Dopo due mesi, il nuovissimo ministro del turismo, settore di cui non s’è mai occupato se non per cose strettamente personali come l’andare in vacanza, ha finalmente partorito qualcosa, ma l'è il classico topolino.
Però Piero Gnudi che non è una montagna e probabilmente neanche una collina, diciamo un dosso va; ebbene al fin fine ce l’ha fatta, e ieri alla X commissione del Senato ha presentato le linee programmatiche del suo Dicastero.
14 pagine di una inutilità inaudita, cose sapute e risapute e statistiche e dati (sbagliati) che danno l’esatto valore di quello che c’aspetta e che ha da venire, per un comparto che dovrebbe andare per la maggiore in questa Italia che …
Cliccando sul testo se ne evince l'autore che corrisponde al nome di Giovanna De Grassi che l'è appunto la resp. del Servizio VII (Interventi e realizzazioni progetti per il settore turistico).
… e chi di questo settore s’occupa e ci vive, rilassatevi e mettetevi comodi e seguitemi un po’ perché la “storia” è lunga.
Infatti già dalle prime righe si evince che:
Gnudi: … si tratta di una delle modalità di trasporto turistico più sicure (navi da crociera) e che ha fatto transitare nei porti quasi 10 milioni di passeggeri nel solo 2010.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Nel 2009 l’Italia ha scavalcato la Grecia e raggiunto il primo posto in Europa per traffico passeggeri nei porti, superando quota 92 milioni di persone totali transitate sulle proprie banchine, in aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente. Oltre il 95% del volume è stato generato da chi ha utilizzato i traghetti per i collegamenti interni ed internazionali, mentre il restante 4,7%, pari a circa 4 milioni è stato generato dai croceristi.
N.B.: Questi dati sono scritti sul sito dell’ONT che li ha presi dall’Eurostat ma che probabilmente …
Gnudi: … il valore del solo turismo internazionale è stimato dal UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) in 851 miliardi di dollari nel 2009.
Tutto sbagliato tutto da rifare: A parte il fatto che dei dati del 2009 non ci frega una benemerita cippa, o per lo meno che dall’11 maggio 2011, in quel di Madrid, l’Untwo l’ha aggiornati al 2010 a quasi tutti, a parte (forse) quelli dell’ONT (Osservatorio Nazionale del Turismo) che probabilmente l’hanno forniti al Gnudi e che ancora non l’hanno visti … e che sono (e vabbè, v’aiuto io) diventati 919 miliardi dollari (693 miliardi di euro).
E questo vuol dire che: “In real terms (adjusted for exchange rate fluctuations and inflation) international tourism receipts increased by 5% as compared to an almost 7% growth in arrivals, showing the close relation between both indicators and confirming that in recovery years, arrivals tend to pick up faster than receipts.”
Gnudi: ... fino a raggiungere nel 2010 oltre 160 milioni di pernottamenti, per un valore di circa 30 miliardi di Euro (escluso l’indotto).
Tutto sbagliato tutto da rifare: … 91,2 milioni di arrivi e 358 milioni di presenze: l’Istat così quantifica il flusso turistico registrato nel 2009 nel complesso degli esercizi ricettivi italiani. Il dato, frutto della ben nota crisi economica mondiale, è stato pubblicato negli scorsi giorni all’interno dell’Annuario Statistico dell’Istituto.
Gnudi: … Il contributo complessivo del turismo al PIL italiano è stato nel 2010 pari ad oltre il 13%, con 3,3 milioni di posti di lavoro (il 13,9% dell’occupazione totale nazionale).
Tutto sbagliato tutto da rifare: Dal 2000 al 2010 il contributo al Pil del turismo italiano è sceso dall’11% a poco piu’ dell’8%. E’ quanto emerge dai dati sulla crisi presentati questa mattina a Milano da Confcommercio nel corso degli Stati Generali “Imprese per l’Italia” … e nel 2008 un italiano su 20 era occupato nel turismo, valore superiore a quello medio europeo e in costante crescita. A livello europeo, evidenzia uno studio Istat, l'Italia, con il 5%, è stato l'ottavo Paese per quota di occupati nel comparto. Poi questo e quest'altro
Gnudi: … Le notti trascorse dagli italiani negli esercizi ricettivi nel 2010 si sono ridotte di quasi un milione rispetto all’anno precedente (-0,4%), attestandosi a circa 210 milioni. Le presenze degli stranieri sono invece cresciute di 5,7 milioni (+ 3,6%) rispetto al 2009, superando per la prima volta il tetto di 165 milioni di notti.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Ma come (?), due righe sopra Gnudi c’ha detto che “ … fino a raggiungere (totale) nel 2010 oltre 160 milioni di pernottamenti”, e adesso i “soli” stranieri hanno pernottato per 165 milioni di notti?
