L'articolo 4 della legge n. 14 del 1978 parla chiaro.
In poche parole dice che per ricoprire delle cariche negli enti pubblici ci devono essere dei motivi che le giustificano secondo criteri di capacità professionale dei candidati e degli eventuali incarichi precedentemente svolti.
Però, a quanto pare, si sono invece limitati ad inviare il curriculum del candidato, da cui si evince chiaramente che non ha competenza pregressa.
E mi riferisco alla proposta di nomina del dott. Pier Luigi Celli a presidente dell'ENIT (Agenzia nazionale del turismo) che deve passare il vaglio delle X commissioni di Senato e Camera dei Deputati.
Ma riassumo a mò di Bignami tutto l’ambaradan, però prima una sola cosa, e vale a dire che il turismo non è un’industria dove tutti possono occupare le più alte careghe se nell’ambito non c’hanno mai “girato”, anche per tantissimo tempo e con dei risultati più che eccellenti.
Infatti le nazioni turisticamente concorrenti non stanno certo ad aspettare che tu ne capisca qualcosa.
Se poi calcoliamo gli inevitabili errori che comporta l’apprendistato del nuovo presidente o del nuovo DG, e che tutto questo in Italia è sempre successo ... stai fresco.
Se poi calcoliamo gli inevitabili errori che comporta l’apprendistato del nuovo presidente o del nuovo DG, e che tutto questo in Italia è sempre successo ... stai fresco.
E il motivo per cui, pur disponendo del Paese più bello e bla bla bla del mondo, ogni anno retrocediamo inevitabilmente nelle speciali classifiche di questo settore, è appunto questo.
Comunque …
Piero Gnudi (ministro del turismo eccetera eccetera) propone Pier Luigi Celli alla presidenza di quanto scritto sopra, e le Regioni dicono di “SI” senza neanche poi esaminare ben bene la questione.
Poi qualche ritardatario ci ripensa, ma questa cosa non fa certo la storia.
Manca quindi l’approvazione delle due decime commissioni parlamentari (Camera e Senato) e poi via alla firma del Presidente della Repubblica per l’approvazione definitiva.
Sarebbe tutto semplice e quasi fatto come normalmente succede nel BelPaese, ma non appena il Gnudi pensa al Celli, arriva l’informativa qui, a “Tutto sbagliato tutto da rifare” che, in perfetta sintonia con frap1964 del blog Magic Italy, decidono che questo matrimonio non s’abbia da fare per degli ovvi motivi che potete leggere qua ... (1) ... (2) ... (3) ... (4) ... (5) ... (6) ... (7) ... (8) eccetera eccetera.
Si cerca quindi a tutto spiano d’influenzare il web affinché venga finalmente premiato il “merito” e non le solite (vabbè), e con l'importante aiuto dell'amica Anna Sirolo (che l'è uno psuedonimo) s'inizia il "grattamento" dalla base.
Pertanto, tra l'altro, partono e-mail a destra, al centro e a manca nella speranza di poter fermare l'azzardo, nonchè un quantitativo industriale di post all'indirizzo della X Commissione della Camera dei Deputati e a quella del Senato.
Si cerca quindi a tutto spiano d’influenzare il web affinché venga finalmente premiato il “merito” e non le solite (vabbè), e con l'importante aiuto dell'amica Anna Sirolo (che l'è uno psuedonimo) s'inizia il "grattamento" dalla base.
Pertanto, tra l'altro, partono e-mail a destra, al centro e a manca nella speranza di poter fermare l'azzardo, nonchè un quantitativo industriale di post all'indirizzo della X Commissione della Camera dei Deputati e a quella del Senato.
E il risultato è che nella X commissione s'è deciso che il ministro Piero Gnudi dovrà spiegare ben bene il perchè di questa proposta di nomina del Pier Luigi Celli alla presidenza dell'Enit.
E poi proprio in quell’ente che tradizionalmente è sempre stato considerato un “carrozzone” dove hanno trovato ricovero dei “chaggiafà”, anche se ultimamente un qualcosa di meglio s'è pur visto, ma sempre poca cosa è.
E senza ricorrere ai tempi passati (sennò facciano notte) solo due recentissimi esempi.
La Michela Brambilla (per fortuna ex del turismo) nomina Matteo Marzotto (con cui non ho assolutamente niente di male, anzi m’è anche simpatico) propose alla presidenza del medesimo ente ricordando che il nonno di Matteo Marzotto aveva fondato Jolly Hotel.
Ma per piacere!
