Cara Roberta,
non nutro dubbi sul fatto che il Ministro a capo del “Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo” sia capace di approcciare un settore del terziario così importante.
Credo inoltre sia pure capace di gettare oltre la siepe strampalate idee su campi da Golf, o casinò, a Lampedusa nonchè molti “comitati”, creati dal precedente Ministro, così estranea al “listen twice as much as you talk” , e spesso coordinati da chi dovrebbe fare non un semplice passo, ma un vero e proprio salto all’indietro.
Calare Governance, Burocrazia, Innovazione e Strategia su di un settore sempre più analogo a quello del Calcio dei tifosi dove tutti sono esperti e tutti sono gli allenatori della nazionale non è e non sarà facile.
Molti protagonisti del settore anelano ancora ai “cinque minuti” di notorietà televisiva/radiofonica o ad un biglietto da visita, di una qualsiasi associazione, con un “Presidente” o un “Vice Presidente” bene in evidenza.
Va evidenziato altresì che, da noi, un Assessorato al Turismo non lo si nega, di norma, mai a nessuno: sia a chi in passato, specializzato in “dermatologia e venereologia e idrologia medica” come Pier Gianni Prosperini – ex Assessore regionale al Turismo in Lombardia – intascava mazzette per gli stand turistici della Valtellina alla Bit; sia a chi, di recente, come Alessandro Cecchi Paone – outing gay “5 minuti” prima delle ultime elezioni europee e ora massone dichiarato – risulta l’attuale Assessore al Turismo e Grandi Eventi in quel di Maiori, in Costa d’Amalfi, forse solo perchè partecipante all’Isola dei “famosi”.
Insomma l’attuale Ministro potrà anche ascoltare le varie relazioni al BTO ma dovremmo anche spiegargli che il BTO non rappresenta la vera fotografia del turismo in Italia ma, in filigrana, solo una robusta dose di buona volontà – di persone e aziende animate da passioni e interessi – da immettere nel settore per portarlo, quanto meno, alla pari dei nostri principali competitors a livello europeo. Sono abbastanza sicuro poi che un’indagine fra 10.000 agenzie e 30.000 alberghi vedrebbe affermare PhoCusWright come un Tour Operator e non un come un’organizzazione leader nella ricerca in differenti settori di mercato.
Seguo qui il tuo paradigma con qualche veloce considerazione:
1) GOVERNANCE: CHI: COSA: “Governance” è in bocca anche a mia zia che ha 94 anni e si lamenta dell’ospedale che frequenta. Molti parlano/scrivono di Governance o “cabina di regia” nel turismo da circa 15 anni e una delle migliori risposte al problema l’ha forse fornita il Governatore della Sicilia che, destino “crudele”, di cognome fa Lombardo: Sorrido al fatto che la Regione Sicilia sarà presente al BTO quando in Italia il “tourism online” più evidente – senza il solito arco delle low cost airlines o delle OTA, vedi TUI o Expedia – viene offerto oggi da ... da o da assieme a tanti altri siti simili. Poche le agenzie di viaggi, pochissimi gli alberghi al di fuori delle catene internazionali, rarefazione assoluta per il “selling online” (quello dell’ecommerce per intenderci ) nel comparto del B&B, dell’agriturismo o dei campeggi e affini.
Insomma la fanno da padrone, nella distribuzione dei servizi turistici, le riviste e i supermercati e non mi pare per tornare alla Regione Sicilia che questa esprima delle eccellenze nel settore dell’online.
Non ultimo lo scorso anno proprio al BTO l’unica agenzia di viaggi, presente on stage, vantava un blog ma non l’ecommerce a confermare il grave ritardo rispetto ai competitors del mercato in un comparto così importante legato alla sua distribuzione.
2) BUROCRAZIA: Non ne farei un problema solo web centrico.
Descrivo di seguito un caso, poco web, ma altrettanto interessante.
Un’agenzia di viaggi in Italia non può operare senza un Direttore Tecnico ruolo che in Europa non esiste.
Nessuno in tutti questi anni si è mai premurato di togliere questa figura richiesta in certe regioni dalle province, in altre dai comuni, in altre ancora dalle regioni stesse che poi delegano a loro volta le incombenze alla provincia o al comune di riferimento.
Le agenzie sono quasi 10.000 e supportano circa 4 milioni e passa di connazionali nei loro viaggi.
Perchè una Blu Vacanze a Trieste può operare senza un Direttore Tecnico presente in agenzia mentre un’altra agenzia, sempre a Trieste, per legge deve vantare un Direttore Tecnico assunto e sul posto? Siamo sicuri che il Ministro conosca la figura del Direttore Tecnico?
3) INNOVAZIONE: Così posto, avendo per telaio “Trasparenza e Responsabilità”, con il governo attuale forse un falso problema. Se declinato sugli alberghi italiani che usano il fax sappiamo pure che gli alberghi sono oramai tutti presenti sui comparatori nazionali e stranieri mentre Expedia si è sempre vantata di avere migliaia di agenzie di viaggi come partner. Metto invece sotto la lente d’ingrandimento i recenti indicatori negativi dell’ICT italiana con il bilancio dei due comparti IT e TLC che si chiude con un totale di 13,89 miliardi di euro in calo del 3,3% rispetto all’anno precedente. L’hardware regredisce dell’8,6%; le comunicazioni mobili dell’1,6% a 5,41 miliardi, del 4,6% le TLC fisse attestate a 3,91 miliardi di euro.
Insomma innovazione latitante nel turismo e comparto in caduta dell’ICT di certo rappresentano un problema che difficilmente si può risolvere così sui due piedi soprattutto quando l’imprenditoria nel settore non è stata e non è solida.
Ricordo qui i primi fallimenti con il tour operator Ventana o la storica liquidazione di un altro tour operator, forse in anticipo sui tempi per il suo pionieristico approccio informatico, come Orizzonti, per arrivare a Gandalf, Volare, Alpi Eagles, MyAir, Teorema, Ventaglio, Eurotravel, Livingston, Sprintours, Rallo, Viloratour oppure marcata da vere e proprie azioni delinquenziali come Parmatour o Todomondo.
Avrò sicuramente dimenticato qualche altro nome ma è una lista che si allunga sempre più.
Di certo non è un sollievo quando urbi et orbi, si promuove di recente la prima Fiera Virtuale b2b della Lombardia e si è costretti a rimandarla di sette giorni perchè la piattaforma non risultava operativa.
Questo un problema reale sulla credibilità o meno di certe operazioni “innovative” nel settore soprattutto alla luce di un passato che ha visto per pochissimo all’ENIT un illuminato vero come Paolucci (Microsoft).
Altro problema concreto è poi lo spreco di tempo, energie e soldi per es. nel “portale degli albergatori” di Federalberghi mentre gli “utenti preparati” i loro alberghi se li cercano prima su Google, poi Facebook o YouTube, per prenotarli su booking.com. Insomma è in atto uno status quo che molti protagonisti del turismo, a partire dai tanti presidenti delle varie associazioni, non hanno capito o non sono capaci di risolvere. Per l’occupazione, affidandomi ad una recente indagine di Assoediliza, si scopre che il giro d’affari in “nero” nel 2011 del turismo in Italia fra pensioni, B&B, accommodations familiari, stabilimenti balneari, bar, ristoranti, campeggi con scontrini non emessi, IVA non dichiarata, imposte sul reddito evase e altro ancora ammonta a circa 36 miliardi di euro con un mancato introito per lo Stato pari a 13,5 miliardi.
Sono più certo che l’occupazione rientri nei confini fisiologici degli standard nazionali ma a mio avviso, il Ministro dovrebbe avviare un vero e proprio censimento sulle attività.
