Ed estraggo dai meandri dei ricordi un vecchio detto di Indro Montanelli rivolto a Oscar Luigi Scalfaro (per l’occasione cambiandolo un po’); un’adagio che l'immagino così per Piero Gnudi: “Lo abbiamo come ministro del Turismo per dis-grazia ricevuta”.
Ma andiamo subito ai fatti!
C’è un mistero insoluto nelle lunghe notti a palazzo Chigi.
Qualcuno (dicono) scrive testi dei decreti legge del governo che poi non hanno alcuna corrispondenza con la realtà.
Infatti “questi” circolano in parlamento e sulla stampa, e quando si chiede, ecco che nessuno dei ministri e dei loro staff ne rivendica la paternità.
Che ci sia un “corvo” o una “talpa”?
L’inquietante mistero è stato rivelato dal ministro del Turismo, Piero Gnudi (toh, guarda un po’), in una recente audizione in Senato, mentre i saggi di un tempo dicevano che la prima “gallina” che canta è proprio quella che ha fatto l’uovo.
E a lui è capitato due volte in poche settimane.
L’ultima con un testo sulle concessioni delle spiagge da rinnovare ogni 4 anni (e ci vuole un gran bel coraggio inaudito per l’averlo solo pensato) e che a lui non andava proprio giù (forse dopo le prime avvisaglie stupite degli operatori?).
Quel testo, spiegò il ministro del Turismo, che è circolato è un testo che si è scritto da solo, perché non ho trovato qualcuno che lo abbia scritto. Ho chiesto a tutti, ma nessuno l’ha scritto ... disse Gnudi.
Forse sarebbe il caso che qualcuno avverta il signor ministro che i testi non si scrivono da soli e se per caso qualcuno lo fa, è di una semplicità esagerata scoprire chi l’è stato (andare sul documento e cliccare sul tasto destro del mouse, poi andare su “proprietà”).
E se per caso fosse già finito nel cartaceo, bene, il computer ha lasciato la sua bella traccia.
La volta precedente era accaduto con la norma che cancellava per decreto l’Enit, l’unica risorsa che ha oggi il ministro del Turismo.
Gnudi (dopo il tempo necessario) è restato sconcertato: “Va anche detto che questi provvedimenti che si svolgono nelle notti… Perché l’esperienza mia è questa: quel giorno che abbiamo fatto l’altro provvedimento volava in giro per il Parlamento un provvedimento in cui era abolito l’Enit… Strano, a me non aveva detto niente nessuno. Io ho chiesto a tutti chi aveva scritto questo provvedimento e nessuno mi ha detto niente. Allora io mi sono detto: l’Enit si è suicidato perché non si trovava bene, ma non credo…”
A parte che la risposta si commenta da sola ed è alquanto comprensibile (inteso come “facile”) capirne il perché.
Di fatto, probabilmente (ma è solo una mia supposizione), l’Enit diventerà una S.P.A. … “forse” s’era anche pensato d’inglobarla (Ice o Ace?), oppure “forse” di farne addirittura un bel “pastrocchio” di tutte queste cose messe insieme, e quindi l’idea di sopprimere l’Enit per ricrearla in qualche data maniera, l’è avvenuta di fretta e furia senza minimamente pensare che così non si fa e che le cose, quelle che vengono meglio, vanno fatte man a mano, ma soprattutto ragionandoci un po’ … naturalmente la cosa è possibile se si è a conoscenza del settore turismo, altrimenti si va per tentativi, si corregge e si dice che non se ne sapeva niente.
Quindi dicevo, che anche in questo caso il “corvo” o la “talpa”, ha potuto mietere le sue vittime indisturbato/a, e a subirne le conseguenze è stato ancora una volta “l’incolpevole” e il povero Gnudi.
Risultato?
