Le possibilità sono solo tre.
O non ci capiscono una benemerita mazza e di conseguenza non
dovrebbero “occupare” dei posti di rilievo istituzionale o manageriale, e
questa è la prima opzione; mentre per quanto riguarda la seconda eventualità, è
che qualcuno ci ha guadagnato, altrimenti non si spiega il disastro che hanno
prodotto tutte queste stronz stranezze recenti sulla nautica italiana.
Terzo, è che non gliene frega niente.
Qualche numero per capire
meglio il gran “casino” che hanno combinato in pochi anni: fatturato a 6,4
miliardi nel 2008; crollo a 3,4 miliardi nel 2011; una previsione ottimistica a
2,5 miliardi nel 2012; mercato interno vicino a quota zero.
E un velo pietoso sui 20mila
posti di lavoro bruciati con centinaia di aziende medio-piccole, anche
nell'indotto, strozzate dalle banche e dalla pressione fiscale.
Si d’accordo è ancora in atto una crisi mondiale da far
paura, ma perché l’Italia fa di tutto per andare sempre peggio degli
altri?
Perché nelle altre nazioni si corre a i ripari con varie
agevolazioni statali, mentre qui è proprio l’opposto?
E giù mazzate sul collo da rompertelo in due, sempre che
vada bene.
Infatti a
livello regionale i picchi maggiormente negativi si registrano in Liguria
(-75%), Marche (-41%), Sicilia (-40%), Sardegna (-38%) e Toscana (-32%).
A riprova della
tendenza rilevata, recita un commento dell’Onn, oltre il 30% dei porti dichiara
di aver subito, per quel che riguarda il transito, una contrazione superiore
alla media nazionale e tale andamento coinvolge tutte le unità da diporto, dai
natanti (10
metri , esclusi dal pagamento della
tassa di possesso) alle imbarcazioni (10-24 metri )
e alle navi da diporto (oltre i 24
metri ).
Infine le cause
della “grande fuga.
Il 90% dei
gestori di porti turistici lamenta il clima di terrore fiscale, l’intensità e
le modalità dei controlli a tappeto svolti dalla Guardia di Finanza e dalla
Guardia Costiera, mentre il 76% punta il dito contro la ripetitività dei
controllo, in mancanza di coordinamento tra le diverse forze di polizia.
Il 33%, infine,
“ingiustificato e pazzesco” il costo del carburante (leggi accise).
Ma chi diavolo ha avuto per primo questa brillante idea di
massacrare il comparto in questa maniera?
Ci sarà pur ben stato un n° 1 (uno), e vale a dire quello che
per primo ha suggerito questa “genialata”, no?
In questi casi è alquanto scontato che cada un silenzio
assordante sulla responsabilità del primo attore, ma quello che più si deduce è
che quel n° 1 (uno) lo si ritroverà sempre al suo posto, oppure “trasportato”
in qualche altra bella posizione di grande manageriamento; e perché no, magari
anche istituzionale, né?
Ovvio che la retribuzione sia poi adeguata alla cadrega
occupata ... inopinatamente.
Tasse di lusso, riforme, decreti e de-cretini, bastonate da
tutte le parti con controlli effettuati ad arte durante e proprio i periodi
peggiori dell’anno, e alla moda di “mò t’ho beccato il delinquente peggiore che
c’è”!
Sparate ai quattro venti che hanno portato chi c’era, a
portare via le balle, mentre chi ci doveva venire ha logicamente scelto degli
altri approdi.
Quello che poi risulta ancor più strano è che, dopo quel “pazzo”
di n° 1 (uno), il primo che se l’è pensata, il due, il tre, il quattro e via
contando, non si siano accorti che l’era tutta una gran cavolata?
Possibile che a nessuno di quelli che decidono le sorti
della nazione sia mai venuto in mente che la cosa avrebbe arrecato un danno incalcolabile?
E non sono di certo pochi quelli che l’hanno esaminata per
tanto tempo.
Ma che razza di gente è questa qua?
Pertanto in quale delle tre opzioni si potrebbero includere ‘sti
“vabbé, abbiamo sbagliato”?
In quelli che non ci capiscono o non gliene frega un nulla?
Oppure l’avevano calcolato per privilegiare chissà qualche
altra cosa?
… mi sa che questo post rimarrà senza risposta.
P. S.: Ora, dicono di voler correre ai ripari … ma sono
sempre gli stessi che hanno prodotto tutto questo casino qua. Ma per piacere!
Senza risposta
RispondiElimina;-)
Era anche immaginabile
RispondiElimina;-)
Cosa ne dite, ci alleniamo a battere i rigori?
RispondiEliminaCosì quando verrà il momento saremo pronti a prenderli a calci nel didietro!