blog di critiche costruttive sul turismo e sulla cultura (dal 1° gennaio 2009)
domenica 31 agosto 2014
sabato 30 agosto 2014
Una delle due possibilità per contrastare il dominio delle recensioni truffaldine
... e per maggior colpa degli imbecilli che a quei giusti che non restano inerti, dicono oltretutto che devono stare zitti e che così non si fa (Luciano Ardoino).
E' un classico del web … uno ci scrive
una cosa intelligente che possa finalmente ostacolare le
delinquenziali faccende che avvengono in merito alle recensioni del
ricettivo, e nessuno (quasi) ci fa il minimo caso.
La cosa brutta è che addirittura la
soluzione è datata 2010, come a dire che di tempo se n'è avuto per
la miseria … ma niente da fare ed è passata in cavalleria.
E mo cerco di riproporla nella speranza che
qualche anima buona sia più intelligente delle precedenti.
Faccio quindi un bel cut&paste di
una cosa che Frap1964 aveva scritto qui
più o meno 4 anni fa e definita allora "molto interessante"
da uno degli attuali vice-coordinatori del TDLAB (Edoardo Colombo),
allora consigliere di MVB e project manager di italia.it ma probabilmente più impegnato a produrre altro che ...
Considerando poi che fu ed è una cosa
“intelligente” si comprende il perché non abbia più
avuto il seguito dovuto.
Vabbeh, nulla di strano, e forse perché quando le "soffiate" sono utili per tutti, ecco che non vengono considerate nelle stessa maniera di quando invece producono per se stessi?
Mah!
Da tutte le parti si parla di miglioramento della qualità dell’offerta turistica nazionale, ma non si prevede un sistema nazionale di valutazione della qualità di tutta la filiera turistica.
Visto che si parla di identificare univocamente ogni elemento della filiera, mi piacerebbe che all’insieme di tali identificativi venisse affiancato un quality-code, ovvero un identificativo unico rilasciato da un ente appositamente preposto (ENIT andrebbe benissimo).
A quel codice dovrebbe corrispondere una password univoca da inviare alla mia casella di posta (o in alternativa invio del tutto al mio domicilio in forma cartacea e reinvio gratuito).
Con Q-id e password dovrei poter accedere ad un portale espressamente predisposto, sul quale poter esprimere la mia opinione su tutti gli elementi della filiera coinvolta (secondo i loro identificativi, opportunamente tipizzati) rispondendo a semplici (e poche) domande con voto da 0 a 5, per singolo elemento della filiera.
Ovviamente in più lingue.
I dati (per singolo elemento, ma in forma aggregata) dovrebbero essere pubblici e pubblicati su di un portale (indovinate quale).
Questo scatenerebbe una corsa di tutta la filiera al miglioramento continuo dei servizi nei confronti degli utenti turisti.
Ovviamente i medesimi dati potrebbero essere utilizzati da ENIT per avere anche statistiche + ragionevoli e non i numeri +/- inventati che passano ora.
Naturalmente io turista dovrei essere invogliato ad esprimere la mia opinione tramite appositi concorsi a premi con viaggi in palio.
P.S. Già alle origini di italia.it c’era chi aveva pensato di usare il portale con finalità del tutto analoghe (Massimo Colomban).
Non è un’idea innovativa, ma farebbe fare un deciso balzo in avanti al turismo di questo Paese, imho.
… ovvio che, in questo caso, non
esisterebbero più i venditori di recensioni poiché sarebbe
facilmente controllabile che in quel dato ricettivo non ci sono mai
stati e altre cosette immaginabili.
… come ovvio è che quel programma
sia stato poi perfezionato ma … per ora non posso dire altro.
venerdì 29 agosto 2014
Lo studio della disabilità nelle scuole alberghiere ?
Occorre rieducare il settore del
turismo per permettere a chi di noi non è stato granché fortunato
con la propria salute, almeno di non essere anche “mazziato” in
conseguenza della sua disabilità.
Non è possibile che un direttore, un
proprietario o di chi ne fa nell'occasione le veci, non sappia
nemmeno cosa sia un tetraplegico e un paraplegico, per non usare
parole ancora più incomprensibili a questa gente.
Per fortuna io non lo sono ma credo che
sia nell'indole di qualsiasi essere umano prestare attenzione a chi
non lo è, e avendo diretto catene alberghiere ho sempre fatto in
modo che i miei collaboratori superassero in fretta questa
“ignoranza” per poter affrontare nel miglior modo qualsiasi
eventuale evenienza.