Due domande.
Visto che gli albergatori in certi comuni fanno gli esattori e non mi pare ci sia stato per gli alberghi un adeguamento dell’IVA alla pari dei nostri competitors in Europa è opportuno che Bernabò Bocca resti dopo più di dieci anni il Presidente di Federalberghi?
Visto il recente flop dell’organizzatore Valtur con ben 483 milioni di debiti è opportuno che Maria Concetta Patti resti a fare il Presidente di Federviaggio senza fare il suo bel salto all’indietro?
4) STRATEGIA. In sè e per sè a mio avviso “strategia” è roba da secolo scorso.
Ora vive “l’insieme dei tatticismi” da applicare al multicanale.
Ma sia che si voglia predisporre un approccio strategico sia che si voglia sfruttare l’insieme dei tatticismi senza una vera e propria “Idea” non si va molto lontano.
Marche docet, assoldano Hoffman – che nel frattempo in Italia presta il suo volto anche ad una marca di caffè – spendono circa 2.5M di euro fra cachet per l’attore, budget per lo spot e passaggi televisivi, per raggiungere nei primi otto mesi del 2011 circa 1,9 milioni di arrivi con un aumento dell’1,86%, presso le strutture ricettive, rispetto allo stesso periodo del 2010.
Facendo un rapido calcolo quell’1,86% ha un costo per turista di quasi 65€! In realtà la campagna sembra essere stata ancora meno efficace perché indirizzata solo al pubblico italiano mentre all’estero l’Hoffman leopardiano è stato promosso solo in qualche fiera/evento e pare ci siano da aggiungere in più i costi di un secondo video proiettato all’Expo di Shanghai sul quale, tanto per tirare in ballo Trasparenza e Responsabilità, non c’è chiarezza, che potrebbe far lievitare il costo per contatto in maniera vertiginosa.
Devastante invece, come contraltare qui alle Marche, l’Idea imprenditoriale di Michael O’Leary che porta il 46% di spagnoli in più in Friuli Venezia Giulia nel 2011, rispetto al 2010, solo immettendo una rotta nuova (Valencia – Trieste) fra le tante con buona pace di Destination Manager e professori dell’esperienza sul territorio quando il biglietto da visita dell’Italia nel mondo continua ad essere solo Firenze, Venezia, Roma e Milano.
Altre domande.
Visto il flop del brand Italia è opportuno che Eugenio Magnani responsabile della “Struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia” nonchè coordinatore del “Comitato per la promozione e valorizzazione del turismo congressuale” faccia un salto indietro o no?
Letto dei recenti rumors sul “Convention Rubò”, finito in rosso in tre mesi seppure con una cassa ben riempita dal precedente Ministro, è opportuno che Paolo Rubini Direttore Generale ENIT resti in carica senza fare un bel salto all’indietro?
Scrivendo ancora di ENIT è auspicabile che un avvocato come Di Dalmazio, criticato da imprenditori turistici e politici nella sua regione (Abruzzo) per spese folli, sia vice presidente sommando anche lo stesso incarico presso Promuovitalia (ma cos’è?) che vede, guarda il caso, la presidenza di Maria Concetta Patti.
Lo scorso anno di questi tempi scrivevi che l’Italia precipitava dal 6° al 12° posto nel Country Brand Index 2010 quando già nel 2009 perdeva due posizioni passando dal 4° al 6° posto ma inter nos un Ministro del Marketing non sarebbe opportuno averlo per far fare un salto di qualità al nostro paese?
In bocca al lupo per oggi a te per il tuo impegno qui esteso a tutti i partecipanti.
Ciao, alex k.
P.S.: Beh, tutte cose che condivido alla massima potenza, e se consentito, c'aggiungerei che ogni cosa dovrebbe nascere nel punto giusto (vedi foto sopra), ch'è praticamente come il dire ... che ognuno dovrebbe fare quello che sa ... fare.
non nutro dubbi sul fatto che il Ministro a capo del “Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo” sia capace di approcciare un settore del terziario così importante.
Credo inoltre sia pure capace di gettare oltre la siepe strampalate idee su campi da Golf, o casinò, a Lampedusa nonchè molti “comitati”, creati dal precedente Ministro, così estranea al “listen twice as much as you talk” , e spesso coordinati da chi dovrebbe fare non un semplice passo, ma un vero e proprio salto all’indietro.
Calare Governance, Burocrazia, Innovazione e Strategia su di un settore sempre più analogo a quello del Calcio dei tifosi dove tutti sono esperti e tutti sono gli allenatori della nazionale non è e non sarà facile.
Molti protagonisti del settore anelano ancora ai “cinque minuti” di notorietà televisiva/radiofonica o ad un biglietto da visita, di una qualsiasi associazione, con un “Presidente” o un “Vice Presidente” bene in evidenza.
Va evidenziato altresì che, da noi, un Assessorato al Turismo non lo si nega, di norma, mai a nessuno: sia a chi in passato, specializzato in “dermatologia e venereologia e idrologia medica” come Pier Gianni Prosperini – ex Assessore regionale al Turismo in Lombardia – intascava mazzette per gli stand turistici della Valtellina alla Bit; sia a chi, di recente, come Alessandro Cecchi Paone – outing gay “5 minuti” prima delle ultime elezioni europee e ora massone dichiarato – risulta l’attuale Assessore al Turismo e Grandi Eventi in quel di Maiori, in Costa d’Amalfi, forse solo perchè partecipante all’Isola dei “famosi”.
Insomma l’attuale Ministro potrà anche ascoltare le varie relazioni al BTO ma dovremmo anche spiegargli che il BTO non rappresenta la vera fotografia del turismo in Italia ma, in filigrana, solo una robusta dose di buona volontà – di persone e aziende animate da passioni e interessi – da immettere nel settore per portarlo, quanto meno, alla pari dei nostri principali competitors a livello europeo. Sono abbastanza sicuro poi che un’indagine fra 10.000 agenzie e 30.000 alberghi vedrebbe affermare PhoCusWright come un Tour Operator e non un come un’organizzazione leader nella ricerca in differenti settori di mercato.
Seguo qui il tuo paradigma con qualche veloce considerazione:
1) GOVERNANCE: CHI: COSA: “Governance” è in bocca anche a mia zia che ha 94 anni e si lamenta dell’ospedale che frequenta. Molti parlano/scrivono di Governance o “cabina di regia” nel turismo da circa 15 anni e una delle migliori risposte al problema l’ha forse fornita il Governatore della Sicilia che, destino “crudele”, di cognome fa Lombardo: Sorrido al fatto che la Regione Sicilia sarà presente al BTO quando in Italia il “tourism online” più evidente – senza il solito arco delle low cost airlines o delle OTA, vedi TUI o Expedia – viene offerto oggi da ... da o da assieme a tanti altri siti simili. Poche le agenzie di viaggi, pochissimi gli alberghi al di fuori delle catene internazionali, rarefazione assoluta per il “selling online” (quello dell’ecommerce per intenderci ) nel comparto del B&B, dell’agriturismo o dei campeggi e affini.
Insomma la fanno da padrone, nella distribuzione dei servizi turistici, le riviste e i supermercati e non mi pare per tornare alla Regione Sicilia che questa esprima delle eccellenze nel settore dell’online.
Non ultimo lo scorso anno proprio al BTO l’unica agenzia di viaggi, presente on stage, vantava un blog ma non l’ecommerce a confermare il grave ritardo rispetto ai competitors del mercato in un comparto così importante legato alla sua distribuzione.
2) BUROCRAZIA: Non ne farei un problema solo web centrico.
Descrivo di seguito un caso, poco web, ma altrettanto interessante.
