Ognuno a
rincorrere i suoi guai
Ognuno col suo viaggio ognuno diverso
Ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi
Ognuno col suo viaggio ognuno diverso
Ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi
… canta Vasco
Rossi nel suo testo di Una Vita
Spericolata, e lasciatemi aggiungere Una
Vita da Imbecilli se rapportata al turismo, ma non solo.
Ormai è poco meno
di un anno che frequento i social per cercare capire la gente che in questo
settore ci lavora.
E non che fosse
strettamente necessario immergersi nel web per capirlo, per amor del cielo, ma
si sa che tutto fa.
E se volevo la
conferma, ebbene, l’ho avuta alla massima potenza.
Cane, se qualsiasi
di uno spicchio del comparto ascolti quell’altro; chessò l’alberghiero con il
tour operator, oppure, tanto per dirne un altro, l’agente di viaggio che s’addentra
nelle problematiche del balneare o il museale, e viceversa.
Ci vuole già tutta che s'ascoltino quelli che sono nello stesso comparto (bisticciando a più non posso e non trovandosi mai d'accordo ... ben poche volte lo sono), figurati gli altri.
Ci vuole già tutta che s'ascoltino quelli che sono nello stesso comparto (bisticciando a più non posso e non trovandosi mai d'accordo ... ben poche volte lo sono), figurati gli altri.
Al massimo
qualche considerazione, non certo felice, delle colpe di chi “frequenta” l’altro
“spicchio” del turismo.
Chi non
conosce il detto
l'unione fa la forza, ma si tratta di unione di persone che non perdono la propria individualita', altrimenti otteniamo semplicemente una folla, e come diceva Diogene di Sinope,
la folla e' madre di tiranni.
Per
questo motivo l'individualismo
diviene condizione indispensabile per la formazione di una comunita' sana.
Perche'
se e' vero che l'unione da' forza ai singoli e alle loro idee, e' anche vero
che sono proprio i singoli in
quanto individui a far nascere le idee che danno nutrimento alla comunita'.
Insomma, l'unione fa la forza, ma l'individuo fa la
differenza.
Differenza
tra immobilismo e dinamismo, tra innovazione e regresso, tra liberta' e dittatura piu' o meno velata da
democrazia malata.
Una comunita' e' tanto piu' sana e forte quanto piu'
riesce a valorizzare e dare forza
alle singole individualita', incentivando cosi' i singoli a
tirar fuori il meglio di se' per sfornare idee nuove. Questa e' innovazione.
L'innovazione e': un’attività di pensiero che, elevando il livello di conoscenza attuale, perfeziona un processo migliorando quindi il tenore di vita dell’uomo.
L'innovazione e': un’attività di pensiero che, elevando il livello di conoscenza attuale, perfeziona un processo migliorando quindi il tenore di vita dell’uomo.
Perche'
il singolo dovrebbe sforzarsi di elaborare idee
innovative? Esistono due motivazioni,
una morale e una di interesse.
E' nella
natura dell'uomo avere idee su come creare innovazione e voler condividere
queste idee per creare benessere per se e per gli altri.
Inoltre l'esperienza evolutiva ha dimostrato che l'innovazione porta
benessere non solo alla comunita', ma anche a se stessi, moltiplicando questo benessere grazie al fatto che le
proprie idee si uniscono alle idee degli altri e insieme vengono portate avanti
da unosforzo
comune nella
comunita'.
Si tratta di un meccanismo delicato che va tenuto pulito per non incepparsi, e' facile che qualcosa smetta di funzionare, e si blocchi tutto quanto.
Soprattutto
se qualcuno ci mette le mani.
Cosi' puo' succedere che una comunita' smetta di crescere, le cause possono essere tante, ma l'effetto e' che i singoli non hanno piu' interesse a sfornare nuove idee e la comunita' non ha piu' interesse a portare avanti
queste ideee dando loro forza.
Cosi' da un lato la
comunita' perde la sua linfa vitale e dall'altro le
individualita' non sono piu' incentivate, si crea un'uniformita' e un
disinteresse al cambiamento.
Se non esiste piu' il desiderio di innovare,
di crescere,
di cambiare e cooperare,
di condividere le proprie idee per creare qualcosa di piu' grande,
allora: perdiamo la consapevolezza del bisogno di conoscenza,
perche' questa non serve piu' in una comunita' che non ha bisogno di idee;
perdiamo la forza della nostra individualita',
perche' la differenza diventa un problema "sociale" e non un valore;
perdiamo la liberta',
perche' non facciamo
piu' nulla per mantenerla o riconquistarla e diamo piu' importanza alla
comodita'.
Comodi, neh!
Campa cavallo
RispondiElimina@Luciano
RispondiEliminaAlla fine tutto si riduce, come ebbi a commentare alcuni giorni fa su un noto Social, che occorre in ogni ambito ci sia uno solo a "comandare". Immagina se nelle varie scene del video, uno sollecitasse di spostarsi a destra e un altro a sinistra... A volte la troppa "democrazia" riesce ad essere nostra "nemica" ...
:-)
@jennaro
RispondiElimina"" Troppa democrazia porta all'anarchia"..Pletone"" e aveva ragione....
:)
... o forse è giusto che ci sai l'anarchia?
@Luciano
RispondiEliminaci sono due momenti nella nostra vita, uno pubblico e l'altro privato. Mentre nel pubblico è necessario osservare il rispetto per gli altri, viceversa, gli altri dovrebbero essere così "carini" da rispettare il privato...
Spero di averlo detto bene perché sono anch'io dell'idea di: "valorizzare e dare forza alle singole individualità, incentivando così i singoli a tirar fuori il meglio di sé per sfornare idee nuove...
:-)
Tutto bello e tutto vero, ma riuscire a far andare via Luciano dall'Italia che cosa è?
RispondiEliminaScusa Luciano ma non ci posso ancora credere e non voglio crederci.
:-((((((((