… e Pier Luigi Celli rimanga dov’è, cazzo!
Le supposizioni, ahinoi, si stanno materializzando ed è probabile che entro breve tempo, il nome di Pier Luigi Celli, verrà proposto alle Camere per l’approvazione alla presidenza dell’Enit.
Quindi confidando nella “saggezza” di questi signori che fanno parte delle due commissioni parlamentari di Camera dei Deputati e dei Senatori (la X che contempla tra le altre appunto il turismo), chiedo che nell’occasione, lor signori, possano applicarsi un po’ di più sugli interessi nazionali e su quelli del buon senso tralasciando completamente quelli di partito o del quieto vivere alla moda del "tanto cosa cambia" e via cantando.
Ci sono poi "quelli" che sostengono che alla presidenza non serve uno che se ne capisca, senza però dire il beneficio che se ne potrebbe trarre nel qual caso, in quella posizione, ci fosse invero chi di questo settore ne abbia delle consistenti basi.
Beh, io almeno ci provo, e chissà mai che non vengano a leggere queste parole.
Ho già detto che Pier Luigi Celli c’ha un curriculum grande così, con importanti “cariche” eccetera eccetera, ma non l’è la persona adatta a svolgere il delicato e gravoso impegno del marketing turistico internazionale.
E poi come può, l’attuale direttore generale dell'università Luiss Guido Carli di Roma, essere preso in buona considerazione o avere l’ardire e la voglia di pubblicizzare il BelPaese all’estero se di questo, durante una datata missiva al proprio figlio, ne dice ..
Mentre il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ne dice ...
… Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.
Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.
Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.
Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.
Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.
Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.
Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.
Beh, a ben leggere, ma neanche poi molto, s’evince subito che il Celli fa proprio come quel taxista che pur non sapendo una benemerita cippa o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility.
E lui che cosa ne sa di turismo ?
E’ forse pensabile che all’estero non “scoprano” niente di questa lettera scritta al figlio, e per lo meno ci si facciano sopra due belle risate alla moda del: “ … gli italiani, brava gente che … “, e tira a campà.
Ma basta e per piacere!
Daniel John Winteler alla presidenza dell’Enit e Josep Ejarque direttore generale del medesimo, e poi le risate ce le facciamo noi nei confronti di quelle nazioni che ci sono turisticamente concorrenti.
Alè e poche balle!
Le supposizioni, ahinoi, si stanno materializzando ed è probabile che entro breve tempo, il nome di Pier Luigi Celli, verrà proposto alle Camere per l’approvazione alla presidenza dell’Enit.
Quindi confidando nella “saggezza” di questi signori che fanno parte delle due commissioni parlamentari di Camera dei Deputati e dei Senatori (la X che contempla tra le altre appunto il turismo), chiedo che nell’occasione, lor signori, possano applicarsi un po’ di più sugli interessi nazionali e su quelli del buon senso tralasciando completamente quelli di partito o del quieto vivere alla moda del "tanto cosa cambia" e via cantando.
Ci sono poi "quelli" che sostengono che alla presidenza non serve uno che se ne capisca, senza però dire il beneficio che se ne potrebbe trarre nel qual caso, in quella posizione, ci fosse invero chi di questo settore ne abbia delle consistenti basi.
Beh, io almeno ci provo, e chissà mai che non vengano a leggere queste parole.
Ho già detto che Pier Luigi Celli c’ha un curriculum grande così, con importanti “cariche” eccetera eccetera, ma non l’è la persona adatta a svolgere il delicato e gravoso impegno del marketing turistico internazionale.
E poi come può, l’attuale direttore generale dell'università Luiss Guido Carli di Roma, essere preso in buona considerazione o avere l’ardire e la voglia di pubblicizzare il BelPaese all’estero se di questo, durante una datata missiva al proprio figlio, ne dice ..
Mentre il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ne dice ...
… Figlio mio, stai per finire la tua Università; sei stato bravo. Non ho rimproveri da farti. Finisci in tempo e bene: molto più di quello che tua madre e io ci aspettassimo. È per questo che ti parlo con amarezza, pensando a quello che ora ti aspetta. Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio.
Puoi solo immaginare la sofferenza con cui ti dico queste cose e la preoccupazione per un futuro che finirà con lo spezzare le dolci consuetudini del nostro vivere uniti, come è avvenuto per tutti questi lunghi anni. Ma non posso, onestamente, nascondere quello che ho lungamente meditato. Ti conosco abbastanza per sapere quanto sia forte il tuo senso di giustizia, la voglia di arrivare ai risultati, il sentimento degli amici da tenere insieme, buoni e meno buoni che siano. E, ancora, l'idea che lo studio duro sia la sola strada per renderti credibile e affidabile nel lavoro che incontrerai.
