno e perché no; quello istituzionale, e non si dica che non sono complementari.

1 commento:

  1. Come mai sul tuo CV non c'è l'esperienza che hai fatto con Costa Crociere?

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