Un’agenzia di viaggi in Italia non può operare senza un Direttore Tecnico ruolo che in Europa non esiste.
Nessuno in tutti questi anni si è mai premurato di togliere questa figura richiesta in certe regioni dalle province, in altre dai comuni, in altre ancora dalle regioni stesse che poi delegano a loro volta le incombenze alla provincia o al comune di riferimento.
Le agenzie sono quasi 10.000 e supportano circa 4 milioni e passa di connazionali nei loro viaggi.
Perchè una Blu Vacanze a Trieste può operare senza un Direttore Tecnico presente in agenzia mentre un’altra agenzia, sempre a Trieste, per legge deve vantare un Direttore Tecnico assunto e sul posto? Siamo sicuri che il Ministro conosca la figura del Direttore Tecnico?
3) INNOVAZIONE: Così posto, avendo per telaio “Trasparenza e Responsabilità”, con il governo attuale forse un falso problema. Se declinato sugli alberghi italiani che usano il fax sappiamo pure che gli alberghi sono oramai tutti presenti sui comparatori nazionali e stranieri mentre Expedia si è sempre vantata di avere migliaia di agenzie di viaggi come partner. Metto invece sotto la lente d’ingrandimento i recenti indicatori negativi dell’ICT italiana con il bilancio dei due comparti IT e TLC che si chiude con un totale di 13,89 miliardi di euro in calo del 3,3% rispetto all’anno precedente. L’hardware regredisce dell’8,6%; le comunicazioni mobili dell’1,6% a 5,41 miliardi, del 4,6% le TLC fisse attestate a 3,91 miliardi di euro.
Insomma innovazione latitante nel turismo e comparto in caduta dell’ICT di certo rappresentano un problema che difficilmente si può risolvere così sui due piedi soprattutto quando l’imprenditoria nel settore non è stata e non è solida.
Ricordo qui i primi fallimenti con il tour operator Ventana o la storica liquidazione di un altro tour operator, forse in anticipo sui tempi per il suo pionieristico approccio informatico, come Orizzonti, per arrivare a Gandalf, Volare, Alpi Eagles, MyAir, Teorema, Ventaglio, Eurotravel, Livingston, Sprintours, Rallo, Viloratour oppure marcata da vere e proprie azioni delinquenziali come Parmatour o Todomondo.
Avrò sicuramente dimenticato qualche altro nome ma è una lista che si allunga sempre più.
Di certo non è un sollievo quando urbi et orbi, si promuove di recente la prima Fiera Virtuale b2b della Lombardia e si è costretti a rimandarla di sette giorni perchè la piattaforma non risultava operativa.
Questo un problema reale sulla credibilità o meno di certe operazioni “innovative” nel settore soprattutto alla luce di un passato che ha visto per pochissimo all’ENIT un illuminato vero come Paolucci (Microsoft).
Altro problema concreto è poi lo spreco di tempo, energie e soldi per es. nel “portale degli albergatori” di Federalberghi mentre gli “utenti preparati” i loro alberghi se li cercano prima su Google, poi Facebook o YouTube, per prenotarli su booking.com. Insomma è in atto uno status quo che molti protagonisti del turismo, a partire dai tanti presidenti delle varie associazioni, non hanno capito o non sono capaci di risolvere. Per l’occupazione, affidandomi ad una recente indagine di Assoediliza, si scopre che il giro d’affari in “nero” nel 2011 del turismo in Italia fra pensioni, B&B, accommodations familiari, stabilimenti balneari, bar, ristoranti, campeggi con scontrini non emessi, IVA non dichiarata, imposte sul reddito evase e altro ancora ammonta a circa 36 miliardi di euro con un mancato introito per lo Stato pari a 13,5 miliardi.
Sono più certo che l’occupazione rientri nei confini fisiologici degli standard nazionali ma a mio avviso, il Ministro dovrebbe avviare un vero e proprio censimento sulle attività.
Due domande.
Visto che gli albergatori in certi comuni fanno gli esattori e non mi pare ci sia stato per gli alberghi un adeguamento dell’IVA alla pari dei nostri competitors in Europa è opportuno che Bernabò Bocca resti dopo più di dieci anni il Presidente di Federalberghi?
Visto il recente flop dell’organizzatore Valtur con ben 483 milioni di debiti è opportuno che Maria Concetta Patti resti a fare il Presidente di Federviaggio senza fare il suo bel salto all’indietro?
4) STRATEGIA. In sè e per sè a mio avviso “strategia” è roba da secolo scorso.
Ora vive “l’insieme dei tatticismi” da applicare al multicanale.
Ma sia che si voglia predisporre un approccio strategico sia che si voglia sfruttare l’insieme dei tatticismi senza una vera e propria “Idea” non si va molto lontano.
Marche docet, assoldano Hoffman – che nel frattempo in Italia presta il suo volto anche ad una marca di caffè – spendono circa 2.5M di euro fra cachet per l’attore, budget per lo spot e passaggi televisivi, per raggiungere nei primi otto mesi del 2011 circa 1,9 milioni di arrivi con un aumento dell’1,86%, presso le strutture ricettive, rispetto allo stesso periodo del 2010.
Facendo un rapido calcolo quell’1,86% ha un costo per turista di quasi 65€! In realtà la campagna sembra essere stata ancora meno efficace perché indirizzata solo al pubblico italiano mentre all’estero l’Hoffman leopardiano è stato promosso solo in qualche fiera/evento e pare ci siano da aggiungere in più i costi di un secondo video proiettato all’Expo di Shanghai sul quale, tanto per tirare in ballo Trasparenza e Responsabilità, non c’è chiarezza, che potrebbe far lievitare il costo per contatto in maniera vertiginosa.
Devastante invece, come contraltare qui alle Marche, l’Idea imprenditoriale di Michael O’Leary che porta il 46% di spagnoli in più in Friuli Venezia Giulia nel 2011, rispetto al 2010, solo immettendo una rotta nuova (Valencia – Trieste) fra le tante con buona pace di Destination Manager e professori dell’esperienza sul territorio quando il biglietto da visita dell’Italia nel mondo continua ad essere solo Firenze, Venezia, Roma e Milano.
Altre domande.
Visto il flop del brand Italia è opportuno che Eugenio Magnani responsabile della “Struttura di missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia” nonchè coordinatore del “Comitato per la promozione e valorizzazione del turismo congressuale” faccia un salto indietro o no?
Letto dei recenti rumors sul “Convention Rubò”, finito in rosso in tre mesi seppure con una cassa ben riempita dal precedente Ministro, è opportuno che Paolo Rubini Direttore Generale ENIT resti in carica senza fare un bel salto all’indietro?
Scrivendo ancora di ENIT è auspicabile che un avvocato come Di Dalmazio, criticato da imprenditori turistici e politici nella sua regione (Abruzzo) per spese folli, sia vice presidente sommando anche lo stesso incarico presso Promuovitalia (ma cos’è?) che vede, guarda il caso, la presidenza di Maria Concetta Patti.
Lo scorso anno di questi tempi scrivevi che l’Italia precipitava dal 6° al 12° posto nel Country Brand Index 2010 quando già nel 2009 perdeva due posizioni passando dal 4° al 6° posto ma inter nos un Ministro del Marketing non sarebbe opportuno averlo per far fare un salto di qualità al nostro paese?
In bocca al lupo per oggi a te per il tuo impegno qui esteso a tutti i partecipanti.
Ciao, alex k.
P.S.: Beh, tutte cose che condivido alla massima potenza, e se consentito, c'aggiungerei che ogni cosa dovrebbe nascere nel punto giusto (vedi foto sopra), ch'è praticamente come il dire ... che ognuno dovrebbe fare quello che sa ... fare.