E' mai possibile che lo si faccia per un idioma e non per una cosa così importante ?
Non e forse anche questa la "qualità".
Non e forse anche questa la "qualità".
Poi, girando il mondo mi sono chiesto
molteplici volte il perché questa materia, la disabilità, non sia
inclusa nelle scuole alberghiere almeno per dare quelle nozioni
principali a chi poi prenderà questo indirizzo.
Infatti in tutte le nazioni dove ho
lavorato non ho mai visto questa possibilità e … non si potrebbe
partire per una volta dall'Italia ?
Poi che i 100 alberghi contattati abbiano
risposto in questa maniera nonostante le Leggi … vabbeh, si sa.
Il video che comprova questa
“ignoranza” è qua sotto.
giovedì 28 agosto 2014
Progetto “Salvate un Direttore d’albergo”
Il progetto “Salvate un Direttore”, promosso dal Ministero del
Turismo prevede l’affidamento volontario di un Manager da parte di un Hotel o di un’associazione di categoria.
Si tratta di una formula di compromesso per cui il Direttore, in cambio di vitto e alloggio, farà piccoli lavoretti di manutenzione* restando a disposizione dell’albergo che lo ospita.
*Visto che il revenue, le risorse umane, il problem solving, F&B , il marketing e il budget sono stati affidati a persone competenti … della digitalizzazione?
Questo progetto sta prendendo piede a Marozia, Sporletto, Gambalonga e Rondina, mentre presto sarà a disposizione anche di Tralinchia e Bestazzo … a voi la rima di quest'ultime due!
Ed ora il ministro del Turismo Dario Franceschini ha proposto di estenderlo in tutto il Paese, creando una vera e propria rete nazionale di pro- Fesso- nisti in giro per l’Italia.
A Milano il progetto “Salvate un Direttore d’albergo”, è coordinato dalla WWF (visto che è stato inserito nella lista degli animali in estinzione) mentre in Liguria è stato organizzato dal Toro Verde che altro non sono che le fontanelle dell'acqua poste lungo la via … se riesci a trovarle!
A sostegno dell’iniziativa, la Provincia ha erogato incentivi ai proprietari partecipanti al progetto per migliorare la propria struttura (visto che le categorie attribuite ai tempi non corrispondono ai requisiti obbligatori di oggi)
Si può trovare un quadro complessivo di proposte presso la segreteria di questo blog (oppure qui) dove Alberto Lavorgna, Roberto Peschiera e il sottoscritto resteranno a disposizione per chiarimenti in merito.
That’s all folks……….. nonché ricchi premi a gogò e alcuni immancabili cotillons.
Di Alberto Lavorgna
Si tratta di una formula di compromesso per cui il Direttore, in cambio di vitto e alloggio, farà piccoli lavoretti di manutenzione* restando a disposizione dell’albergo che lo ospita.
*Visto che il revenue, le risorse umane, il problem solving, F&B , il marketing e il budget sono stati affidati a persone competenti … della digitalizzazione?
Questo progetto sta prendendo piede a Marozia, Sporletto, Gambalonga e Rondina, mentre presto sarà a disposizione anche di Tralinchia e Bestazzo … a voi la rima di quest'ultime due!
Ed ora il ministro del Turismo Dario Franceschini ha proposto di estenderlo in tutto il Paese, creando una vera e propria rete nazionale di pro- Fesso- nisti in giro per l’Italia.
A Milano il progetto “Salvate un Direttore d’albergo”, è coordinato dalla WWF (visto che è stato inserito nella lista degli animali in estinzione) mentre in Liguria è stato organizzato dal Toro Verde che altro non sono che le fontanelle dell'acqua poste lungo la via … se riesci a trovarle!
A sostegno dell’iniziativa, la Provincia ha erogato incentivi ai proprietari partecipanti al progetto per migliorare la propria struttura (visto che le categorie attribuite ai tempi non corrispondono ai requisiti obbligatori di oggi)
Si può trovare un quadro complessivo di proposte presso la segreteria di questo blog (oppure qui) dove Alberto Lavorgna, Roberto Peschiera e il sottoscritto resteranno a disposizione per chiarimenti in merito.
That’s all folks……….. nonché ricchi premi a gogò e alcuni immancabili cotillons.
