Sto iniziando seriamente a preoccuparmi per il divario tra apparati
sempre più sapienti e persone sempre più deficienti (dicono loro), fino al
punto che hanno ammaestrato questa geneliata di includere ben due gruppi di
esperti per risolvere la formazione del prossimo Governo nazionale.
Così formati:
Per
il per gruppo istituzionale: il prof.
Valerio Onida, il senatore Mario Mauro (Scelta Civica), il senatore Gaetano
Quagliariello (Pdl) e Luciano Violante (Pd).
Per
quello “economico” il professore
Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, il professore Giovanni Pitruzzella,
presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato; il dottor
Salvatore Rossi, membro del Direttorio della Banca d’Italia, l’onorevole
Giancarlo Giorgietti (Lega) e il senatore Filippo Bubbico (Pd), presidenti
delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, e il ministro Enzo
Moavero Milanesi.
Non ho molte nozioni in merito agli “eletti”, ovviamente qualcosa si,
ma non sono di certo addentrato nelle loro rispettive conoscenze per determinarne
consapevolmente l’utilità, ma leggendo le rispettive carriere mi sovviene d’impeto
il David Weinberger il quale sosteneva che tra le persone riunite in una
stanza, la cosa più intelligente è la stanza.
Ma “porca Eva”, ma è mai possibile che non ce ne sia uno, diciamo
anche mezzo va, che ne sappia almeno un po’ di quel settore che contribuisce a
quasi il dieci per cento del Prodotto Interno Lordo italiano (il PIL), e vale a
dire il turismo?
Eppure tutti (anche quelli
più stupidi per eccellenza) sostengono che l’Italia debba e possa risorgere
attraverso questo settore, mentre per la prima volta nella storia della
Repubblica Italiana (bontà loro), alle Camere ne hanno eletto tre o quattro che
nel comparto ci lavorano, che se rapportati ai 945 (630 Camera dei Deputati –
315 Senato) fanno qualcosa come lo 0,5 (scarso) per cento del suo totale.
E quel dieci per cento che
fine ha fatto?
La mia preoccupazione è che con la creazione di questi “gruppi” (macchine
dotate di intelligenza artificiale?) si rischi di affidare il controllo della nazione
a forme di intelligenza che sono indifferenti verso di noi e verso le cose a
noi care.
Ovviamente, per quanto riguarda invece le cose per loro importanti,
il discorso cambia.
E i fatti (situazione attuale dell’Italia), confermano ciò!
Ovvero, persone “oggetto” che pensano e decidono per noi, e praticamente come
telefoni che sanno cosa stai per fare, automobili che guidano da sole,
frigoriferi che stabiliscono quando è il momento di fare la spesa, e via
dicendo.
Solo che le auto si sfracellano (debito nazionale) e i frigoriferi
sono perennemente vuoti perché non ci sono i soldi per la corrente (debito
personale a causa del debito nazionale) e i cellulari sono grassi e non hanno la
linea (è una cazzata, lo so, ma non sapevo cosa scrivere in merito e aspetto
consigli).
E chi decide per me sono quelli affini a coloro, o addirittura gli
stessi, che in questa situazione c’hanno ridotto.
Per quanto mi riguarda, io non ho nulla in contrario
che una stanza sia più intelligente di me, ma invero l’avrei nel caso fossero
loro (i partecipanti ai gruppi) ad esserlo anche perché non ci credo proprio.
Tuttavia, non intendo entrarci al buio se quel dieci
per cento non è rappresentato, specie se c'è in giro la voce che sia piena di
ignoranti nei confronti del turismo … ma non corriamo questo pericolo anche
perché non hanno invitato nessuno del nostro comparto.
Quindi, prima di tutto, cerco l'interruttore della
luce ... ma non l’accendo.