Ormai è un ritornello proprio come una di quelle favole che
non finiscono col perentorio “ … e vissero tutti felici e contenti” no, ma
invero è tutto l’opposto.
Infatti, nella favola del turismo italiano va sempre a
finire che se non muore qualcuno, di certo c’è chi non sta granché bene.
Vuoi vedere che qualche Regione, qualche Comune o qualche vattelappesca
che amministra il turismo nazionale, ha finalmente capito come si fa l’innovazione
o come si dà la qualità a differenza di altre nazioni?
Niente, e manco se piangi in turco o se frigni in qualche
idioma di quelle parti.
Eppure basterebbe veramente poco … anche un’idea balenga o anche
uno straccio del saperci fare per inventarsi qualcosa.
Circa vent’anni fa qualcuno che amministrava delle catene
alberghiere mise in moto una cosa semplice semplice, e vale a dire che con l’apporto
delle istituzioni e delle Camere di Commercio estere, in pochi mesi istruì alcuni
elementi nei propri resort o negli hotel, nel caso della MITT di Mosca, per dar
modo che due o tre persone del ricevimento sapessero la lingua russa.
Stessa cosa capitò anche nelle altre Fiere del turismo
mondiale, dove gli spettanti idiomi non è che siano molto riconosciuti.
Ed è inutile dire che il risultato fu mirabile e si nota, in
presenze turistiche, ancora adesso a distanza di tanti anni.
A chi non farebbe piacere sentire il proprio nome ed essere
salutato nella lingua natia?
Se poi ci sai fare anche un bel discorsetto, alé, il piatto
è bello che servito con i contorni e gli ammennicoli giusti.
E invece no!
Cane se ci fosse stato uno che questa cosa l’abbia pensata o
almeno copiata da quello là di vent’anni fa.
Ma vuoi mettere poter scrivere nelle Fiere del turismo
internazionale, a caratteri cubitali, che negli alberghi o in ogni dove di
quella data Regione potrai sempre trovare qualcuno che sa la tua lingua e potrà
comunicarti tutte le informazioni che preferisci?
La spesa?
Ma per piacere, cosa vuoi che sia dopo che conosci i ricavi
d’immagine, di qualità e non ultimo quello delle presenze.
Ora, questa è la centesima (circa) volta che lo scrivo o lo
ripeto da qualche parte, e chissà se questi grandi “professoroni” alla fin fine
lo riescano a capire.
… poi è chiaro che c’è sempre qualche idiota che sostenga
che la cosa sia inutile poiché ormai tutti sanno l’inglese, ma a questi manco
con il Baygon riesci a farci qualcosa.
Звонок итальянский… col traduttore di Google.
P. S.: Sono sufficienti 4/500 parole per poter capire ed affrontare un discorso in qualsiasi lingua, poi se si studia ancora ...
@Luciano
RispondiEliminaAltro giro e altro regalo [idee]
:)
@Sergio
RispondiEliminaIn effetti ne regala un po' troppe di idee.
E anche questa non niente male.
:)