Ma le bandiere genovesi, in occasione dell’enorme tragedia che l’è appena successa per una ditta che ha proprio la sede a Genova, non dovrebbero essere tutte a mezz’asta in questa incomprensibile benedetta città, e non solo quelle delle Compagnia Costa?
Eh no, non lo sono.
Ed è anche vero quello che scrivi caro Massimiliano, e vale a dire che quando si parla di perdite umane, che come in ogni tragedia in cui si parla di vite, queste vengono prima di qualsiasi altra considerazione:
Ma la sede della Costa Crociere è in Piccapietra, e se lo consenti, questa compagnia di navigazione è, se non la migliore, sicuramente una delle cose più belle e professionali che qui c’abbiamo, e intendo il tutto compreso.
Un’altra è la MSC di Gianluigi Aponte.
Mentre le bandiere delle istituzioni genovesi sono ancora lassù, issate alla cima più alta dell’asta.
Chissà, forse nel frattempo le stanno abbassando, ma non ci credo.
Saranno assenti?
Però quando si trattava di fare festa, alè, tutti belli presenti a fare sfoggio della propria presenza, a stringere mani, a complimentarsi con chi neanche a quelli (Costa Crociere) appartiene.
E intanto leggo incessantemente sull’accaduto alla Costa Concordia, ma da ex non riesco a capacitarmi che tutto questo disastro possa essere avvenuto.
Poi, nel totale stupore dell’episodio, leggo che Carlo Rienzi, il presidente di Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), chiede addirittura di sospendere la licenza di navigazione alla Costa Crociere.
Parole per inabissare, dopo la Concordia, un’intera economia e da sempre fiore all’occhiello di quell’Italia che va bene.
Personalmente mi verrebbe da chiedere di togliere la licenza di dire str … anezze al Rienzi e di manlevarlo dal gravoso impegno del suo lavoro, ma non vorrei cadere nel suo stesso errore e pertanto passo a cose più serie.
Vedi, l’altrieri sul mio blog ho scritto un “pezzo” (oltre 20.000 contatti) dove dicevo che …
… dicevo che da ex conosco abbastanza bene quelle navi, ma soprattutto conosco l’enorme professionalità della Costa Crociere, l’assiduo controllo delle apparecchiature di bordo; i controlli del Rina che lì sono di casa anche quando non l’è programmato; i continui stage effettuati dal crew (equipaggio) per le migliorie, sia esse tecniche che settoriali per il rispetto delle procedure nautiche e la maggiore serietà lavorativa che si possa richiedere nei confronti del passeggero, e per la salvaguardia della nave intera.
Leggo e mi infastidisco non poco, perché tutti i servizi TV e giornalistici parlano di un equipaggio impreparato a gestire la situazione che s’è creata per l’esasperante dimostrazione di “uno” che probabilmente si credeva un Dio, a cui è conseguito un tremendo bailamme, ma il sentir dire in tv che "nessuno ci ha salvati" quando sei al sicuro su una banchina è quanto meno stupido, visto che non credo che lì ci sei arrivato volando.
E poi, più di quattromila persone evacuate al buio, con la nave piegata di 80 gradi, in meno di due ore … suvvia siamo seri!
Naturalmente, dalla mia "difesa", escludo completamente il comandante, quel Francesco Schettino che probabilmente non … ma di questo non scrivo poiché preferisco aspettare le indagini e le decisioni della magistratura, che di sicuro ne sa più di me.
Ma c’è qualcosa che non capisco, oppure no, probabilmente la comprendo molto bene, ma è più opportuno che la tenga per me; e forse era meglio che questo non lo scrivessi nemmeno, ma oramai c’è e qui ci rimane.
Segreti personali a parte, dicevo che Genova non riesce ad essere presente neanche in casi come questi, nemmeno per “difendere” il bene e il bello dell’immagine che altri le hanno dato, come per esempio la Costa Crociere.
Ed è proprio successo come scrivevi nel tuo fondo d’oggi su Il Giornale, tra il silenzio più assordante delle istituzioni di questa città.
Ma che città è (?), ma che gente c’è qui (?), nessuno escluso o almeno ben pochi.
Eh no, non lo sono.