E poi seguono altri numeri e dati di cui me ne disinteresso, poiché da quanto letto in quelle poche righe, posso tranquillamente sostenere che ciò mi basti e c’avanzi
Passo adesso alla disamina del che cosa intende fare (le novità) il Piero Gnudi per il turismo.
Gnudi: … il nostro Paese ha tutte le caratteristiche per poter intercettare una quota consistente di questa nuova domanda turistica estera grazie al suo ineguagliabile patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e territoriale, sostenuto da un’offerta ricettiva capillare e differenziata.
In questa prospettiva il turismo può essere uno dei pilastri su cui fondare la ripresa economica del nostro paese, se solo si potranno e sapranno rimuovere alcune barriere strutturali e infrastrutturali che oggi limitano la competitività del settore.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Ma va? Non ci posso credere!
Gnudi: … nell’arco dei prossimi 10 anni, infatti, il turismo e il suo indotto potranno creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro e contribuire al PIL in misura del 18%.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Senza parole!
Gnudi: Gli ostacoli alla crescita di questo essenziale comparto dell’economia italiana sono ben noti:
• grave deficit infrastrutturale, con un sistema stradale, ferroviario, portuale e aeroportuale inadeguato, com’è evidenziato dagli indici infrastrutturali medi che sono i più bassi rispetto ai principali competitor europei;
• dimensione ridotta della grande maggioranza delle imprese turistiche, particolarmente del comparto alberghiero, che non consente economie di scala né facilita l’introduzione delle innovazioni, particolarmente tecnologiche; con riflessi negativi sotto il profilo del rapporto qualità/prezzo;
• livello di formazione degli addetti inadeguato. La percentuale di operatori con titoli di studio di livello superiore o universitario è pari al 17%, rispetto al 35% della media dei nostri competitor europei;
• accentuata stagionalità che implica inefficiente utilizzo del patrimonio ricettivo, problemi economici e di stabilità reddituale, con forme di occupazione stagionale o precaria che incide negativamente sul livello professionale degli operatori;
• mancanza di player italiani di livello internazionale, sia nelle catene alberghiere che nei tour operator, di dimensioni perlopiù medio-piccole e concentrati sui servizi per i turisti italiani che vanno all’estero;
• la compagnia di bandiera che ha vissuto i problemi che voi tutti ben conoscete ed è direttamente collegata ad un numero relativamente ridotto di destinazioni internazionali.
Per affrontare i temi di natura infrastrutturale servono programmi a lungo termine, con investimenti di grandi dimensioni, ma esistono almeno due tipi di interventi possibili nell’orizzonte temporale a nostra disposizione.
Il primo è dotare il settore di una strategia chiara e di medio-lungo periodo, concordata con le Regioni.
Il secondo è un pacchetto di misure che possono essere di notevole stimolo, pur con costi limitati. E’ su questi due punti che vorrei prevalentemente focalizzare l’attività del mio ministero.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Probabilmente chi segue il turismo ha già sentito queste cose almeno dieci o venti milioni di volte.
Gnudi: … Come noto dal 2001 le competenze in materia di turismo sono passate alle Regioni, con conseguenze positive dal punto di vista della valorizzazione delle diversità e delle caratteristiche dei vari territori.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Qualcuno si prenda la briga (per piacere) di far vedere il copincolla (a fianco) al Gnudi che magari si rende conto che era da mò del 2001 che …
Gnudi: … Se vogliamo intercettare i nuovi flussi dai paesi a maggior crescita, e in particolare dai cosiddetti BRICS …
Tutto sbagliato tutto da rifare: Aiuto, qualcuno mi dica cos’è quella “S” alla fine di BRIC!
Beh, giunto a questa “S” non ce la faccio più e per rispetto di chi mi legge metterò il link di quello che segue nella relazione presentata alla X commissione del Senato dal Piero Gnudi.
Per quanto mi riguarda, l’ho letta due volte (si sa mai che qualcosa possa scappare) ma non ho trovato nulla che potesse apparire come una novità, anzi.