Di Alberto Lavorgna
Liguria: nel primo anno del Piano Turistico Triennale le presenze nazionali sono calate del 13,2%, poi (nel secondo anno, l'attuale) si presume anche di peggio
Senza tanti giri di parole passo subito ai fatti e a
quella gara effettuata in data 17 luglio 2012 dalla Regione Liguria (assessorato al turismo) in merito
a chi avrebbe dovuto portarci tanti turisti.
Ora dal documento non sono riuscito ad estrapolare le parole “estero” oppure “stranieri” (pare non ci siano proprio) ma credo che siano incluse a priori trattandosi di un piano triennale atto a migliorare il prodotto della Liguria.
Quindi la dialettica, la brachilogia, la maieutica, l'ironia e l'etica non credo abbiano granché funzionato, e magari si se usava il solo buon senso, forse le cose sarebbero andate meglio.
La gara in questione era questa:
MANIFESTAZIONE
DI INTERESSE PER LA FORNITURA DI SERVIZI VOLTI AL RILANCIO DELLA
DESTINAZIONE “LIGURIA” MEDIANTE LO SVILUPPO COMMERCIALE DEI SUOI
PRODOTTI TURISTICI – DURATA MESI SEI - IMPORTO PRESUNTO DI GARA
EURO 42.000,00= (QUARANTADUEMILA/00) IVA ESCLUSA. CIG 4436600E20,
aggiudicatasi dallo Studio Giaccardi e
Associati di Ravenna con lo “sconto” di 2.000 euro per un importo
totale di euro 48.400,00 (iva inclusa) con firma e accordo raggiunto
in data 16 ottobre 2012 ... portandolo così (combinazione?) sotto la soglia di gara.
In poche parole un nuovo Piano
turistico Triennale con queste prerogative ben messe in rilievo (ved.
immagine sotto) … tutto il resto della proposta la si può trovare qui, e che avrebbe dovuto innalzare considerevolmente la presenza dei turisti in questa Regione già nel 2013 ... si presume (imho).
Ora dal documento non sono riuscito ad estrapolare le parole “estero” oppure “stranieri” (pare non ci siano proprio) ma credo che siano incluse a priori trattandosi di un piano triennale atto a migliorare il prodotto della Liguria.
Ma molte frasi della proposta riportano al web,
all'internet e se non ricordo male anche ai social.
Infatti credo (imho) che parta da qui
l'affannosa ricerca dell'Agenzia InLiguria per essere
inseriti nelle migliori posizioni nazionali in merito ai click
ricevuti come se questi dovessero portare a valanghe i turisti (vedi qui che la cosa però non pare accada non avendo nell'Italia intera un grande riscontro).
Contatti che per lo più
sono avvenuti nei confini italiani.
Ma di turisti nazionali non se ne sono visti poiché è lo stesso
Osservatorio Turistico della Liguria a sostenere che gli italiani
sono calati (nel primo anno del triennale) nella percentuale così
suddivisa: arrivi
-9,7% e presenze del -13,2%.
Chapeau!
Perché
dico questo?
Semplice.
Fui
presente ad una sola riunione in Regione con quei signori (dicevano che avrebbero ascoltato le opinioni di quelli dal "basso") e non
passarono che pochi minuti per rendermi conto che il risultato
sarebbe poi stato questo per via di certi discorsi che mai ho udito
nella mia vita dopo 45 anni in questo settore e in tantissime parti
del mondo … e così pure non pensai minimamente di astenermi dal
dirlo in diretta.
Diciamo che pensai che delle nostre opinioni non fregava granché (fumo negli occhi?) e che il progetto era già bello che studiato a priori.
Diciamo che pensai che delle nostre opinioni non fregava granché (fumo negli occhi?) e che il progetto era già bello che studiato a priori.
La
soluzione ?
Beh,
io ho già dato col solo risultato di farmi prendere in giro e quindi
la lascio a voi, ma credo che sia talmente ovvia che non sia certo il
caso d'aggiungere altro.
Quindi la dialettica, la brachilogia, la maieutica, l'ironia e l'etica non credo abbiano granché funzionato, e magari si se usava il solo buon senso, forse le cose sarebbero andate meglio.
P. S.: Di solito si guarda ai risultati e quando questi non ci sono secondo le aspettative, beh; si cambia registro.
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Studio Giaccardi e Associati di Ravenna
mercoledì 27 agosto 2014
Turismo Liguria: dati e statistiche ... ma quelli veri ?