Poi subito dopo nominò Paolo Rubini alla direzione generale, con la causale che fu accertato essere in possesso di comprovati e adeguati requisiti tecnico-professionali in relazione ai compiti istituzionali dell'Enit
(toh, sempre quest’ente).
Solo che il buon Paolo, che ultimamente l’è migliorato (forse anche per merito di questo blog e quello di frap1964 che “amichevolmente” l’hanno sempre seguito passo per passo e non “lesinandogli" i “chestaiadì” e “chestaiafà”), ma che l’è ancora ben lungi (opinione strettamente personale e non solo) dal fare le cose più convenienti, di questo “mestiere non ne sapeva niente, niet, nulla, nothing, nada …
Anche il Celli di turismo non ne capisce una benemerita cippa, mazza e tubo, mentre in Italia c’è gente che questo settore lo macina da un po’ e anche con grandi risultati.
Quindi perché non mettere questi (Winteler e Ejarque) che almeno sanno di che cosa si parla; che magari un progettino ce l’hanno già … e magari retribuirli in base alla produttività, cosa di cui entrambi sono ben capaci … e senza dare il solito esagerato fisso che non comporta mai niente di buono per il rendimento?
Ora la X Commissione ritiene che il ministro Gnudi, nel corso dell'audizione del prossimo 28 febbraio, dovrebbe dare conto, oltre che dei criteri che hanno motivato la proposta di nomina del dottor Celli, anche del progetto di riforma dell'ENIT che la Commissione sta valutando.
Infatti l’Enit dovrebbe diventare una SPA.
«La Presidenza del Consiglio annuncia che non farà ricorso contro la decisione del tribunale di Roma a proposito dell'incostituzionalità dei ministeri a Monza. Monti archivia definitivamente la questione, il trasferimento è cancellato». Queste le parole di Giovanni Floris martedì a Ballarò, trasmissione di informazione politica in onda su Rai Tre.
RispondiEliminaUn San Valentino di dinieghi per il governo: oltre al "no" alle Olimpiadi romane anche il "no" – definitivo – al trasferimento voluto dalla Lega di tre distaccamenti ministeriali in quel della Villa Reale.
I ministeri padani furono inaugurati lo scorso 23 luglio, alla presenza – tra gli altri – di Umberto Bossi, Giulio Tremonti, Roberto Calderoli e Michela Brambilla. Si mobilitò anche lo squadrone leghista brianzolo, per quella che fu una festa di pochette verdi e bandiere padane, mentre sullo sfondo – fuori dai cancelli della reggia piermariniana – impazzava l'indignazione del popolo dei contrari. Poche settimane dopo la decisione del tribunale del Lavoro, che aveva bloccato il trasferimento di personale per mancanza di accordi sindacali.
Di fatto, oltre alla pirotecnica inaugurazione, poco o nulla. I ministeri sono chiusi da mesi e nemmeno le targhette dorate all'ingresso hanno resistito all'incedere del tempo (poco) e delle polemiche (molte). E chissà che fine faranno i bagni, ultimati e consegnati – secondo quanto riportatoci da Infrastrutture Lombarde – l'11 dicembre scorso. I servizi dovevano essere di pertinenza del personale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e messi a disposizione del pubblico che visiterà le future mostre. MB News, tuttavia, ha recentemente specificato lo stallo in cui versa l'ente Consorzio, che conta solo due dipendenti, un direttore e zero budget ma... bagni decisamente spaziosi.
un grande successo per dei bloggers, non c'è che dire.
RispondiEliminaSiete veramente solo dei bloggers?
Cordialità
Ammazzate oh!
RispondiElimina:-D
Vabbè dai... ora non prendiamoci meriti che non sono nostri.
RispondiEliminaMa vuoi che i ns. deputati non conoscessero già l'art 4 della legge 14 del 1978 ?
Noi glielo abbiamo solo ricordato... ;-)
Piuttosto è interessante vedere come sulla nomina precedente (Marzotto) ci fu un vero e proprio plebiscito, a parte 9 astenuti (alcuni dei quali tre anni dopo depositeranno una proposta di legge per la creazione di una commissione parlamentare d'inchiesta, che ovviamente non si farà mai).
Leggersi l'intervento dell'allora relatore.
Tre anni dopo le cose sono andate un po' diversamente.
Però è curioso notare, entrando nel merito degli interventi, come la presidenza preannunciò e propose un parere favorevole.
E come iniziò la serie dei distinguo procedurali.
Peccato che al voto, infine, non si arrivò mai.