Se poi qualcuno vuole sapere che cos'ha conferito in merito al famosissimo sito www.italia.it (portale Italia) ... beh, quì ne avrete la risposta più idonea che c'è.
Vada a casa, cazzo!
Però Piero Gnudi che non è una montagna e probabilmente neanche una collina, diciamo un dosso va; ebbene al fin fine ce l’ha fatta, e ieri alla X commissione del Senato ha presentato le linee programmatiche del suo Dicastero.
14 pagine di una inutilità inaudita, cose sapute e risapute e statistiche e dati (sbagliati) che danno l’esatto valore di quello che c’aspetta e che ha da venire, per un comparto che dovrebbe andare per la maggiore in questa Italia che …
Cliccando sul testo se ne evince l'autore che corrisponde al nome di Giovanna De Grassi che l'è appunto la resp. del Servizio VII (Interventi e realizzazioni progetti per il settore turistico).
… e chi di questo settore s’occupa e ci vive, rilassatevi e mettetevi comodi e seguitemi un po’ perché la “storia” è lunga.
Infatti già dalle prime righe si evince che:
Gnudi: … si tratta di una delle modalità di trasporto turistico più sicure (navi da crociera) e che ha fatto transitare nei porti quasi 10 milioni di passeggeri nel solo 2010.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Nel 2009 l’Italia ha scavalcato la Grecia e raggiunto il primo posto in Europa per traffico passeggeri nei porti, superando quota 92 milioni di persone totali transitate sulle proprie banchine, in aumento del 2,4% rispetto all’anno precedente. Oltre il 95% del volume è stato generato da chi ha utilizzato i traghetti per i collegamenti interni ed internazionali, mentre il restante 4,7%, pari a circa 4 milioni è stato generato dai croceristi.
N.B.: Questi dati sono scritti sul sito dell’ONT che li ha presi dall’Eurostat ma che probabilmente …
Gnudi: … il valore del solo turismo internazionale è stimato dal UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) in 851 miliardi di dollari nel 2009.
Tutto sbagliato tutto da rifare: A parte il fatto che dei dati del 2009 non ci frega una benemerita cippa, o per lo meno che dall’11 maggio 2011, in quel di Madrid, l’Untwo l’ha aggiornati al 2010 a quasi tutti, a parte (forse) quelli dell’ONT (Osservatorio Nazionale del Turismo) che probabilmente l’hanno forniti al Gnudi e che ancora non l’hanno visti … e che sono (e vabbè, v’aiuto io) diventati 919 miliardi dollari (693 miliardi di euro).
E questo vuol dire che: “In real terms (adjusted for exchange rate fluctuations and inflation) international tourism receipts increased by 5% as compared to an almost 7% growth in arrivals, showing the close relation between both indicators and confirming that in recovery years, arrivals tend to pick up faster than receipts.”
Gnudi: ... fino a raggiungere nel 2010 oltre 160 milioni di pernottamenti, per un valore di circa 30 miliardi di Euro (escluso l’indotto).
Tutto sbagliato tutto da rifare: … 91,2 milioni di arrivi e 358 milioni di presenze: l’Istat così quantifica il flusso turistico registrato nel 2009 nel complesso degli esercizi ricettivi italiani. Il dato, frutto della ben nota crisi economica mondiale, è stato pubblicato negli scorsi giorni all’interno dell’Annuario Statistico dell’Istituto.
Gnudi: … Il contributo complessivo del turismo al PIL italiano è stato nel 2010 pari ad oltre il 13%, con 3,3 milioni di posti di lavoro (il 13,9% dell’occupazione totale nazionale).
Tutto sbagliato tutto da rifare: Dal 2000 al 2010 il contributo al Pil del turismo italiano è sceso dall’11% a poco piu’ dell’8%. E’ quanto emerge dai dati sulla crisi presentati questa mattina a Milano da Confcommercio nel corso degli Stati Generali “Imprese per l’Italia” … e nel 2008 un italiano su 20 era occupato nel turismo, valore superiore a quello medio europeo e in costante crescita. A livello europeo, evidenzia uno studio Istat, l'Italia, con il 5%, è stato l'ottavo Paese per quota di occupati nel comparto. Poi questo e quest'altro
Gnudi: … Le notti trascorse dagli italiani negli esercizi ricettivi nel 2010 si sono ridotte di quasi un milione rispetto all’anno precedente (-0,4%), attestandosi a circa 210 milioni. Le presenze degli stranieri sono invece cresciute di 5,7 milioni (+ 3,6%) rispetto al 2009, superando per la prima volta il tetto di 165 milioni di notti.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Ma come (?), due righe sopra Gnudi c’ha detto che “ … fino a raggiungere (totale) nel 2010 oltre 160 milioni di pernottamenti”, e adesso i “soli” stranieri hanno pernottato per 165 milioni di notti?