Lo sanno tutti che i dati e le
statistiche in Italia (ma non solo) sono programmate per soddisfare i
palati di chi li fa emettere e di conseguenza poter raccontare tutte
le fanfaluche altrimenti impossibili e per di più inimmaginabili.
Ma a volte ne becchi qualcuna che va al
di là di qualsiasi comprensione terrena.
Ed è il caso dei pernottamenti della
Liguria che per mezzo
dell’Osservatorio
Turistico della Liguria, che ovviamente è sotto l'egida
dell'assessore al turismo regionale Angelo Berlangieri, ebbene per il 2013 segnala un aumento dei turisti stranieri (arrivi +15,6%, presenze
+15,2%) e un netto calo dei turisti nazionali ( arrivi -9,7%,
presenze -13,2%).
Risultando
così che tra stranieri e nazionali s'è avuto un incremento di
alcuni punti percentuali … questo secondo ciò che dicono loro.
Sul
caso delle presenze nazionali ne parlerò a breve poiché risulta che
nel 2012 siano stati spesi 40.000 euro (Iva a parte) per farle
aumentare impiegando dei professionisti della materia che però non
pare, come vedremo nei prossimi giorni, siano riusciti nell'intento
(come “imho” previsto già su queste pagine molto tempo prima),
quindi per ora esaminiamo per bene quelli stranieri.
I
dati dell'Osservatorio Turistico della Liguria sono i seguenti (ved.
immagine sotto).
Dall'immagine
(ved. cerchietto rosso) si evince che la fonte è stata estrapolata sull'elaborazione di
dati Istat.
Di
seguito (ved. immagine sotto) inserirò i dati della Banca d'Italia, che per quanto mi riguarda sono e restano i più autorevoli, in merito allo stesso periodo.
Incredibile
ma vero!
L'Osservatorio
Turistico della Liguria si attesta sul circa + 15% mentre la Banca
d'Italia dichiara, per la medesima cosa e il periodo, un – 5,5%.
La
differenza tra l'andare e l'avere è quindi dell'oltre 20% che
corrisponde approssimativamente a qualche miliardo di euro … tanto
per dire.
Ma
vediamo il
confronto tra l’indagine sul turismo internazionale dell’Italia e
le stime dell’Istat poiché è presumibile che la questione sia già
sorta nei tempi addietro.
Infatti
… (vedi immagine sotto)
Alla
faccia di quello 0,1%.
A
conferma della situazione non troppo felice (per nulla) del turismo
ligure dell'anno scorso arrivano poi questi dati sugli occupati nei
“servizi” per via del confronto con il 2012 (ved. immagine sotto) e che dovrebbero dimostrare che il calo del settore è stato abbastanza evidente.
Inutile
aggiungere che il 2014 sarà un completo disastro e questi signori si
applicano e pagano i “mi piace” nonché i “tweet” sui social
per farne fronte … ma di questo ne parlerò la prossima volta e di quei 40.000 euro più iva che ... a presto.
martedì 26 agosto 2014
La dimostrazione di cosa servono i "mi piace" su Facebook ed i tweet nel turismo
I “mi piace” su facebook ti fanno e
fanno contenta la gente ma in alcuni casi sono una manifestazione
clamorosa di stupidità (imho) e proprio per questo hanno avuto e
continuano ad avere successo.
Figurati poi come sono felice quando
scopro, nell'esempio che poi descriverò, che c'è gente che
addirittura li paga con i miei soldi.
E la situazione è talmente idiota che
se oggi non sei chiamato a pigiare quel belin di “I like”, in
quel caso, ecco non sei abbastanza imbecille per essere considerato
un personaggio normale.
Ma a che scopo ?
La spiegazione è tortuosa ma rivela
che il “belinismo” non è solo uno stato d'animo molto diffuso, è
che la gente ne è perfino compiaciuta e se lo crede davvero.
Taluni, quelli che si vendono le
pigiate altrui, dicono che servono per far arrivare i turisti a
mucchi, o almeno fanno il possibile per fartelo credere, mentre
quelli che ci credono, li pagano e abboccano come vitelli.
Vitelli?
E certo, poiché siamo noi i tonni che
hanno pagato, mica li pagano con le loro palanche, neh.
Può anche essere che non sapendo che
pesci prendere (a parte i tonni) per far arrivare più turisti, ecco
che gli assessori al turismo se ne accaparrano di ogni specie.