Beh, il risultato sarà che quella “talpa o corvo” continuerà a scrivere i testi dei decreti legge del governo, almeno fino a che di turismo il Gnudi non comincerà a capirne qualcosa, ma campa cavallo …
E un altro segnale di come l’andrà il turismo (per fortuna, in questo caso, è tutto nelle mani degli operatori e delle Regioni perché con questo qui … Dio ce ne scampi) c’arriva dalla richiesta di nomina di Pier Luigi Celli alla presidenza dell’Enit da parte del medesimo Gnudi; a meno che non sia stato ancora una volta “chillullà” che quatto quatto …
Beh, speriamo che Gnudi s’accorga di questa sciocchezza e faccia subito un’indagine per scoprire chi l’ha scritto e cambi di corsa il pretendente alla presidenza dell’Enit.
Ma non ci credo!
P. S.: Se come ministro del turismo ci mettessero qualcuno che se ne capisce del settore, chissà che quella talpa o quel corvo ... possano sparire di colpo.
@Luciano: scusa, ma virgolettato perché parole del Ministro? “Va anche detto che questi provvedimenti che si svolgono nelle notti… Perché l’esperienza mia è questa: quel giorno che abbiamo fatto l’altro provvedimento volava in giro per il Parlamento un provvedimento in cui era abolito l’Enit… Strano, a me non aveva detto niente nessuno. Io ho chiesto a tutti chi aveva scritto questo provvedimento e nessuno mi ha detto niente. Allora io mi sono detto: l’Enit si è suicidato perché non si trovava bene, ma non credo…”
RispondiEliminase si, no comment :-X
@Anna
RispondiEliminaAhinoi ... SI!
Inenarrabile.
RispondiEliminaGnudi c'è o ci fa?
Non c'è niente da fare, il turismo lo trattano come un rifugio per anziani apannollati.
RispondiEliminaPalloni gonfiati col pannolino.
E i giovani che ci sono, devono ossequiarli come hanno fatto i loro predecessori.
Gnudi ha dichiarato un'infinità di inesattezze e molti responsabili hanno applaudito felici e contenti.
Ma si può?
Scusate ma per adesso non posso firmarmi, e non vi fermate in questo blog a dire le cose come stanno in verità.
Grazie
@Anonimo
RispondiEliminaPer ora teniamo senza ombra di dubbio
Grazie
Dott. Ardoino
RispondiEliminaPerchè?
Perchè questo suo accanimento contro Pier Luigi Celli?
Cordialmente
@PR
RispondiEliminaPerchè il suo perchè?
Cordialmente
Al "no so, non c'ero, se non c'ero stavo dormendo..." vagamente ironico di Piero Gnudi diversi senatori di lunga data devono aver ghignato non poco, imho.
RispondiEliminaSi è comunque sentita chiaramente, su Radio Radicale, una voce di donna che ammoniva:
"Di notte bisogna vigilare !!"
Una volta passi... ma due in poche settimane pare un tantino preoccupante.
Mettiamola così: gli han subito voluto dare il benvenuto e fargli sapere che lo tengono in gran conto.
;-)
E non ci sarà il due senza tre ... quattro ... cinque e via cantando, anzi contando.
RispondiElimina;-)
Praticamente ogni volta che deciderà qualcosa e che poi (dopo l'intervento dei destinatari) gli diranno che così non si fa e quindi di cambiare?
@PR
RispondiEliminaSuvvia, non mi pare ci sia dell'accanimento.
Diciamo piuttosto che la competenza in materia turistica risulta maggiormente apprezzata da queste parti rispetto a quella del comando secondo il leitmotiv del "Comandare è fottere" e/o delle varie paternali managerial-politico-filosofiche propinate sulla stampa nazionale, sia a destra che sinistra.
All' impossibile oblio si rimedia
con il possibile oddio!!.
;-)
@frap1964
RispondiElimina:-D
Ben e detto
@Luciano
RispondiEliminapiù lo leggo -il post- e più mi piace.
E ho già fatto ridere mezzo paese al bar, quassù.
:-D
@Sergio
RispondiEliminaFarà un freddo becco dalle tue parti.
Dicono di aver fallito ma rimangono ancorati alle careghe da dove hanno contribuito al fallimento.
RispondiEliminaE per di più ne vogliono delle altre.
In galeraaaaaaaaaaaaa