E poi seguono altri numeri e dati di cui me ne disinteresso, poiché da quanto letto in quelle poche righe, posso tranquillamente sostenere che ciò mi basti e c’avanzi
Passo adesso alla disamina del che cosa intende fare (le novità) il Piero Gnudi per il turismo.
Gnudi: … il nostro Paese ha tutte le caratteristiche per poter intercettare una quota consistente di questa nuova domanda turistica estera grazie al suo ineguagliabile patrimonio culturale, artistico, paesaggistico e territoriale, sostenuto da un’offerta ricettiva capillare e differenziata.
In questa prospettiva il turismo può essere uno dei pilastri su cui fondare la ripresa economica del nostro paese, se solo si potranno e sapranno rimuovere alcune barriere strutturali e infrastrutturali che oggi limitano la competitività del settore.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Ma va? Non ci posso credere!
Gnudi: … nell’arco dei prossimi 10 anni, infatti, il turismo e il suo indotto potranno creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro e contribuire al PIL in misura del 18%.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Senza parole!
Gnudi: Gli ostacoli alla crescita di questo essenziale comparto dell’economia italiana sono ben noti:
• grave deficit infrastrutturale, con un sistema stradale, ferroviario, portuale e aeroportuale inadeguato, com’è evidenziato dagli indici infrastrutturali medi che sono i più bassi rispetto ai principali competitor europei;
• dimensione ridotta della grande maggioranza delle imprese turistiche, particolarmente del comparto alberghiero, che non consente economie di scala né facilita l’introduzione delle innovazioni, particolarmente tecnologiche; con riflessi negativi sotto il profilo del rapporto qualità/prezzo;
• livello di formazione degli addetti inadeguato. La percentuale di operatori con titoli di studio di livello superiore o universitario è pari al 17%, rispetto al 35% della media dei nostri competitor europei;
• accentuata stagionalità che implica inefficiente utilizzo del patrimonio ricettivo, problemi economici e di stabilità reddituale, con forme di occupazione stagionale o precaria che incide negativamente sul livello professionale degli operatori;
• mancanza di player italiani di livello internazionale, sia nelle catene alberghiere che nei tour operator, di dimensioni perlopiù medio-piccole e concentrati sui servizi per i turisti italiani che vanno all’estero;
• la compagnia di bandiera che ha vissuto i problemi che voi tutti ben conoscete ed è direttamente collegata ad un numero relativamente ridotto di destinazioni internazionali.
Per affrontare i temi di natura infrastrutturale servono programmi a lungo termine, con investimenti di grandi dimensioni, ma esistono almeno due tipi di interventi possibili nell’orizzonte temporale a nostra disposizione.
Il primo è dotare il settore di una strategia chiara e di medio-lungo periodo, concordata con le Regioni.
Il secondo è un pacchetto di misure che possono essere di notevole stimolo, pur con costi limitati. E’ su questi due punti che vorrei prevalentemente focalizzare l’attività del mio ministero.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Probabilmente chi segue il turismo ha già sentito queste cose almeno dieci o venti milioni di volte.
Gnudi: … Come noto dal 2001 le competenze in materia di turismo sono passate alle Regioni, con conseguenze positive dal punto di vista della valorizzazione delle diversità e delle caratteristiche dei vari territori.
Tutto sbagliato tutto da rifare: Qualcuno si prenda la briga (per piacere) di far vedere il copincolla (a fianco) al Gnudi che magari si rende conto che era da mò del 2001 che …
Gnudi: … Se vogliamo intercettare i nuovi flussi dai paesi a maggior crescita, e in particolare dai cosiddetti BRICS …
Tutto sbagliato tutto da rifare: Aiuto, qualcuno mi dica cos’è quella “S” alla fine di BRIC!
Beh, giunto a questa “S” non ce la faccio più e per rispetto di chi mi legge metterò il link di quello che segue nella relazione presentata alla X commissione del Senato dal Piero Gnudi.