Ecco, guardati attorno. Quello che puoi vedere è che tutto questo ha sempre meno valore in una Società divisa, rissosa, fortemente individualista, pronta a svendere i minimi valori di solidarietà e di onestà, in cambio di un riconoscimento degli interessi personali, di prebende discutibili; di carriere feroci fatte su meriti inesistenti. A meno che non sia un merito l'affiliazione, politica, di clan, familistica: poco fa la differenza.
Questo è un Paese in cui, se ti va bene, comincerai guadagnando un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di un tronista; forse poco più di un millesimo di un grande manager che ha all'attivo disavventure e fallimenti che non pagherà mai. E' anche un Paese in cui, per viaggiare, devi augurarti che l'Alitalia non si metta in testa di fare l'azienda seria chiedendo ai suoi dipendenti il rispetto dell'orario, perché allora ti potrebbe capitare di vederti annullare ogni volo per giorni interi, passando il tuo tempo in attesa di una informazione (o di una scusa) che non arriverà. E d'altra parte, come potrebbe essere diversamente, se questo è l'unico Paese in cui una compagnia aerea di Stato, tecnicamente fallita per non aver saputo stare sul mercato, è stata privatizzata regalandole il Monopolio, e così costringendo i suoi vertici alla paralisi di fronte a dipendenti che non crederanno mai più di essere a rischio.
Credimi, se ti guardi intorno e se giri un po', non troverai molte ragioni per rincuorarti. Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato - per ragioni intuibili - con un Consiglio di Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility. Non varrà nulla avere la fedina immacolata, se ci sono ragioni sufficienti che lavorano su altri terreni, in grado di spingerti a incarichi delicati, magari critici per i destini industriali del Paese. Questo è un Paese in cui nessuno sembra destinato a pagare per gli errori fatti; figurarsi se si vorrà tirare indietro pensando che non gli tocchi un posto superiore, una volta officiato, per raccomandazione, a qualsiasi incarico. Potrei continuare all'infinito, annoiandoti e deprimendomi.
Per questo, col cuore che soffre più che mai, il mio consiglio è che tu, finiti i tuoi studi, prenda la strada dell'estero. Scegli di andare dove ha ancora un valore la lealtà, il rispetto, il riconoscimento del merito e dei risultati. Probabilmente non sarà tutto oro, questo no. Capiterà anche che, spesso, ti prenderà la nostalgia del tuo Paese e, mi auguro, anche dei tuoi vecchi. E tu cercherai di venirci a patti, per fare quello per cui ti sei preparato per anni.
Dammi retta, questo è un Paese che non ti merita. Avremmo voluto che fosse diverso e abbiamo fallito. Anche noi. Tu hai diritto di vivere diversamente, senza chiederti, ad esempio, se quello che dici o scrivi può disturbare qualcuno di questi mediocri che contano, col rischio di essere messo nel mirino, magari subdolamente, e trovarti emarginato senza capire perché.
Adesso che ti ho detto quanto avrei voluto evitare con tutte le mie forze, io lo so, lo prevedo, quello che vorresti rispondermi. Ti conosco e ti voglio bene anche per questo. Mi dirai che è tutto vero, che le cose stanno proprio così, che anche a te fanno schifo, ma che tu, proprio per questo, non gliela darai vinta. Tutto qui. E non so, credimi, se preoccuparmi di più per questa tua ostinazione, o rallegrarmi per aver trovato il modo di non deludermi, assecondando le mie amarezze.
Beh, a ben leggere, ma neanche poi molto, s’evince subito che il Celli fa proprio come quel taxista che pur non sapendo una benemerita cippa o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility.
E lui che cosa ne sa di turismo ?
E’ forse pensabile che all’estero non “scoprano” niente di questa lettera scritta al figlio, e per lo meno ci si facciano sopra due belle risate alla moda del: “ … gli italiani, brava gente che … “, e tira a campà.
Ma basta e per piacere!
Daniel John Winteler alla presidenza dell’Enit e Josep Ejarque direttore generale del medesimo, e poi le risate ce le facciamo noi nei confronti di quelle nazioni che ci sono turisticamente concorrenti.
Alè e poche balle!
@Luciano: twittato!
RispondiEliminaE' incredibile!
RispondiEliminaE' l'Italia!
E' uno schifo!
Però,
RispondiEliminaDaniel John Winteler, ex presidente di Federturismo-Confindustria, e Pier Luigi Celli, potrebbero diventare rispettivamente il nuovo Direttore Generale e il nuovo Presidente dell’Enit-Agenzia Nazionale per il Turismo. Questi i nomi che, secondo voci ancora da confermare, dovrebbero sostituire Matteo Marzotto e Paolo Rubini alla guida dell’Agenzia.