“Il ministro del Turismo Piero Gnudi è un fermo sostenitore dell’Enit e crede che sia necessario avere un Ente nazionale di promozione turistica”. Lo ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, nel corso di una conferenza stampa, rispondendo ad una domanda a proposito dell’Agenzia nazionale del Turismo che, secondo una prima ‘bozza’ della manovra Monti, sarebbe stata ‘soppressa’. “Tuttavia ha detto al ministro, che conosco da tempo, che stimo ed in cui gli albergatori hanno piena fiducia – ha aggiunto Bocca – che un Paese civile non può accettare che il nuovo Cda dell’Enit sia stato nominato da mesi e non venga insediato. Se non vogliamo finire presto su ‘Scherzi a parte’ è necessario che il Ministro intervenga per sbloccare questa situazione, anche perché, nel frattempo, sono state prese decisioni di straordinaria importanza, come la chiusura di alcune sedi estere dell’Ente”.
RispondiElimina“L’Italia turistica si conferma meta ideale di vacanze per i turisti stranieri che nel 2011, malgrado la congiuntura economica non aiuti le dinamiche del mrcato, hanno continuato a sceglierla rispetto ad altre destinazioni internazionali. Questo trend è confermato dai dati provvisori dell’ Istat che, per il periodo gennaio-luglio, indicano un aumento pari al 7,3% degli arrivi e del 5% delle presenze estere. Per quanto riguarda la spesa l’incremento del 6,5% registrato dalla Banca d’Italia nei primi otto mesi dell’anno, fa ben sperare per un consuntivo positivo di fine anno che dovrebbe superare la cifra di 30 miliardi di euro.“
RispondiEliminaLo sottolinea il Commissario Straordinario dell’ENIT, Matteo Marzotto, supportato dal consueto Monitoraggio della rete estera, presso i principali tour operator del turismo organizzato, condotto in prossimità delle Feste natalizie, che fotografa un’ottima performance del prodotto turistico Italia sui mercati internazionali per l’anno in corso, andamento disomogeneo per le vendite riferite al Natale, ottimismo riguardo le vendite dei pacchetti turistici per il 2012.
Per quanto riguarda il traffico incoming nell’area europea, il mercato tedesco ribadisce il suo primato reso noto dalle vendite eccezionali delle agenzie di viaggi nel 2011, quantificabili in un incremento del 9,5% del fatturato, pari ad un totale di 22,5 miliardi di euro.
In riferimento alle prossime Festività natalizie le prenotazioni sono in crescita in Germania, in Austria, in Svizzera, in Polonia; altalenanti per il Regno Unito, negative per la Francia, la Penisola Iberica e la Repubblica Ceca; piuttosto deboli per gli ospiti nordici provenienti dalla Penisola Scandinava. I flussi turistici russi, invece, continuano a crescere ininterrottamente verso l’Italia anche nel periodo natalizio, considerato test significativo pure per il 2012 (per il quale i TO prevedono incrementi nelle vendite dei pacchetti comprese tra il 10 e il 15%), dopo un consuntivo ottimo per l’anno in corso con incrementi tra il 15 ed il 45%.
L’offerta turistica culturale italiana mantiene intatta la sua forza attrattiva sia per i tour operator europei (57%) che per quelli d’oltreoceano (83% ). Ma in questo periodo, risultano privilegiate la “montagna invernale” (pratica degli sport invernali), indicata come primo prodotto dal 40% degli operatori europei; mentre tra le Regioni il primato assoluto se lo aggiudica la Regione Lazio (probabilmente grazie a Roma), seguita dal Trentino Alto Adige.
Nei Paesi BRIC, gli operatori turistici dei rispettivi Paesi (Brasile, Russia, India e Cina) hanno registrato incrementi significativi delle prenotazioni (dal 20 al 40%), nonostante l’outgoing verso l’Italia non sia per essi rilevante durante il periodo natalizio.
Nel 2012 oltre il 71% dei tour operator intervistati dall’ENIT prevede di aumentare le vendite della destinazione Italia (in particolare, il 58% degli europei e l’86% di quelli oltreoceano).
Il prodotto turistico più gettonato per i mercati europei sarà ancora il “Mare”, mentre nei mercati oltreoceano il prodotto culturale, in particolare le “Grandi città d’arte,” continueranno ad essere le più richieste.
Nella classifica regionale in cima alla graduatoria si dovrebbero posizionare il Veneto (grazie a Venezia, alle Dolomiti ed alla crocieristica) per l’intermediazione turistica europea e il Lazio per quella d’oltreoceano.
“Questo trend favorevole è di buon auspicio per il futuro della nostra industria turistica, ci conferma che i nostri ospiti stranieri continuano a ritenere la vacanza un bene di consumo primario ed irrinunciabile ed in questo senso l’Italia continua ad esercitare la sua inossidabile attrazione – commenta il Direttore Generale dell’ ENIT, Paolo Rubini – Sono dati che vanno a sommarsi ad altri riscontri positivi, come la recente graduatoria di FutureBrand che riposiziona l’Italia nella classifica delle top ten per i marchi Paese, grazie ai suoi atout più tipici, come cultura, turismo, stile, cucina”.
@Vincenzo
RispondiElimina"... è necessario che il Ministro intervenga per sbloccare questa situazione, anche perché, nel frattempo, sono state prese decisioni di straordinaria importanza, come la chiusura di alcune sedi estere dell’Ente ..."
Ma lui non è nel CDA dell'Enit?
Il presidente di Eden Viaggi Nardo Filippetti approfitta degli auguri in vista delle imminenti festività per condividere con gli agenti di viaggi destinatari della sua lettera alcune considerazioni sul settore ed informare la distribuzione sull’attività dell’operatore da lui guidato. “Il momento che sta vivendo il settore è incerto, complesso, difficile ma non è una catastrofe: contiene elementi di positività e negatività, opportunità e minacce – scrive Filippetti – Le crisi non si negano, si analizzano. Credo di poterlo affermare con serenità perché ho visto la prima guerra del Golfo, la seconda guerra del Golfo, l’11 settembre, gli attentati a Sharm El Sheik, lo tsunami, la nube islandese, il sorgere della Primavera Araba. Ogni volta qualcuno dava per spacciati il nostro settore e le nostre aziende, ma si sbagliava. Ho sempre preferito la parola ‘cambiamento’ alla parola ‘crisi’ – rimarca il numero uno di Eden - Alla fine, esprimono entrambe la necessità di abbandonare tutto quello a cui si era abituati e che non funziona più. Tutto quello che è cambiato oggi porta il nome di crisi economica; instabilità politica dei Paesi del Maghreb e dell’Egitto; rivoluzione digitale; integrazione verticale tra produzione e distribuzione. Di certo non posso dirvi cosa dovreste fare per voi e per le vostre aziende, ma mi permetto di dirvi che cosa faremo io e miei collaboratori, memori della lezione che ‘Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi’. Gli errori che le aziende commettono più spesso in questi momenti sono: dimenticare la cultura ed i valori aziendali, smettere di investire sulle persone e sulla loro professionalità, principale risorsa e valore delle aziende di servizi, aumentare la competizione interna, ridurre le spese di marketing, affidarsi agli sconti. Io ho chiesto ai miei collaboratori di fare una cosa molto semplice. Il loro mestiere. Si riparte da tutto quello che ci ha portati fino a qui: professionalità, determinazione, affidabilità, responsabilità. Durante il cambiamento – continua Filippetti – escono i valori reali e si capisce chi siamo, indipendentemente dai numeri, dalle dimensioni, dai dati. Eden Viaggi è un tour operator che propone a tutte le agenzie di viaggi italiane servizi turistici selezionati e garantiti con l’obiettivo di interpretare e soddisfare le esigenze di tutti i loro clienti. Questo abbiamo sempre cercato di fare e questo cercheremo di fare in futuro. Abbiamo scelto, per etica e strategia di impresa, di continuare a fare il tour operator e di conseguenza non entrare nella distribuzione: crediamo sia giusto che ognuno continui a fare al meglio il proprio mestiere. Abbiamo scelto anche di non ‘mettere tutto sul web’ e di non ‘buttarci sul cliente finale’. Crediamo in un mercato libero, aperto e competitivo, con ruoli chiari – commenta il presidente di Eden Viaggi - Continuiamo ad investire nella programmazione e nei prodotti, ampliando e migliorando la nostra gamma ed i servizi da offrire ai vostri clienti, dai più piccoli ai meno giovani. Continuiamo ad investire nei servizi per voi agenti, da quelli on line dedicati alla formazione ed alla vendita a quelli sul territorio che ci permettono di mantenere diretto il rapporto con voi e di rimanere sintonizzati col mercato. Continuiamo ad investire in comunicazione: a partire da domenica 18 dicembre – informa – torneremo sulle principali reti televisive e sui principali network radiofonici con una nuova campagna pubblicitaria per comunicare a tutti i vostri potenziali clienti che se desiderano vacanze serene e sicure devono affidarsi a professionisti. Vedrete il Controller alle prese con nuove avventure professionali e presto lo vedrete anche all’interno delle vostre agenzie di viaggi”.