Per quanto mi riguarda, l’ho letta due volte (si sa mai che qualcosa possa scappare) ma non ho trovato nulla che potesse apparire come una novità, anzi.
Se poi qualcuno vuole sapere che cos'ha conferito in merito al famosissimo sito www.italia.it (portale Italia) ... beh, quì ne avrete la risposta più idonea che c'è.
Vada a casa, cazzo!
La "S" alla fine di BRIC sta a significare SUD AFRICA...non capisco quest'astio nei confronti del Ministro Gnudi.
RispondiEliminaChissà chi è il Sig. Malinconico che ha scritto tutte quelle cose....
RispondiEliminaE’ di 43 milioni e mezzo la valutazione delle presenze in Toscana nel 2011, mentre gli arrivi sono stimati in 12 milioni. Si tratta di un +3,3% nelle presenze, pari a circa 1,4 milioni di pernottamenti in più; dati sostenuti soprattutto dalla arrivi di stranieri. Le stime migliori sono per il comparto alberghiero con un +5,5%. In progressione anche le presenze dell’extralberghiero con il +1,6% e delle aziende agrituristiche con il +1,9%. Il 2011 è stato particolarmente favorevole per le città d’arte (+6,2%) e la montagna (+6,1%). Il termale segna un buon +3,5%, mentre il balneare un +1,3% e la campagna/collina +1,6%. A fronte del buon andamento nelle presenze si registra però una lieve flessione nei fatturati (-1,1%) dovuto, in primo luogo, all’andamento degli hotel 1-2 stelle (-4,9%) e degli agriturismi (-3%), mentre rimangono stabili tutte le altre tipologie di strutture.
RispondiElimina«E’ stato un buon anno per il turismo, il 2011 appena finito - spiega Cristina Scaletti, assessore al tuirismo della Regione Toscana - uno con i migliori risultati tra quelli degli ultimi cicli».
@Anonimo
RispondiEliminaSei un parente di Gnudi?
“L’Enit deve recuperare un ruolo centrale nell’ambito del sistema turistico italiano e deve consolidarsi come braccio operativo dello Stato e delle Regioni per la promozione del brand Italia all’estero”. Questo l’invito espresso dal ministro del Turismo Piero Gnudi intervenendo ad un’audizione in Commissione Industria a Palazzo Madama. In termini generali, Gnudi ha evidenziato vari punti negativi che al momento, a suo giudizio, starebbero frenando lo sviluppo del settore. Tra questi: il grave deficit infrastrutturale, la dimensione ridotta della grande maggioranza delle imprese del settore, l’inadeguato livello di formazione degli addetti, un’accentuata stagionalità, la mancanza di player italiani di livello internazionale ed i problemi vissuti dalla compagnia di bandiera, vale a dire Alitalia, “direttamente collegata ad un numero relativamente ridotto di destinazioni internazionali”. Relativamente alle problematiche di tipo infrastrutturale, Gnudi ha esortato alla creazione di programmi a lungo termine “con investimenti di grandi dimensioni”, ma anche dotando il settore “di una strategia chiara e di medio-lungo periodo, da concordare con le Regioni”. In termini di governance, Gnudi ha chiesto il rafforzamento del Comitato permanente di coordinamento presso la Conferenza Stato-Regioni al fine di “coinvolgere sempre più le Regioni nella definizione di strategie comuni per lo sviluppo e la promozione dell’offerta italiana”.
RispondiEliminaQuesto non s'è accorto di niente ed è pure contento d'aver sentito dire le stesse cose
RispondiEliminaL’intervento del ministro del Turismo Piero Gnudi presso la X Commissione del Senato in materia di turismo ”è un’importante conferma del ruolo che l’industria del turismo italiana può rappresentare per la crescita del nostro Paese”. A sostenerlo è il presidente di Federturismo Confindustria, Renzo Iorio. “In questa difficile congiuntura – spiega – condivido pienamente l’esigenza del Ministro di favorire la competitività dell’industria turistica puntando sull’ammodernamento delle infrastrutture, sulla formazione e sulla riorganizzazione in chiave unitaria della promozione turistica dell’Italia, tutti temi sui quali Federturismo Confindustria ha da sempre richiamato l’attenzione del Governo”.
L'ha detto Renzo Iorio?
RispondiEliminaAbbè, allora siamo a posto!
@Ardoino
RispondiEliminaOttimo e meno male che esiste ancora in giro chi smentisce le loro falsità o inesattezze, volute o non volute.