Voci di corridoio vorrebbero inoltre il Governo Monti impegnato a considerare l’ipotesi di trasformazione dell’Enit in una Società per azioni a maggioranza pubblica, con Winteler nel ruolo di amministratore delegato della Società.
“La scelta dei due candidati anche se ancora da confermare è un importante segnale di rinnovamento e di garanzia per il rilancio della promozione del nostro Paese nel mondo” ha commentato a riguardo Renzo Iorio, Presidente di Federturismo Confindustria.
Dal web
RispondiEliminaOrmai è ufficiale: l'era di Matteo Marzottoall'Enit sta per finire. Non penso che ne sentiremo eccessiva mancanza. Era una nomina estetica più che operativa. E francamente si è visto.
@Luciano Ardoino
RispondiEliminaUno dei pochi che dicono come stanno le cose senza tanti giri di parole.
I miei complimenti
E' sconcertante che in Italia queste nomine siano la prassi.
RispondiEliminaMa vedrai che il Senato e la Camera approveranno di conseguenza la presidenza del Celli.
#Bocca, statistiche http://www.asca.it/news-Turismo__Federalberghi__nel_2011_presenze_aumentate_del_2_3_PERCENTO_-1116227-ATT.html
RispondiElimina@Anna Sirolo
RispondiEliminaSe penso che allle ultime votazioni di Federalberghi, gli albergatori associati l'hanno votato quasi tutti alla presidenza ... che dire; meglio non dire, va.
:(
@Anonimo
RispondiEliminaGrazie un pò in ritardo, non avevo visto il commento.
Ma veramente troppo buono
:)
Io nutro i miei bravi dubbi che D.J.Winteler mollerebbe la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Alpitour per fare il DG o il Presidente di ENIT.
RispondiEliminaPerché è evidente che l'incompatibilità delle cariche sarebbe palese.
E considerato oltretutto i mezzi economici effettivi a disposizione di ENIT...
Anche Ejarque dubito accetterebbe nella situazione attuale, senza assicurazioni di avere almeno fondi un po' più consistenti (ricordiamo che il governo Prodi aveva alzato il budget annuo a 100 milioni di euro).
In una futura società mista pubblico-privato, come quella paventata dalla proposta Marchioni, forse potrebbe essere diverso.
Oggi come oggi non credo proprio.
Comunque sia la Presidenza che la Direzione Generale di ENIT durano in carica tre anni per cui, imho, è bene ci sia gente competente, del settore e con un po' di sale in zucca.
Ma possibile che non ci siano delle figure alternative, magari provenienti da qualche APT delle Regioni un po' più "smart" (Trentino Alto-Adige, Toscana, Basilicata, ecc. ecc.) da valorizzare?
Comunque siccome secondo la legge il Governo, nel proporre le nomine in ENIT, è tenuto a chiarire per iscritto motivazioni e criteri, voglio proprio vedere cosa scriveranno se davvero, alla fine, passerà il nome di P. Celli.
@frap
RispondiEliminahttp://borsaitaliana.it.reuters.com/article/fundsNews/idITL6E8CC4QU20120112
Caro Luciano, in anzitutto devo dirti che mi onora il fatto che avvi pensato in me dome DG dell'Enit. Mi conosci e sai che non sono uomo di complimenti vuoti e di false cortesie,me per tanto il mio ringraziamento è vero perché questo tuo pensiero mi fa piacere davvero.
RispondiEliminaPurtroppo non sono fra i papabili. Non ho nessun aggancio ne anche ho cercato di piazzarmi. Sai bene che Io sono per professione un Civil Servent, ma purtroppo in Italia il tecnico deve essere "d'area". io sono senza area, soltanto un Destination manager è questo non aiuta. Nessuno mi ha chiesto ne anche ho fatto arrivare il famoso "sono a disposizione" perché come tecnico puro sono fuori dei giochi politici.
Sicuramente sarebbe necessario che il futuro Enit avvia una impostazione di XXI secolo. Forse è l'opportunità per l'Italia di fare nel turismo dei passi avanti nella sua NTO, come ha fatto la Francia, la Svizzera e anche l'spagna. Il venerdì scorso ero in FITUR, e ho fatto gli auguri al nuovo direttore di Turespaña. Il nuovo governo ha nominato un Tecnico del turismo senza colore.
Se la scelta ricade in Winteler, sarò contento. Almeno è competente e sa di cosa si parla e cosa fare!!
Me lo auguro per l'Italia, paese che ho preso come il mio, prendendo anche la cittadinanza. E come fanno tutti gli italiani amo questo paese ma sempre mi lamento!!