RispondiEliminaSolo per amore della verità, le perdite del convention bureau sono per ol 75% determinate dal fatto che gli operatori turistici del settore congressuale che partecipano alle fiere settoriali internazionali pagano solo il 50% dei costi, mentre il resto rimane sul conto economico della società. Questo va avanti da anni ma prima veniva fatto da Enit e quindi non si vedeva nel saldo dei conti dell'Agenzia. Da quì alcune visioni strategiche divergenti con l'amico Paolo Zona che vorrebbe mantenere questa situazione.
RispondiEliminaDispostissimi a migliorare quello che non funziona me magari partendo dalla verità e non dalla disinformazione giornalistica.
Saluti.
Paolo Rubini
Quindi Bocca è stato chiamato da Gnudi se dice che il nuovo ministro è un sostenitore dell'Enit.
RispondiEliminaAltrimenti come farebbe a saperlo se Gnudi non ha mai detto niente?
Bhe, in questo caso, se è vero, almeno sappiamo che è vivo.
@Paolo Rubini
RispondiEliminaPotrebbe spiegarci quale sarebbe, in definitiva, il valore aggiunto nel fondare una società di diritto pubblico ad hoc per il turismo congressuale, per fare quello che in sostanza già faceva (secondo lei) da anni ENIT?
A parte, ovviamente, aumentare i costi complessivi stipendiando inutilmente nuovi consiglieri di amministrazione, presidenti, direttori generali e sindaci, in qualche caso anche con duplicazione di cariche in altri enti e/o società private?
Per non parlare delle spese generali (che ci sono in tutte le società) e tutto il resto degli extra-costi conseguenti.
Giusto per amore della verità, ecco.
Grazie.
Ma la "frecciatina" in P.S. a chi sarebbe rivolta? ;-)
RispondiEliminaLa "campagna di sensibilizzazione" della Marca Anconetana, a parte forse lo spot, è un "involontario" colpo di genio, se rapportato al mestiere dell' ex-ministro, ancora in carica al momento della nascita del claim.
RispondiEliminaCome ci è potuta sfuggire? :-D
@Frap
RispondiEliminaLa frecciatina in PS ?
;-)
Ad onor del vero, e per quanto mi riguarda, la pubblicità del pesce non era dispiaciuta affatto, anzi.
RispondiEliminaAnche perchè chi doveva capirlo si presume che l'abbia fatto (si spera).
Nelle Marche (come ancor più in Liguria) "esiste" un pò questa moda di "non" essere troppo accoglienti.
Non contiamoci _ΟΟΟΟΟΟΟΟΟΟ_
Infatti, fosse per me, la riproporrei persino su base nazionale.
RispondiEliminaDopodiché il suo "doppio messaggio" rimane elemento di grande ilarità, imho.
Peccato non aver "colto l'attimo" al momento giusto.
Toh, chi si rivede e dinuovo insieme: Paolo Rubini e la Mara Parmegiani.
RispondiEliminaGrande successo al Gilda ieri sera dove, nel locale cult della Capitale, la famosa giornalista di moda e autorevole storica del costume Mara Parmegiani ha festeggiato i primi sette anni di "Chapeau", il suo magazine di arte, cultura e moda, con amici e tantissimi ospiti prestigiosi come il direttore ENIT Paolo Rubini, il direttore ENIT per la Russia Marco Bruschini, il Presidente del Spoleto Festival Art Luca Filipponi e tantissimi amici come la contessa Patrizia De Blanck e l'attore Leopoldo Mastelloni.
Elegantissima in un tailleur nero illuminato da una pioggia di swaroski e bijoux con dècor a farfalla, la sempre charmant Mara Parmegiani, intervistata anche dal Tg2 data l'importanza della serata, ha voluto fare le cose in grande festeggiando il Natale sia con i grandi che con i più piccoli negli splendidi spazi del Gilda che è davvero un pezzo di Roma, quasi un monumento alla Dolce Vita di un tempo e alla Vita Dolce di oggi, per quello che è possibile in questi tempi un po' grigi.
Ma la bella Mara Parmegiani è così luminosa che ha regalato luce ed allegria per tutta la serata!
Alle bambine che hanno sfilato, graziose e soavi, in delicate camicette di seta, ha fatto regalare da un vero Babbo Natale delle borse-peluche a forma di barboncino rosa con la scritta "Principessa" da portare a tracolla.
Non era la stessa Parmegiani di Mosca e di cui non si sa chi pagò per: Ma alla fine chi ha pagato per la manifestazione dell'Enit avvenuta a Mosca (Parco Sokolniky) di "Italia comes to you" per reclamizzare taluni prodotti italiani a differenza di altri e ... perchè?
http://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.com/2011/10/ma-alla-fine-chi-ha-pagato-per-la.html
@Frap
RispondiEliminaHai ragione, peccato non aver preso la palla al balzo, quella era proprio una chicca.
Però un qualcosina si può sempre fare a posteriori, o no?
:-D
@Luciano
RispondiEliminaMa va là... è solo un curioso caso di omonimia.
Anche per l'autrice dei due post, ovviamente.
E' tutta invidia: solo perché a te niente pensiero beauty e niente borsa-peluche a forma di barboncino rosa con la scritta "Principessa". ;-)
@Frap
RispondiEliminaM'hai scoperto, eh?
Vuoi mettere aver potuto possedere la borsa-peluche a forma di barboncino rosa con la scritta "Principessa" da poter far vedere ai miei amici e farli crepare d'invidia?
Chessò, magari da non esporre proprio nelle vicinanze del caminetto per evitare il rischio che ci finisca dentro a causa di un non intenzionato (per carità) calcione ... a mò di rigore ben assestato.
E che dire dell'autrice del pezzo che Laureata in Storia Contemporanea, Sandra Rondini è giornalista e scrittrice. Autrice dei contenuti web del brand Marina Rinaldi, è redattrice del fashion magazine di haute couture "BookModa" e ha scritto l' ebook "Sex and The Eternal City. Saggio semiserio sulla vita glam e precaria delle single all'ombra del Cupolone" e il bestseller "Cento cose sexy da fare a Roma almeno una volta nella vita " (L'Airone editore).
