martedì 11 agosto 2009

Arlecchino o Pulcinella

Mentre noi c’inquietiamo in questo allegro paese governato o da Arlecchino o da Pulcinella, chi vuole aprire un centro estetico deve farlo gestire per legge da un estetista, chi vuol aprire una palestra deve avere un gestore con la laurea in scienze motorie, chi un centro massaggi un laureato in massofisioterapia, chi uno studio legale un avvocato, commercialista laurea in economia, eccetera, eccetera, per non parlare poi dei notai.
E fin qui siamo in perfetto accordo.
Qualunque persona invece può aprire un ristorante (esiste un tesserino per il cuoco?) o una qualsiasi struttura turistica (addirittura in casa propria), chiunque può fingere di gestire un resort o un albergo, chicchessia può fare le parole crociate nelle pro-loco, negli uffici del turismo, negli istituti di cultura.
Mentre il mondo ci deride ed ha sempre considerato il nostro dipartimento turistico un ricovero per trombati politici, nullafacenti ed incompetenti, contemporaneamente godono del nostro declino irreversibile e a nulla valgono i molteplici inutili ed irrealizzati proclami e gli pseudo buoni propositi di quel politico o quel presidente, di quella università o centro studi, che quei fiumi di finanziamenti da destra a sinistra su progettini o progettoni, iniziative e osservatori, consulenze e piani di sviluppo, cambino davvero le cose.
Come il continuo spreco di tempo e denaro o dalle forze lobbistiche che da sempre hanno costretto al silenzio questo settore impedendogli una crescita degna di una grande paese a vocazione turistica.
Quanti esempi ne abbiamo!
Scorriamo il curriculum di chi dovrebbe tutelare la prima azienda nazionale e scopriamo commercialisti o architetti, avvocati o ingegneri, giornalisti o professoroni in vattelapesca.
Ma che cosa ne sanno?
Mi chiedo allora cosa fanno tutti quei professionisti che hanno una esperienza consolidata nello sviluppo turistico, cosa sono quell’esercito di giovani che sono formati e si formano alle problematiche di sviluppo turistico, sostenibile e non, nelle università italiane.
Se non servono a niente, perché esistono?
La Ministro del turismo è laureata in filosofia e si occupava di pesce congelato; il responsabile della commissione eno-gastronomica, PierLuigi Rocchetti, è un giornalista cinematografico; il capo della segreteria tecnica del ministero del turismo, Carlo Modica de Mohac, che doveva essere nominato commissario delegato per il ripristino turistico dell’Abruzzo ma poi stoppato per intervento di Bertolaso, è un Magistrato presso il TAR Lazio; Angelo Canale, il capo dipartimento, è un’ex vice procuratore della Corte dei Conti ed ex assessore romano al patrimonio; poi tanti altri che col turismo…forse le settimane bianche o qualche nuotata al lago o al mare.
E qui mi fermo perché non voglio perdere altro tempo a cercare chi è questo o chi è quello; non mi e non ci interessa; i risultati che possono estrapolare l’immaginiamo e li vediamo.
Ma per produrre qualcosa dovranno, e quindi dovremo, pagare degli esperti, ma su che base potranno capire quello che è giusto e produttivo per il nostro paese in un'ambito che non conoscono?
E’ come se io dovessi occuparmi di medicina e dovessi ascoltare numerosi luminari con teorie discordanti; chi dirà la cosa giusta?
Probabilmente loro si affideranno all’intuito, alla simpatia del narratore, all’amicizia o qualcosa d'altro di...boh (?), e la storia continua.
Arlecchino o Pulcinella?

4 commenti:

  1. Consigli Dott. Ardoino, consigli e non solo critiche.

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  2. Certo, prossimamente "a gratis" su questo schermo.

    Cordialmente ma non troppo

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  3. Non ti preoccupareArdoino, qui nessuno sa i rimedi, solo l'esperienza e la fantasia potranno cambiare rotta, forse l'anonimo Veneziano aspetta l'imboccata. Avrei delle cose da raccontare successe ultimamente ma non ho tempo, ci risentiamo più avanti. Comunque sembra che la pubblicità fatta in Germania dall'ER abbia portato un + 20 in ER , ma mi facciano ridere, a però nel delta del Po prima erano 10 adesso sono 12.
    Quaggiù non li ho visti
    Apiù avanti

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  4. Ciao Plinio, ho letto le statistiche di Errani e speravo appunto in un tuo intervento a conferma delle mie supposizioni.
    E' notizia di oggi che le compagnie aeree sono tutte in netto calo.
    Come ci arrivano i clienti ma soprattutto cosa si inventeranno ancora?
    Salutoni

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