Dall' Allegato A della seduta n. 542 di mercoledì 26 ottobre 2011:
Ritiro di una richiesta di parere parlamentare su una proposta di nomina.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 26 ottobre 2011, ha comunicato di ritirare la richiesta di parere parlamentare sulla proposta di nomina del signor Matteo Marzotto a presidente dell'ENIT - Agenzia nazionale del turismo (127).
E si trattava di una votazione su un parere non vincolante, ma sulla quale c'era però il rischio di andare in minoranza, in X Commissione.
Questo giusto per capire la realtà di certe dinamiche "politiche", spesso giocate sul filo di piccoli equilibri e riti procedurali.
@Anonimo
Non solo bloggers: cittadini informati, consapevoli e curiosi. ;-)
@frap1964
RispondiEliminae ce ne fossero di bloggers così!
;-)
@frap
RispondiEliminaAppunto, in quella "decisione" furono lesti nel dire che l'andava bene.
Vabbè dai, il ferro è caldo, quindi ...
;-)
P.S.: Ho ricevuto delle mail personali di ringraziamento da tutte le parti d'Italia.
(non capisco perchè non le scrivano sul blog, vabbè pazienza).
Ah, in tutte ci sei anche tu!
Vedo che, eccezionalmente, la X Commissione al Senato è convocata anche per domani.
RispondiEliminaStanno facendo un tour de force sulla conversione del decreto liberalizzazioni.
Probabile che oggi ci sia un nuovo rinvio a domani.
Ops!
RispondiEliminaUna bella soddisfazione che può tramutarsi in una molto più grande.
RispondiEliminaComplimenti a tutti noi
@Luciano
RispondiEliminaAnna Sirolo è uno pseudonimo?
E chi è?
@Sergio
RispondiEliminaE se mi chiedono di te, cosa faccio, lo dico chi sei?
Ma dai!
:)
@Sergio
RispondiEliminaCampa cavallo .........
;-)
Dal web
RispondiEliminaIl fatto che quest'anno la Brambilla non inaugurerà la Bit, con i suoi capelli color carota e le sue parole "incisive", ci toglie uno dei siparietti più esilaranti della stagione. La vita a volte è crudele...
Tutte le nazioni del mondo dichiarano l'aumento degli italiani nel proprio Paese e invece l'Istat dichiara
RispondiEliminaNel 2011 i viaggi con pernottamento degli italiani sono stati 83 milioni 504 mila (- 16,5%), con 532 milioni 448 mila pernottamenti (-15,1%). Lo ha reso noto l'Istat, secondo cui a diminuire sono stati sia le vacanze, che hanno subito un crollo del 17%, sia i viaggi di lavoro, diminuiti del 13,1%. In termini di pernottamenti la riduzione le vacanze (-15,6%), mentre i pernottamenti per viaggi di lavoro si mantengono sostanzialmente stabili. Le mete italiane, che rappresentano l'81,7% dei viaggi, subiscono un calo (-16,5%) a seguito della riduzione delle vacanze (-16,8%). La flessione è più marcata riguarda le regioni del Mezzogiorno (-25,6%). I viaggi verso l'estero diminuiscono (-16,6%), soprattutto quelli diretti verso i Paesi non appartenenti all'Unione Europea.
Chi è che racconta delle balle?
“Storicamente le Olimpiadi non sono mai state un elemento importante per il turismo. Tutt’al più possono rivelarsi utili dopo, a Giochi finiti, anche per l’indotto creato a livello di strutture realizzate”. Parola di Roberto Corbella, presidente di Astoi Confindustria Viaggi, l’organizzazione confindustriale dei tour operator che non sembra disperarsi per il ‘no’ ai Giochi di Roma 2020. I flussi turistici non sono mai considerevoli durante le Olimpiadi, soprattutto, spiega Corbella, “per gli intuibili problemi di sicurezza e per l’aumento dei prezzi, come del resto insegna il caso dei Mondiali di Italia ’90″. Del resto, aggiunge il presidente di Astoi, “Roma è più che nota nel mondo e certamente non ha bisogno di farsi scoprire in questo modo. Al contrario – osserva – i soldi che dovrebbero essere investiti per la realizzazione del progetto potrebbero essere, almeno in parte, dirottati per la realizzazione di nuove infrastrutture che potrebbero, queste sì, essere utili all’incremento del turismo. Come ad esempio il miglioramento degli aeroporti, delle stazioni ferroviarie ed in generale della viabilità della città, cose che potrebbero essere realizzate usando anche solo 2 dei 4-5 miliardi del costo complessivo della manifestazione, magari mettendo in previsione anche l’alleggerimento della tassa di soggiorno sulle imprese turistiche”.