Oibò, che gran peccato non aver letto il bestseller "Cento cose sexy da fare a Roma almeno una volta nella vita ".
Sic e doppio Sic!
Amici, in merito al Mario Resca, quello del Convention Bureau nazionale, sapevate che:
RispondiEliminaPresidente e Joint Venture Partner di McDonald's Italia, Mario Resca ricopre anche le cariche di Presidente di Italia Zuccheri, Presidente di Confimprese, membro del Consiglio di Amministrazione dell'ENI, di Arfin S.p.A e di Finance Leasing S.p.A., membro dell'Advisory Bord of British Telecom Italia, Senior advisor di Oaktree Private Equity Fund e Presidente del Casinò Municipale di Campione d'Italia S.p.A.
Nel 2002 gli è stata conferita l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro.
Nel corso della sua carriera professionale, Mario Resca è stato inoltre Commissario straordinario del gruppo Cirio-Del Monte; Presidente della Camera di Commercio Americana in Italia; Membro di Aspen Italia; Membro del Consiglio di Amministrazione di Lancôme-L'Oréal, Versace S.p.A, Rizzoli RCS, UPA; Presidente di Kenwood Electronics S.p.A.
Nato a Ferrara il 21 dicembre 1945, Mario Resca inizia la sua carriera come giornalista economico presso Espansione (Mondadori-McGraw Hill), nel 1968, un anno prima di laurearsi in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi di Milano. Dopo la laurea passa alla Chase Manhattan Bank che stava aprendo la prima filiale in Italia. Lavora nelle sedi di Londra e New York e nel 1972 è Capo Ufficio Fidi a Roma. L'anno successivo viene nominato Second Vice President. Dal 1976 è partner di Egon Zehnder (leader mondiale nella ricerca di dirigenti di alto livello) per 15 anni, assumendo prima la responsabilità della filiale italiana e poi anche quelle di Merger & Acquisition Worldwilde.
Nel 1995 diventa Presidente e Amministratore delegato di McDonald's Italia con l'obiettivo di rilanciare e sviluppare il marchio nel Paese.
@Anonimo
RispondiEliminaHai dimenticato di ricordare che quel curriculum è un copy & paste di quello presente sul sito di Mondadori, pagina del CdA.
In cui il Mario, buon amico di lunga data di Silvio, siede in compagnia di Marina, di Pier Silvio e di svariati altri; tra cui Umberto Veronesi.
Il convention bureau nazionale fa un mestiere più ampio di quelli che fa Enit e chenprima verniva, infatti, svolto in modo solo parziale, così come in tante regioni o città vi è una struttura dedicata al turismo (assessorati, apt, altro) ed una dedicata al turismo congressuale (convention bureau locali). Peraltro, i convention bureau nazionali sono ugualmwnte presenti in moltissimo altri Paesi esteri, in parallelo alle agenzie di promozione turistica nazionali e nessuna parla di duplicazioni e sovrapposizioni. Quindi, ho stanno tutti sbagliando e quì nel blog ci sono i futuri strateghi mondiali del turismo, oppure .....
RispondiEliminaIl fatto di gestire le cose in modo più sinergico, sfruttuando le economie di scala e di scopo con Enit, dovrebbe essere,un vamtaggio perchè consente di ridurre al minimo i costi generali. Infatti il convention bureau ha preso in affitto degli spazi nella capiente sede Enit, invece di pagare un affitto a terzi, comprensivo dei servizi di logistica. Ha poi attivato rapidamente le sedi estere Enit come uffici periferici del convention bureau, mettendo a disposizione degli operatori locali un riferimento unico per tutta l'industria turistica congressuale ed anche questo a costi marginali. In pratica, in pochi mesi già esiste una struttura leggera completamente dedicata al congressuale e su questi risultati valutata. Chiaramente a parole molti avrebbero fatto di meglio!!
Saluti.
A volte ci si sente Gnudi di fronte a certe notizie. Perciò non metto Bocca, anzi, me ne starò muto come il "pesce" del P.S.
RispondiElimina:-)
@Paolo Rubini
RispondiEliminaQuesto accadeva nel lontano (ripeto lontano 1896) e ...
Fu in uno di questi giorni, precisamente il 6 febbraio 1896, che Milton Carmichael, un giornalista appena arrivato dall’Indiana, collegato al partito repubblicano, andò a lavorare nella Gazzetta di Detroit, uno dei più importanti periodici del tempo, e scrisse l'articolo che riproduco di seguito, e che può essere considerato il trampolino di lancio per la fondazione del Convention Bureau.
“...Along the years, Detroit has acquired the fame of a city of conventions. Visitors come from thousands of miles of distance to attend business events. Manufacturers from all over the country use our hotels to hold meetings where they discuss topics of their interest, but all this happens without any effort from the community nor any action seeking to provide them with some support during their stay among us! They simply come to Detroit because they want to or they need to! Couldn't Detroit orchestrate a joint effort in order to secure the organization of 200 or 300 national conventions throughout next year? This would mean the arrival of thousands and thousands of people from all American cities, and they would spend millions of dollars in the local market, thus benefiting the city's population.”
Con questa nota, apparentemente innocente, Carmichael fu in grado di suscitare l'interesse di alcuni imprenditori e commercianti che erano membri del Board of Trade and the Manufacturers' Club. Albergatori, agenti di vendita ferroviari e altri commercianti si riunirono, in un incontro presso l'hotel Cadillac, e decisero di fondare un'organizzazione per promuovere, in modo ordinato e congiunto, per attirare più convenzioni per la città.
Fu così che nacque la Detroit Convention and Businessmen’s League e che avrebbe cambiato il suo nome nel 1907 in Detroit Convention &Tourists Bureau.
A quel tempo, la Convenzione aveva poco più di 20 aziende associate, ma l'idea prese piede e cominciò a dare i suoi frutti in altre città degli Stati Uniti e anche all'estero. Nel 1915 c'erano 12 altre convenzioni, i cui rappresentanti si riunirono a Detroit per formare l'organizzazione che è ora conosciuta come IACVB - International Association of Convention & Visitors Bureaux, un organismo che comprende centinaia di CVBS provenienti da tutto il mondo.
Ora, se invece andiamo a vedere quello che è successo a noi, cioè a VOI 115 anni dopo (non ultima le vicessitudini di Barcellona in merito al prezzo eccetera eccetera) e a tutto quello che accadde nei due anni precedenti per la messa in opera del CBN ... segue
... da un mio vecchio fondo sul blog:
RispondiEliminaDa tempo si parla di costituire una società (Convention Bureau S.p.A.) con l’obiettivo di attirare sul territorio congressi scientifici, medici e eventi aziendali quali convention, viaggi incentive, eccetera eccetera, per dare vigore alla meeting industry.
L’idea, anche se neanche troppo nuova, è buona, anzi, personalmente ci contavo molto sull’esperienza di quelle viste e lette all’estero negli anni addietro.
E che tanto bene ha procurato al turismo internazional congressuale.
Diciamo un matrimonio che s’aveva da fare, ma che pare un divorzio.
Infatti già dai primi di novembre del 2009, per la precisione il 5, era apparsa questa notizia: “Sarà Eugenio Magnani a traghettare il congressuale italiano verso il Convention bureau nazionale. Il coordinatore della struttura di missione per il rilancio dell'immagine Italia del Ministero del Turismo ha, infatti, ricevuto questo incarico dal ministro Michela Vittoria Brambilla.”
Beh, come detto l’idea era buona, ma non c’era proprio nessun altro da fargli fare il Caronte della situazione e magari poi mettere alla sua presidenza?