Stupisce anche che dei presenti nessuno si sia accorto di niente.
Che pena!
Io vorrei sapere chi è che ha scritto quel documento a Gnudi (temo di saperlo). Se penso a cosa costa l'anno l' ONT (un paio di milioni di euro) mi cadono le braccia leggere certi numeri.
RispondiEliminaIl PIL turistico al 13% ?
Ma nemmeno MVB aveva l'ardire di sostenere una simile fesseria.
Circa i pernottamenti degli stranieri, questi i numeri di Bankitalia per il 2010
Motivi personali
---------------------
Vacanze 166.161.000
Altro 92.170.000
Totale 258.331.000
Motivi di lavoro
-----------------
Totale 53.354.000
Totale Generale
---------------
Personali 258.331.000
Lavoro 53.354.000
Totale 311.686.000
Per capire l'uomo, comunque, basta sentirlo parlare e articolare i ragionamenti.
Consiglio di ascoltare la replica finale su Radio Radicale.
A me, in tutta franchezza, son cadute le braccia (per non dire altro... correlato al titolo del post).
Sul portale italia.it voglio vedere quanti altri milioni di euro pensa di dilapidare, "per le giovani generazioni".
Sul CBN : “non lo so, ma non credo abbia funzionato benissimo… vedremo di metterlo a posto”.
Sulla tassa di soggiorno (dal min. 38.00, sic!) :
"Sulla tassa di soggiorno... vedi io che non sono giovane mi ricordo che una volta c'era la tassa di soggiorno. Poi l'hanno tolta, poi l'hanno rimessa. E nessuno si lamentava" [???!!!] "C'era, ... ma una volta c'era in tutt'Italia. "... "E quindi la... la... la tassa di soggiorno c'è sempre stata" [???!!!] "Certamente sarebbe giusto che la tassa di soggiorno, andando per levare soldi del turismo, fosse poi destinata allo sviluppo del turismo " [cioè: mettiamo una tassa di max. 5 euro giorno/uomo che ci deprime il turismo ed i proventi li destiniamo a sviluppare il turismo: ma è davvero una cosa geniale !!] "... questo credo che... ma adesso bisogna purtroppo in questo momento andare a parlare di storni, di flussi di cassa, al ministero dell'economia non sia facile, però certamente nel medio periodo questo è un problema che va affrontato".
Magari leggendo l'art. 4 comma 1 del decreto 23/2011 - Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale - si scopre che: Il relativo gettito e' destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonche' interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonche' dei relativi servizi pubblici locali.
Trattandosi di imposta comunale (voluta peraltro dall'ANCI), cosa c...o c'entri il ministero dell'economia è un bel mistero.
Ma informarsi prima, ministro, no, eh?
@Frap chi ha scritto il documento non si sa, chi l'ha editato basta vedere le proprietà del decumento
RispondiEliminaIl top comunque si ascolta al minuto 25.00:
RispondiElimina"Va anche detto che questi provvedimenti che si svolgono nelle notti... perché adesso l'esperienza mia è che quel giorno che abbiamo fatto quell'altro provvedimento volava in giro per il Parlamento un provvedimento in cui era abolito l'ENIT. E' strano... a me non me l'ha detto niente nessuno. Io ho chiesto... a tutti chi aveva scritto questo provvedimento e nessuno ha detto niente"
(voce di donna dall'aula: di notte bisogna vigilare!)
Allora io mi sono detto: l'ENIT deve essersi suicidato perché non si trovava bene, ma non credo che sia vero, ... ecco"
(voce di uomo dall'aula: l'ICE era scomparso e poi è ricomparso)
"...E' ricomparso..."
@frap
RispondiEliminaQuell'uomo, il Piero Gnudi, è riuscito nel difficilissimo intento di superare addirittura la Brambilla nell'inutilità del suo operato.
L'ho ascoltato su Radio Radicale e mi sono ricordato di molti professori universitari che ... vabbè, lasciamo perdere.
Tutta gente di quell'età.
Non ho niente con gli "anziani", per amor del cielo, li adoro, li amo e sono fonte di grande saggezza, ma cavolo di fronte a queste cose ...
Ma basta!
Sic!
:(
L'autrice delle 14 paginette che ha letto il Gnudi è
RispondiEliminaDe Grassi Giovanna...ma chi è?