Comunque sia, e giusto per rifarmi un
po', tempo fa ho mulinato io lenza nel web ed ho pescato una classifica che riporta pari pari tutti gli “I like” che le
Regioni ottengono per mezzo dei loro portali e che dovrebbero quindi
rispecchiare poi le presenze dei clienti, come se gli “I like”
portassero gente a dimorare laddove questi provengono.
… e allora quale occasione migliore
per far capire che questi “mi piace” non corrisponderanno mai
alle presenze e ai pernottamenti che avvengono in verità in quella
data Regione … oppure che sia una specie di catena di S.Antonio ?
Infatti parrebbe quasi che … io pigio
a te e ti faccio pigiare, e poi tu pigi a me e mi fai pigiare …
tanto di vitelli e tonni ce ne sono in abbondanza.
Ma adesso per far sì che le cose siano
più chiare, inserirò agli assessori del turismo di tutti i colori
nonché a quelli che stanno appresso col buzzo buono alla “genialata”
dei “soliti furbi”, il seguente semplice schema con quattro
colonne, e poi vedremo se abboccano ancora:
- nella prima i “mi piace” che ha ricevuto quella data Regione;
- nella seconda il “chi ne parla”;
- nella terza l'engagement che altro non è che il passaparola dei miei tempi, con la differenza che allora era una cosa seria mentre adesso … vabbeh, abbiamo già dato. E infine …
- nella quarta i pernottamenti (Bankitalia) del mese susseguente a questa ricerca pescata sul web.
… che secondo loro e chi ci crede
dovrebbero avere una certa logica … e allora vediamo se è vero che
ce l'ha.
Regione | Mi piace feisbuc | Chi ne parla media giorno | Passaparola media giorno | Pernottamenti Diff. 2013 (5 m) |
Toscana |
250.000
|
11.600
|
4
|
-7,00%
|
Sicilia |
230.000
|
6.200
|
3
|
+16,10%
|
Trentino Alto Adige |
190.000
|
9.200
|
7
|
+0,40%
|
Puglia |
71.000
|
1.850
|
3
|
-24,10%
|
Liguria |
62.000
|
6.700
|
11
|
+3,70%
|
Marche |
60.000
|
9.000
|
15
|
-36,00%
|
Veneto |
36.000
|
11.100
|
35
|
-7,20%
|
Friuli Venezia Giulia |
35.000
|
1.050
|
3
|
+3,80%
|
Emilia Romagna |
27.000
|
2.000
|
7
|
-7,80%
|
Sardegna |
23.000
|
1.100
|
5
|
-20,40%
|
Valle d'Aosta |
18.000
|
2.300
|
13
|
+48,20%
|
Abruzzo |
16.000
|
2.150
|
13
|
-19,30%
|
Basilicata |
8.600
|
630
|
7
|
-33,30%
|
Umbria |
8.400
|
140
|
2
|
-21,00%
|
Campania |
6.200
|
10
|
0
|
0
|
Lombardia |
5.000
|
290
|
5
|
-8,20%
|
Piemonte |
2.100
|
50
|
2
|
-10,20%
|
Calabria |
700
|
30
|
4
|
-33,00%
|
Lazio |
300
|
0
|
0
|
+9,50%
|
No, non c'ha nessuna logica manco a
cercarla con le lucciole e nemmeno col lanternino.
P. S.: Per la cronaca e per la
precisione, che ci piace un sacco, anche i tweet non sembra che c'azzecchino tanto, anche perché la Regione che ne ha avuto di più
(follower) stracciando la concorrenza (il doppio della seconda), sono
le Marche che come pernottamenti ha però un – 36%.
Ma per piacere.
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lunedì 25 agosto 2014
Turismo: quei 19.650,00 euro (Iva inclusa) che la Regione Liguria ha speso per il progetto Myliguria140 di cui non riesco a capirne l'utilità
Oggi vediamo di cominciare a raccontare
il come e il dove vanno a finire le nostre palanche che lor signori
(gli assessori del turismo) destinano per migliorare il turismo nelle
Regioni, Province e Comuni.
E nel farlo, per ovvi motivi di
campanilismo, comincerò proprio dalla mia Liguria .. però mi sa che
di questa Regione ne parlerò più sovente dell'altre (d'altronde la
seguo di più e tante cosette mi sono rimaste nella gola per troppo
tempo), anche perché prossimamente qui avverranno le elezioni per il
rinnovo del consiglio regionale.
Detto sarà fatto per dare un senso ed
un aiuto agli elettori nel dove mettere quella benedetta “X”
affinché si possa scegliere per il meglio.