Quell’Eugenio Magnani che come GM dell’Enit, si vide incrementato dal cda e tutto in una botta, lo stipendio del 70%, portandone il totale a 190 mila euro (compreso il premio di produzione), per poi spostarlo (richiamato dalla Brambilla), quasi subito dopo, al ministero come responsabile per il rilancio dell’immagine Italia.
A quei tempi l’Enit non andava granché bene e l’ente era considerato più un carrozzone che altro; mentre il Magnani che vabbé, lasciamo perdere, ebbe quindi la promozione monetaria e lo spostamento che strimpella come corde di chitarra mal tese (non di Malta).
Trasferimento che procurò la nomina del Paolo Rubini di cui, a parte i miei personali dubbi sulla cosa, .... il traghettamento verso il Convention bureau nazionale, come detto, fu dato al Magnani.
Di li a poco (2 febbraio 2010), il Paolo Zona, presidente di Federcongressi, ha col Magnani un’incontro segreto (?) e rilascia la dichiarazione che molto probabilmente il Convention bureau nazionale avrà i natali entro l’estate del medesimo anno (2010).
Cosa che poi naturalmente non avvenne; si sa come vanno le cose in Italia, dove sovente le parole non corrispondono (subito o mai) ai fatti.
... continua
... In ogni caso si arriva al 2011 (11 febbraio) e il Zona riceve la lettera ufficiale da parte di Promuovi Italia, agenzia di supporto per l'occupazione e lo sviluppo dell'industria turistica, controllata al 100% da Enit, che annuncia la formale costituzione del Convention Bureau spa e che lui sarà nel cda.
RispondiEliminaNello stesso giorno o giù di lì (presumo) Paolo Rubini riceve l’investitura a presidente (e il Magnani?), mentre nel cda si dovrebbero leggere i nomi di Margherita Bozzano (ex assessore al turismo ligure), Laura Colombo (segr. pers. Brambilla), appunto il Paolo Zona e Eugenio Magnani (ah, eccolo qua!).
Ma come, lui che ha fatto il traghettatore adesso si trova nelle retrovie a remare?
Vabbè, sarà come sarà, ma la cosa strana è che dopo circa un mese nessuno ha accettato l’incarico, mentre ancor più clamorosa è che non l’abbiano fatto nemmeno la Laura Colombo e l’Eugenio Magnani (collaboratori del Ministro).
E subito dopo il Paolo Zona dichiara che nell’ambaradan ci sono già delle cose sbagliate con queste parole: “Il Convention bureau nazionale è nato con alcune storture che vanno corrette. Lo statuto molto rigido limita il cda e lo mette in condizioni difficili per quanto riguarda l'operatività". Ogni potere e delega, spiega Zona, sono concentrati nella figura del presidente e a.d, Paolo Rubini (d.g. di Enit, ndr). Si tratta di una situazione atipica, afferma Zona, che ci tiene a precisare come l'osservazione non sia di natura personale: "Non va bene come impianto". Per modificare la cosa, è necessario, prosegue Zona, cambiare lo statuto e dunque segnalare la questione alla proprietà".
Sicuramente poi tutti firmeranno ma …beh che dire; un gran bell’inizio, e se è vero quel detto che dice che chi ben inizia è a metà dell’opera ...
... e dopo due anni di studio o attento esame, in verità ci s’aspettava qualcosa di più.
Magari anche poco, non molto, ma non certo così.
... continua
@Paolo Rubini
RispondiEliminaEppure la domanda mi sembrava molto molto semplice.
Dunque lei ci fa sapere ora che il CBN
ha preso in affitto degli spazi nella capiente sede Enit, invece di pagare un affitto a terzi, comprensivo dei servizi di logistica. Ha poi attivato rapidamente le sedi estere Enit come uffici periferici del convention bureau, mettendo a disposizione degli operatori locali un riferimento unico per tutta l'industria turistica congressuale ed anche questo a costi marginali.
E allora glielo chiedo di nuovo:
a parte aumentare i costi complessivi stipendiando inutilmente nuovi consiglieri di amministrazione, presidenti, direttori generali e sindaci, con duplicazione di cariche in enti (addirittura nella medesima sede logistica!) il valore aggiunto, di grazia, dove starebbe?
Non bastava una divisione di ENIT dedicata al turismo congressuale?
Quello che fanno gli altri interessa relativamente poco e non è una risposta convincente alla domanda su quale sarebbe il valore aggiunto nel fondare una società di diritto pubblico dedicata e controllata da Promuovi Italia (che a sua volta è controllata da ENIT). A me sembra solo un bel giochino di scatole cinesi per distribuire e moltiplicare incarichi.
Ma sia chiaro, potrei sbagliarmi e sono pronto a ricredermi difronte ad argomentazioni convincenti ed inoppugnabili.
Che al momento non mi pare ci siano.
E nemmeno gli operatori del settore mi pare abbiano espresso, nel merito, grande soddisfazione, una volta fatti fuori dal giro di incarichi e poltrone.
Tanto da paventare la creazione di un CBN ad opera dei soli operatori del settore privato.
Per non parlare dell'equivalente iniziativa in capo alle regioni.
Non occorre essere grandi strateghi od avere master in BA per conoscere il concetto di economie di scala: basta anche solo il semplice buon senso.
O no?
... ora non so (o forse si) se qui sul blog ci siano i futuri strateghi del turismo mondiale.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda ho già dato a sufficienza e mai "ceffando" in quella maniera!
Ma una cosa è certa.
S'è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera ... beh, voi di certo non ci siete, anzi.
Se poi ce la si vuole raccontare con due belle parole "sgrammaticate", beh, che dire; meglio non dire o affrontare serenamente e FRANCAMENTE con chiarezza e soprattutto con la verità per porvi il giusto rimedio?
Se poi siete voi quelli che sapranno dare l'imput migliore per il turismo mondiale, beh; dimostratelo!
Saluti
A proposito... per il restante 25% a cosa sarebbero dovute le attuali perdite del CBN, tanto da rendere necessaria una presunta ricapitalizzazione della società?
RispondiEliminaSempre per amore della verità e della chiarezza, s'intende.
@Paolo Rubini
RispondiEliminaVorrei farle una sola domanda confidando in una sola sua franca risposta.
E' mai possibile che ancora non riesca a capire dopo anni di sue visite e commenti sul blog, che nessuno qui vuole il suo male, ma che le critiche sono fatte a unico scopo di bene [non certo per il suo] ma in generale?
Le è ancora sconosciuto il fatto che Luciano, frap1964 e gli altri del blog si prendano giornalmente la briga e la fatica di contestare un lavoro che è evidente anche ad occhio profano per la sua inadeguatezza.
Il famoso portalone, l'Enit, Magic Italy in Tour etc. hanno prodotto per i soldi che costano?
Una franca risposta, grazie!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@a me stesso
RispondiEliminaChi riceve troppe domande non da mai risposta
@Francesco
RispondiElimina?
Ti scrivi da solo?
@Sergio
RispondiEliminaNo probabilmente gli ha buttato un salvagente in considerazione che la risposta tarda ad arrivare e mai arriverà.
Però che nessuno degli scriventi (Roberta e Alex) non si facciano vivi ........ ???
Quando si ha l'opportunità con chi ci mette la faccia (Paolo Rubini e onore al merito) non si dovrebbe starsene zitti.
Non saranno stati informati
RispondiElimina@Paolino
RispondiEliminaAvvisati, avvisati
:)
@tutti
RispondiEliminanon vi leggo x 3 giorni e...scrivete una intera Bibbia!!
ci ho messo mezza mattina a leggervi. Bravi!
@vinc “Tuttavia ha detto al ministro, che conosco da tempo, che stimo ed in cui gli albergatori hanno piena fiducia..."..: è il "che conosco da tempo" che mi preoccupa.