@il moralizzatore
RispondiEliminaL'autrice del .pdf risulta essere:
DSCT
Servizio VII – Interventi e realizzazioni progetti per il settore turistico
Dott.ssa Giovanna Maria DE GRASSI
Tel. 06455326387
Fax. 06 455323220
E mail g.degrassi@palazzochigi.it
Eccola qui con i suoi coadiuvatori
RispondiEliminahttp://www.governo.it/Presidenza/DSCT/contatti.html
Servizio VII – Interventi e realizzazioni progetti per il settore turistico
Dott.ssa Giovanna Maria DE GRASSI
Tel. 06455326387
Fax. 06 455323220
E mail g.degrassi@palazzochigi.it
Terracciano Giacinto
Carnevali Stefania
Mosconi Stefano
Saloni Lucia
Frediani Anna Rita
Ceccarani Antonella
Cozzi Anna
Cozzi Franca
Del Fabbro Rita
Bonizi Antonella
Beh, complimentoni signori
11 persone per scrivere quelle 14 pagine di cavolate è un record mondiale.
RispondiEliminaSe invece pensiamo a tutti quelli della commissione senatoriale e i presenti o assenti (Iorio e altri) che non si sono resi conto e hanno fatto addirittura i complimenti, è peggio di una barca che affonda.
Anzi è già affondata.
@Vincenzo
RispondiEliminaFenomeni loro (Gnudi e compagnia bella che ha preparato il delicato documento); fenomeni quelli della commissione senatoriale (a parte pochissimi) che non si sono accorti di una cippa, e fenomeni quelli che si sono complimentati a posteriori.
professo', facitilla nà fumata e nn stressa ù prossimo.
RispondiEliminae facitilla 'na gita a cape town
@anonimo
RispondiElimina... anche se scrivi da anonimo non dimenticare che ci rimane l'IP nei commenti.
Poi se vuoi farti un giretto sulla "S" del post con la freccetta del tuo computer ... vedrai che c'arrivi ... se t'impegni e forse.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina@ Luciano Ardoino
RispondiEliminaVorrei precisare che oltre a non essere parente del Ministro Gnudi, non sono neppure l'anonimo che sta insultando in dialetto, presumo, campano.
A presto.
@Anonimo
RispondiEliminaMa FINISCILA un pò.
Dove cavolo le vedi le mie offese?
@ Luciano Ardoino
RispondiEliminaForse non ci siamo capiti.
Nessuno ha detto che tu stai insultando. Facevo presente (l'IP lo può confermare) che ci sono due utenti anonimi che hanno commentato. Uno sono io, e sono quello del post sulla "S". un'altro è l'utente che impreca in dialetto. Tutto qua. Tenevo a precisarlo.
@VINC
Poi per rispondere anche a VINC. Oltre a non essere un parente del Ministro Gnudi, non sono neppure uno che è stato "graziato", sistemato, raccomandato ecc. ecc. dal suddetto Ministro.
Neppure lo conosco Gnudi.
Mi dispiace ancor più che ogni qualvolta cerco di capire il perchè ci siano delle critiche nei confronti di una persona, che ripeto neppure io conosco, la risposta sia quasi immancabilmente: Ma tu sei parente? Ma tu sei amico? ecc.
Datemi una risposta compiuta.
Ancora più fastidio mi provoca la presunzioni di chi, senza sapere assolutamente con chi sta parlando, si arroga il diritto di appellarmi come "GRAZIATO".
Suggerirei e gradirei almeno un minimo di rispetto; dettato quanto meno dal dubbio dell'interlocutore.
Grazie
@Anonimo
RispondiEliminaNon avevo controllato anche l'altro IP, con blogger è più difficile che negli altri.
Comunque devo darti pienamente ragione, le offese non dovrebbero abitare qui.
M'auguro che Vincenzo si faccia sentire, anzi leggere ... presto.
Per l'anonimo non so cosa dire anche perchè il "fngl" l'ho capito solo adesso.
E quindi lo cancello subito.
:)
@Anonimo
RispondiEliminaPerò almeno una sigletta potreste anche metterla per ovviare a queste incomprensioni, che diamine.
Cordialmente
@Luciano Ardoino
RispondiEliminaHai ragione. Non sono un habituè dei blog.
La prossima volta sarò più riconoscibile.
A presto
Al secondo 0:38
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=QE_WCFsV9cI
@Anonimo
RispondiEliminaGrazie.
La signora ha un viso simpatico ma probabilmente non sono "simpatiche" le sue informazioni in merito ai dati sul turismo.
:)