Ma com'è di consuetudine di questo
blog, le critiche costruttive non avranno mai, per nessunissima
ragione, una preferenza politica, sia essa di destra come di sinistra
e centro pure ... ce n'è per l'asino e per chi lo mena.
Come, in ugual misura, non è detto che
noi s'abbia ragione, ma i fatti (presenze e pernottamenti) pare che
ce la diano, e poi … ma vedremo dopo.
Palanche che molte volte provengono
dall'Europa ma che se andiamo a ben vedere son sempre le nostre che
tornano indietro (in piccola parte).
Myliguria140 è un aggregatore dei
tweet generati soprattutto dai blogger di questa Regione sulle
infinite bellezze della Liguria, ideato dalla G&M (Giaccardi e
Marongiu) Network srl di Ravenna e costato la cifra (DD
122 del 19.07.2013) di 19.965,00 euro con l'Iva inclusa.
Ma quello che salta subito all'occhio è
quel: “Vi potete
fidare dei contenuti della guida Myliguria140 esattamente come vi
fidereste di cioè
che leggete direttamente su Twitter: nel pieno rispetto della libertà
della rete non c’è alcun controllo sui contenuti
twittati nè sugli autori dei tweet”, che a parte il cioè
al
posto del ciò,
la
frase sopra citata
la
spiega già abbastanza lunga sull'utilità che può avere.
Vabbeh,
andiamo avanti e scarichiamo la Guida#Myliguria140 per
conoscerne meglio l'efficacia (ved. qui).
Testi
a parte, trovo davvero utilissimi e molto comodi e friendly ed
assolutamente web 2.0 i link (beh) non click-abili
nel file .pdf (io non ci riesco), ma per il
mobile, soprattutto, sono davvero un must.
Infatti, su uno smartphone, la guida in
.pdf rimane ugualmente di una rara inutilità, imho.
Ma il massimo lo si ottiene ad esempio
nell'utilissima e completissima guida di Genova per quanto concerne
l'Acquario (ved. immagine sopra) che è il ricettivo che “tira”
di più in questa Regione, e dove l'unica cosa menzionata nelle 89
pagine che non credo nessuno possa mai pensare nemmeno lontanamente
di scorrere completamente (imho), è quella faccenda che se vuoi (i bambini da 7 ai 13
anni accompagnati dalla guida) puoi trascorrere una notte e bla bla
bla, quando questa è vera in piccola parte ... oltretutto il tweet è
stato inserito da uno dei proprietari del G&M.
La verità invece è che lo puoi fare
una volta al mese e per 35 bambini alla volta (ved. qui).
Poi per i Musei, i Monumenti, prodotti
tipici eccetera … lasciamo perdere che l'è anche meglio.
Apperò ... il video del progetto, che
ha fatto un vero botto di visualizzazioni (147 in 8 mesi), è
rigorosamente in inglese, che fa moooooolto ma mooooolto più trendy
e international.
Mentre mi risulta davvero indovinata la
scelta dell'hashtag-pesciolino che ben rappresenterebbe quelli che
eventualmente abboccano (agenzia InLiguria in primis ? … a firma del dirigente
Luigi Barlocco e della responsabile del marketing Francesca Montaldo ?), e con l'aiuto (involontario?) dell'assessore Angelo Berlangieri nonché
dell'opposizione a cui 'sta cosetta è probabilmente sfuggita (imho)?
Mah, vai a sapere!
Mah, vai a sapere!
Tutto questo a presunta dimostrazione che sarebbe meglio
inserire (dare il voto di preferenza) a chi di queste cose s'intende,
almeno, in caso di non vittoria, per ostacolarne l'attuazione dall'opposizione ... e non a quattro signori che non
se ne capisco un'emerita mazza fionda di questo settore, che nemmeno
vanno a controllare e non si sognano manco di incaricare qualcuno di farlo in loro vece.
D'altronde come potrebbero se
guadagnano più di 800.000 euro (i consiglieri liguri) lordi a quinquennio ?
Poi … sito e tweet tutti e solo in
italiano.
E vabbeh, mi si dirà ... ma stai
proprio a guarda' il capello, però ...
E per forza rispondo, per via di quei
19.650,00 euro che se spesi in altro modo … imho!
P. S.: Io c'ero (solo la prima volta, neh!)
... e pensare che all'ultimo BTO (2013) c'erano ben 65 operatori per promuovere la Liguria in chiave social ... mentre i dati e le statistiche (quelli veri) di questo grande successo li inserirò a fine stagione.