Un cordiale saluto a tutti
Sorry, sono bollito. Ho fatto casino con l'ipad. Quello del post frontiera sono Io, ovvero josep ejarque
RispondiElimina@Josep Ejarque
RispondiEliminaCiao Josep, so bene che non hai Santi nel Paradiso italiano e che quello che riesci a fare per il turismo lo devi esclusivamente a quella che per me è la tua grande qualità: la voglia di non fermarti mai e imparare sempre qualcosa di nuovo senza mai riposare sugli allori raggiunti.
Vabbè adesso basta con i complimenti ma personalmente ti ci vedrei in quella posizione.
Poi tu con Winteler ... e chi ci ferma più!
Un grande saluto amico
Winteler??????
RispondiEliminaNo grazie.
@Anonimo
RispondiEliminaE la causale del no a Winteler?
Alpitour?
Perchè così è un pò troppo generico
@Joseph Ejarque
RispondiEliminaCome va il lavoro nelle Marche?
Cordialmente
@Luciano
RispondiEliminaSono usciti sul blog due miei commenti a nome tuo.
Com'è possibile?
Adesso vedo che va bene!
RispondiEliminaComunque volevo dire ad Ejarque che la tua idea non sarebbe da scartare a priori.
Anzi la credo la più giusta e la più idonea per poter realizzare un buon lavoro.
@Luciano
RispondiEliminaMandato il messaggio a chi di dovere!
;-)
#Gnudi.... http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=162923&IDCategoria=
RispondiElimina@Luciano: hai notizie della riunione di oggi in Commissione Turismo??
#Gnudi .. io ho trovato questo: http://www.guidaviaggi.it/notizie/141044/gnudi-il-pil-dal-13-18-nuove-strategie/
RispondiElimina@Anna Sirolo
RispondiEliminaL'articolo anche se datato a oggi è vecchio e fa parte della riunione della settimana scorsa in Senato.
Che io sappia oggi non c'erano audizioni, comunque vado a vedere
http://notes9.senato.it/w3/Agenda.nsf/AGWN?OpenForm&25/01/2012
Per quanto riguarda la Camera vado a curiosare
Si, è quella dove dice che l'incidenza del turismo sul Pil è il 13% e lo vuole portare al 18%, senza però sapere che attualmente l'incidenza del Pil è passata dall'11% del 2000 all'8% nel 2010.
RispondiEliminaQui ci sono tutte le cavolate che ha detto (gli hanno scritto) quel giorno in Senato.
No, neanche alla Camera c'è niente nella X commissione.
RispondiEliminaSic!
:(
anche quella di 1,6 mln di posti di lavoro in 10 anni ?!
RispondiElimina@ Luciano: questa mi sa che è di oggi http://www.sceltesostenibili.it/notizie/agi-turismo-gnudi-in-10-anni-potrebbe-creare-1-6-mln-posti-1.50190
RispondiEliminaSi, anche quelli che sono (credo) ben descritti nel post.
RispondiEliminaIn quell'occasione abbiamo "scoperto" chi l'ha fatti (è scritto nei commenti) e non ne ha azzeccato uno.
No, fa parte sempre di quella riunioncina al Senato.
RispondiEliminaE' tutto scritto qui
http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2012/01/nel-turismo-non-ce-la-dotta-ignoranza.html
Hey, ma ci ha scritto Josep Ejarque.
RispondiEliminaAh che piacere, ah se solo ... all'Enit!
@Anna Sirolo
RispondiEliminaHo sbagliato, il post è questo, intendo quello dove ci sono tutti gli errori di Gnudi o di chi li ha scritti.
Però non accorgersi che quei numeri erano sbagliati ...
http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2012/01/piero-gnudi-vada-casa-cazzo.html
questo è di oggi !! TTG 25/01/2012
RispondiElimina"Il turismo è un asset fondamentale per il nostro Paese, ma bisogna arrivare a una strategia univoca e a un forte coordinamento tra Stato e Regioni". Lo ha detto il ministro del Turismo Piero Gnudi durante la tavola rotonda sulle politiche per la crescita del settore, convocato questa mattina dall'Osservatorio parlamentare per il turismo. "Per rendere il nostro Paese competitivo sul mercato internazionale e sfruttare le nostre potenzialità straordinarie - ha specificato il ministro - è necessario che si lavori insieme, e bisogna iniziare subito". Gnudi ha poi ricordato come il contributo complessivo del turismo al Pil italiano sia stato, nel 2010, pari a oltre il 13%, aggiungendo che nei prossimi 10 anni sarà possibile "elevare il contributo del settore al Pil fino al 18%, con 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro".
Quello che stupisce è che so che ci leggono (ho le prove), ma a quanto pare ... o non capiscono l'italiano oppure siamo noi che lo scriviamo da cani.
RispondiEliminaIo piangio
:(