RispondiEliminaBruxelles sa che “lo sfrozo chiesto alla Grecia è enorme”, ma se il piano “sarà seguito da tutte le parti avrà successo” soprattutto grazie al turismo, “occasione per il rilancio”. Lo ha sostenuto il commissario Ue per il mercato unico, Michel Barnier, davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. “Non si può solo parlare di austerità e di sorveglianza di bilancio, ma anche di lavoro e di crescita, dando prospettive. Vale per la Grecia come per tutti gli altri Paesi Ue. La Grecia – ha aggiunto Barnier – può riprendersi e farcela”. Secondo il Commissario può crescere nel turismo “proprio perché c’è il mercato unico” e se applicherà le liberalizzazioni previste dalla direttiva servizi. Quando un deputato greco ha chiesto che fine avesse fatto il “piano Marshall” di cui l’Europa aveva parlato nel luglio scorso, Barnier ha replicato che “abbiamo un’agenda per rilanciare la crescita”, specificando che di essa “fanno parte anche i project bond”. Barnier ha quindi aggiunto che “i 130 miliardi di euro” del secondo piano di aiuti “non dovranno essere usati solo per il risanamento del bilancio” e che “i fondi strutturali dovranno essere utilizzati per rilanciare i servizi”.
RispondiEliminaUna promozione per la quale, per altro, non ci sono risorse: “Per questo è particolarmente difficile affrontare la questione della tassa di soggiorno – spiega – che può essere una risorsa da impiegare per il settore”.
Il concetto di promozione univoca, così come quello di razionalizzazione degli investimenti in campo turistico, è un tema chiave della politica sul turismo impostata da Gnudi. “Questo non vuol dire – spiega ancora il Ministro – violare il principio di sussidiarietà o il ruolo delle regioni: vuol dire soltanto essere in grado di competere a livello internazionale”. Una competizione che, secondo il titolare del dicastero, il Paese ha serie difficoltà ad affrontare, visto che “siamo il paese che negli ultimi vent’anni ha investito meno sulle infrastrutture, non abbiamo la presenza di tour operator incoming di dimensioni rilevanti – insiste – non abbiamo grandi catene alberghiere e abbiamo un vettore nazionale che collega relativamente poche destinazioni in modo diretto”.
Il concetto di competizione internazionale Gnudi lo condivide con Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea: “Per essere competitivi – dice – non basta neppure la dimensione nazionale. Per questo sta partendo la promozione unica europea, rivolta ai Paesi Brics. Inoltre, è stato lanciato verso il Sud America un progetto pilota che porterà in Europa in bassa stagione 50mila turisti latinoamericani e la commissione sta lavorando alla questione dei visti, per renderli più facili da ottenere”.
La Ue, inoltre, vuole sviluppare un marchio unico di qualità a livello europeo per gli alberghi e le strutture turistiche.
@Vincenzo
RispondiEliminaQuindi e praticamente, se la Grecia vuole uscire dalla "bratta" ... turismo!
Ma va?
;-)
E in Italia mettono il Celli all'Enit!
finalmente!
RispondiElimina@Brancadoria
RispondiEliminaFinalmente!
Ottimo e non fermatevi.
RispondiElimina@Frap
RispondiEliminaAh, dimenticavo di dire che per fortuna c'ha dato una mano la Roberta sennò eravamo ancora qua a cercare di scrivere qualche bella lettera aperta.
;-)
Nella tremenda prospettiva di dover lavorare anche il venerdì mattina, la X Commissione al Senato oggi non si riunisce più.
RispondiEliminaErgo il parere sulla nomina di Celli è rinviato alla prossima settimana.
Un po' di suspence aggiuntiva non ci fa male.
... e noi saremo vigili e ben attenti.
RispondiElimina;-)
@Luciano
RispondiEliminaAh, dimenticavo di dire che per fortuna c'ha dato una mano...
Essù dai... era impegnata appassionatamente altrove per la sua omonima tua concittadina ex capo-scout.
E pare che "la botta" sia stata un po' forte... ;-)
@Frap
RispondiEliminaCon Twitter non ci capisco un'acca e il link che mi hai inviato mi porta alla mia pagina Twitter.
Com'è sta faccenda?
:)
Mah... a me il link funziona anche dopo repulisti dei dati di navigazione del browser.
RispondiEliminaVabbé, comunque era solo una facezia:
gowillywonka
@robertamilano Buongiorno...ti sei ripresa dall'election day? :-)
robertamilano
@gowillywonka eh...mica tanto... Fortuna che c'è il lavoro a distrarmi.
:-)
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