A presto … perché in seguito ce ne sarà da dire!... e chissà quante altre storie così ci sono in tutta l'Italia ? ... e se qualcuno mi spiega il perché ci si ostina ancora a farne uso di digitalizzazione in questa maniera, è il benvenuto davvero !
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turismo
domenica 24 agosto 2014
Turismo: acqua, acqua, acqua, acqua, fuochino, fuochino, fuocherello, acqua, acqua, acqua
Oh perbacco, questo video m'era proprio
sfuggito ma poi un amico m'ha chiesto se per caso l'avessi
visto e … !
E mo andiamo a vedere se queste
dichiarazioni corrispondono alla verità con i dati della Bankitalia … ma ci credo ben poco.
Regione
|
Percentuale con i primi 3 mesi
2013
|
Percentuale con i primi 4 mesi
2013
|
Percentuale con i primi 5 mesi
2013
|
||
Piemonte
|
-8,60%
|
-9,40%
|
-10,20%
|
||
Valle D'Aosta
|
42,70%
|
38,90%
|
48,20%
|
||
Lombardia
|
-10,20%
|
-10,20%
|
-8,20%
|
||
Liguria
|
7,90%
|
13,40%
|
3,70%
|
||
Trentino Alto Adige
|
3,30%
|
1,60%
|
0,40%
|
||
Veneto
|
-7,60%
|
-6,30%
|
-7,20%
|
||
Friuli Venezia Giulia
|
37,90%
|
28,30%
|
3,80%
|
||
Emilia Romagna
|
-11,20%
|
-8,30%
|
-7,80%
|
||
Toscana
|
-13,90%
|
-9,50%
|
-7,00%
|
||
Umbria
|
-34,50%
|
-21,10%
|
-21,00%
|
||
Marche
|
-25,50%
|
-36,00%
|
-36,00%
|
||
Lazio
|
2,90%
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11,50%
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9,50%
|
||
Abruzzi
|
-24,50%
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-17,70%
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-19,30%
|
||
Molise
|
-85,00%
|
-83,00%
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-62,10%
|
||
Campania
|
-5,20%
|
-9,60%
|
0
|
||
Puglia
|
-27,90%
|
-23,00%
|
-24,10%
|
||
Basilicata
|
-35,00%
|
-36,70%
|
-33,30%
|
||
Calabria
|
-3,50%
|
-19,60%
|
-33,00%
|
||
Sicilia
|
16,30%
|
24,20%
|
16,10%
|
||
Sardegna
|
7,30%
|
-3,10%
|
-20,40%
|
||
Totale
|
-5,60%
|
-3,00%
|
-3,60%
|
E come volevasi dimostrare c'è un - 3% … ma indaghiamo un po', va!
Anche per capire da dove proviene quel
segno più che non pare ci sia, neh.
Toh, eccolo qua.
Infatti furono quelli dell'Enit (manco a dirlo), che facendo riferimento alle vendite di 166 Tour Operator
da loro “investigati”, emisero quel + 3,6%.
A questi punti ci sarebbe da chiedere
il perché ognuno emetta differenti sentenze, le quali, se andiamo a
ben vedere, ci vengono fornite in una maniera che definire esagerata
(sono a centinaia quelli che ogni santo giorno danno dei numeri differenti l'uno con l'altro) è ben poca cosa.
Sapranno risolvere l'inghippo delle
presenze e dei pernottamenti quelli del TDLAB ?
Anche perché questa è proprio materia loro a cui qualche suggerimento s'è già dato (ved. qui).
sabato 23 agosto 2014
Il digitale è come la carne in scatola
Noto sempre di più di non essere il solo a pensare
che il digitale ci ha davvero rotto, considerando il risultato che da al turismo.
Ormai tutti pensano che la digitalizzazione sia l'arma migliore per combattere la crisi di questo settore, forse perché chi dovrebbe (le istituzioni, le associazioni e via dicendo) non sanno che fare, ma di turisti non se ne vede quasi l'ombra se non in quelle statistiche e in quei dati di chi ci marcia per dimostrare la sua
grande bontà, sapienza e il saperci fare nonché per dare un senso agli
stipendi (buoni) che percepiscono; ma dati e statistiche "fabbricati" ad hoc che però e
immancabilmente non sono mai suffragati dai fatti.