Ed è anche vero quello che scrivi caro Massimiliano, e vale a dire che quando si parla di perdite umane, che come in ogni tragedia in cui si parla di vite, queste vengono prima di qualsiasi altra considerazione:
Ma la sede della Costa Crociere è in Piccapietra, e se lo consenti, questa compagnia di navigazione è, se non la migliore, sicuramente una delle cose più belle e professionali che qui c’abbiamo, e intendo il tutto compreso.
Un’altra è la MSC di Gianluigi Aponte.
Mentre le bandiere delle istituzioni genovesi sono ancora lassù, issate alla cima più alta dell’asta.
Chissà, forse nel frattempo le stanno abbassando, ma non ci credo.
Saranno assenti?
Però quando si trattava di fare festa, alè, tutti belli presenti a fare sfoggio della propria presenza, a stringere mani, a complimentarsi con chi neanche a quelli (Costa Crociere) appartiene.
E intanto leggo incessantemente sull’accaduto alla Costa Concordia, ma da ex non riesco a capacitarmi che tutto questo disastro possa essere avvenuto.
Poi, nel totale stupore dell’episodio, leggo che Carlo Rienzi, il presidente di Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori), chiede addirittura di sospendere la licenza di navigazione alla Costa Crociere.
Parole per inabissare, dopo la Concordia, un’intera economia e da sempre fiore all’occhiello di quell’Italia che va bene.
Personalmente mi verrebbe da chiedere di togliere la licenza di dire str … anezze al Rienzi e di manlevarlo dal gravoso impegno del suo lavoro, ma non vorrei cadere nel suo stesso errore e pertanto passo a cose più serie.
Vedi, l’altrieri sul mio blog ho scritto un “pezzo” (oltre 20.000 contatti) dove dicevo che …
… dicevo che da ex conosco abbastanza bene quelle navi, ma soprattutto conosco l’enorme professionalità della Costa Crociere, l’assiduo controllo delle apparecchiature di bordo; i controlli del Rina che lì sono di casa anche quando non l’è programmato; i continui stage effettuati dal crew (equipaggio) per le migliorie, sia esse tecniche che settoriali per il rispetto delle procedure nautiche e la maggiore serietà lavorativa che si possa richiedere nei confronti del passeggero, e per la salvaguardia della nave intera.
Leggo e mi infastidisco non poco, perché tutti i servizi TV e giornalistici parlano di un equipaggio impreparato a gestire la situazione che s’è creata per l’esasperante dimostrazione di “uno” che probabilmente si credeva un Dio, a cui è conseguito un tremendo bailamme, ma il sentir dire in tv che "nessuno ci ha salvati" quando sei al sicuro su una banchina è quanto meno stupido, visto che non credo che lì ci sei arrivato volando.
E poi, più di quattromila persone evacuate al buio, con la nave piegata di 80 gradi, in meno di due ore … suvvia siamo seri!
Naturalmente, dalla mia "difesa", escludo completamente il comandante, quel Francesco Schettino che probabilmente non … ma di questo non scrivo poiché preferisco aspettare le indagini e le decisioni della magistratura, che di sicuro ne sa più di me.
Ma c’è qualcosa che non capisco, oppure no, probabilmente la comprendo molto bene, ma è più opportuno che la tenga per me; e forse era meglio che questo non lo scrivessi nemmeno, ma oramai c’è e qui ci rimane.
Segreti personali a parte, dicevo che Genova non riesce ad essere presente neanche in casi come questi, nemmeno per “difendere” il bene e il bello dell’immagine che altri le hanno dato, come per esempio la Costa Crociere.
Ed è proprio successo come scrivevi nel tuo fondo d’oggi su Il Giornale, tra il silenzio più assordante delle istituzioni di questa città.
Ma che città è (?), ma che gente c’è qui (?), nessuno escluso o almeno ben pochi.
Approvo per filo e per segno.
RispondiEliminaN.B: Credo che la tua del Celli al posto di Marzotto, ancora una volta, sia indovinata.
Infatti nel web non si parla che di questo.
Ma come fai ad arrivarci sempre prima degli altri?
Chi è o chi sono il o i tuo o i tuoi informatori?
:-)
E si che te lo dice!!!!!!
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaChi sei?
E si che te lo dico!!!!!!!!!!!
RispondiElimina@Vinc
RispondiEliminaPerdi pure ogni speranza o tu che richiedi.
:-)