Suicidi, fallimenti, chiusure definitive o
temporanee sono all'ordine del giorno se non a quello di ore, minuti
e pure i secondi.
Il ricettivo per sopravvivere deve sempre più
limitare e limare le uscite e questo ovviamente a danno della
qualità, dell'indotto e chi più ne ha più ne metta.
Non manca poi l'ingaggio di collaboratori pagati in nero, ovviamenti derivanti da palanche non certo bianche, per lo stesso motivo sopra descritto (non ce la si fa più con
le tasse e balzelli vari), cosa che non mi sento assolutamente di
condannare.
E molte altre cosette che non credo valga la pena di
ricordare ma che ahinoi esistono senza ombra di dubbio.
Nei giorni scorsi persino Repubblica
(due paginoni sull’edizione cartacea) si è intrigata di Fondi
Strutturali, Obiettivi Tematici, Agenda Digitale e Accordi di
Partenariato.
Roba tosta, di solito per soli addetti ai lavori.
Sarà il fatto che a Repubblica (ma anche su Il
fattoquotidiano) vogliono enfatizzare cose risapute, ovvero che
la UE ci ha accusato di non aver predisposto un piano strutturale per
sostenere la competitività e dunque la crescita con i soldi che ci
da.
Sarà che la componente digitale (Obiettivo Tematico
2) è stata buttata giù alla buona, con poche competenze, zero
strategie e per l’ennesima volta con la Pubblica Amministrazione al
centro dei possibili finanziamenti.
Tanto per cambiare.
Sarà che l’accusa in sintesi dice: ‘regimi
di aiuto “generalisti” orizzontali andrebbero evitati”. E
sostituiti da “un sostegno mirato alle imprese legato allo sviluppo
tecnologico”.
Sarà che per l’ennesima volta l’incompetenza
della nostra classe dirigente pubblica (la
più pagata a livello europeo) ha partorito l’ennesimo
pateracchio all’italiana.
Dunque veniamo a noi e prepariamoci a risolvere
questo grave problema con l’ennesima stagione di convegni e di
seminari su ‘come sarebbe bello il bel paese con il digitale e
bla, bla, bla, bla‘. Dove una serie di non ben identificati
pseudo-esperti di qualche cosa (la maggior parte delle volte sono
esperti di lettura web e di copia e incolla) ci racconteranno delle
mirabolanti avventure delle start-up della Silicon Valley, delle
tante app che ci fanno vivere meglio, di come ci stamperemo la
dentiera con una stampante 3D e di quella novità che si chiama
internet (25 anni, ripeto 25 anni e ancora la chiamano innovazione)
che è la cosa più bella, democratica e divertente del mondo.
A loro si uniranno amministratori delegati che
diranno: ‘ehi ho scoperto l’eCommerce, che figata!‘. E
tanti dirigenti pubblici che mostreranno come son riusciti a erogare
servizi digitali 20 anni dopo dei loro cugini europei, spendendo 4
volte tanto.
Ma bullandosi il doppio.
E il problema resterà irrisolto perché tutti
confonderanno tecnologie abilitanti con innovazione, internet con il
digitale e markette con piani industriali.
Ok, fine del piagnisteo da vecchio rompiballe.
Passiamo alla proposte.
La prima potrebbe essere una moratoria di almeno due
anni.
Zero convegni, zero seminari, zero chiacchiere.
Tornare in trincea (cordite, sangue e merda) e
risolvere i problemi di tutti i giorni che son tanti, perché
chiacchierando di digitale il paese non cresce.
Poi vorrei che si smettesse di parlare di digitale
perché è fuorviante.
Parliamo di futuro e basta.
Che ne dite?
Per ultimo direi ‘normalità’.
Nel senso che il digitale non è per niente
innovativo, è semplicemente una componente matura per lo sviluppo
dell’economia come lo sono le strade asfaltate, i cavi elettrici e
la carne in scatola.
L'innovazione sono solo ed unicamente le idee e non
gli hashtag, i “mi piace” con gli immancabili “retuit” che c'hanno fatto due bocce grosse così.
Di Gigi Cogo (il corsivo) e poco poco (il meno bello) di me
P. S.: Che poi non riesco a capire il perché lor signori non comprendano che con l'ausilio di quelli della cordite, sangue e della merda, i digitalizzanti avrebbero ... innanzi tutto una vita più facile e poi ce ne sarebbero molti di più.
Boh!
Boh!
venerdì 22 agosto 2014
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