@ luciano: "è necessario che il Ministro intervenga...!: appunto, siccome è nel CdA dell'Enit, ha paura di essere lì a fare numero e basta ...
@ luciano: comunicazione Marca Anconetana: non non è stata capita da chi doveva capirla, anzi... è stata supercriticata e, come al solito, la solita politica ci ha fatto campagna elettorale.
@ luciano: Mara Parmegiani: vorrei non leggere più di queste cose se legate al turismo. Gossip, si va bene, fa bene a non pensare, fa bene alle nonne che leggono i giornali rosa, fa bene a chi ha voglia di curiosare nella vita degli altri, ma per carità non leghiamoli al turismo questi eventi mondani! E non voglio neanche pensare troppo ai legami con la Russia ...
Ma, l'Enit vuol aprire un ufficio anche a San Pietroburgo? (un uccellino mi ha detto che..)
@Paolo Rubini: è vero! onore al merito. Ma per capire il settore che si dirige occorre sempre iniziare dal ruolo più basso dell'organigramma: non chiedo che provi a fare il lavapentole/"garzone" o il concierge (che sono comunque indispensabili), ma un po'con chi lavora nel settore dovrebbe starci, non da ospite di convention, congressi o manifestazioni, ma insieme, trascorrendo del tempo utile a capire come vive un imprenditore del settore oggi, quali problemi deve risolvere quotidianamente e quanti di questi (tanti purtroppo) derivano dal mondo che lui (l'imprenditore) non riesce purtroppo a governare. E parlo di: burocrazia locale spicciola, raccolta dei rifiuti che in alcune zone del Sud non viene effettuata dal comune ma da terzi, trasporti pubblici in alcune zone, anche del centro - purtroppo - ormai inesistenti, politiche regionali di comunicazione e commercializzazione .. che ... sono purtroppo, a volte, ancora ahimè volte al piacere del funzionario o del dirigente e non in funzione di strategie definite e precise .. e mille altre cose che sottraggono tempo prezioso alla vera ospitalità, alla creatività ...
@Roberta Milano(se ci legge): viva BTO! non se ne potrebbero fare un paio, magari anche in zone diverse d'Italia, in modo da consentire una migliore/maggiore partecipazione ai lavori?
@Anna Sirolo
RispondiEliminaLa Roberta ci legge e così pure Alex.
S. Pietroburgo?
Vuoi vedere che lo stesso "uccellino" è passato da Genova?
Per il resto, tutto vero!
E soprattutto per quanto riguarda la campagna pubblicitaria delle Marche. Una cosa ben fatta e indovinata, che l'è finita nella peggior politica da quattro soldi.
:)
@Luciano
RispondiEliminaSituazione in rapida evoluzione per la cessione dei villaggi Valtur. I tre commissari straordinari del tour operator hanno ricevuto dieci manifestazioni di interesse. Si tratta di offerte tutte sostanzialmente italiane, affermano fonti vicine al dossier. I tre commissari Stefano Coen, Daniele Discepolo e Andrea Gemma, già da oggi inizieranno la valutazione delle manifestazioni ricevute per capire quale sia il perimetro dell’offerta. L’invito ad offrire, che scadeva ieri, lasciava la possibilità anche di manifestare interesse per un singolo villaggio turistico di proprietà della societa’ che ha chiesto l’amministrazione straordinaria il mese scorso. I commissari puntano ad avviare in tempi brevi la fase successiva con la richiesta di offerte vincolanti. Novità sono attese già nelle prossime ore.
Cosa ne dite?
RispondiEliminaBravo net e Hp Vacanze passano nelle mani del tandem Costa Crociere-Alpitour. Il gruppo del Lingotto e la compagnia di crociere hanno acquisito la maggioranza dei due network, la cui fusione sarà ufficializzata il prossimo primo gennaio. "Questa è l'occasione per ribadire che il futuro è nella distribuzione" è il commento di Fabrizio Prete (nella foto), direttore generale del Gruppo Alpitour.
Un nuovo passo in quel processo di aggregazione tra reti e operatori che quest'anno ha dato un'accelerata al mercato, portando alla nascita di nuove alleanze di filiera. Il passaggio del 50% delle agenzie di viaggi Welcome Travel a Costa Crociere, infatti, aveva dato il via a una serie di operazioni per il rafforzamento dei legami con la distribuzione.
Onorato: "Agenzie di viaggi strategiche"
L'ultima mossa sulla scacchiera del networking è proprio il passaggio di mano di Bravo net e Hp, per il quale è arrivato il via libera dell'Antitrust. Un'operazione che vede il 20% delle quote dei due network in mano a un pool di azionisti, tra cui Luca Caraffini (amministratore delegato) e Dante Colitta (direttore commerciale). Una decisione che vuole rappresentare un segnale di continuità con il passato delle due reti di distribuzione. Con questa operazione, aggiunge il direttore generale di Costa Crociere Gianni Onorato, "diamo seguito a un importante processo di sviluppo e confermiamo quanto le agenzie di viaggi siano strategiche come canale di vendita per il futuro". Prete precisa inoltre: "L'acquisizione non modifica in alcun modo gli equilibri distributivi del Gruppo, che continuerà a dialogare con le più grandi realtà del networking del settore".
Progetti di espansione
Bravo net e Hp possono contare su un giro d'affari che nel 2011 ha toccato quota un miliardo di euro, per un totale di 1.500 agenzie. Ma i progetti, all'indomani dall'acquisizione, sono di incremento: secondo i piani di sviluppo, infatti, le agenzie diventeranno 2.000 nei prossimi 3 anni.
@Annasirolo
RispondiEliminaAnche a me preoccupa non poco.
:-D
Un piccolo consiglio
RispondiEliminahttp://www.bookingblog.com/video-intervista-giorgio-taverniti/
BTO 2011: Intervista esclusiva a Giorgio Taverniti [VIDEO]
E se dietro ci fosse un bel burrone con tutti quei salti indietro?
RispondiElimina;-)
Anomalie
RispondiEliminaIl Convention Bureau, che in altri paesi funziona perfettamente, da noi ha sempre vita breve e travagliatissima. Perché? E' una domanda che attende una risposta argomentata da anni e anni.
Caro Luciano,
RispondiEliminasei proprio una persona perbene.
Io, davanti ad una patetica excusatio non petita....non avrei avuto tutto questo garbo nella replica...
Lo sai che sembra? Sembra una seduta di psicanalisi, dove tu stai ricevendo un tuo paziente del tipo paranoico-narciso che cerca di convincere te e il suo prossimo su delle boiate planetari indifendibili sulle quali lui sta cercando di uscire dal dubbio altalenante del suo autoconvincimento...che storie queste...e che pazienza che hai tu(e non solo)...quasi quasi t'invidio ...:O)
Ma la RoBBB*erta non avrebbe dovuto rispondere oggi?
RispondiEliminaChe inebriata dal Profumo savonese si sia un attimo distratta e dimenticata della cosa?
Attendiamo fiduciosi...
(farà mica come lo Gnudi, neh!). ;-)
*Brava, Buona e Bella
@Anonimo
RispondiEliminaOddio, io psicanalista?
E' che ho quel cavolo di vizio che mi fa sempre pensare che gli "altri" possano migliorare. E se per caso uno non va bene, continuo a credere che la colpa non sia sua, ma di chi lo comanda.
@Anonimo
RispondiEliminaAh, dimenticavo ... grazie!
:)
@frap
RispondiEliminaMi sa che la BBB s'è scordata.
Hei, non intendo come corde di chitarra, ci mancherebbe d'altro, but like ... forget.
Si, sperateci!
RispondiEliminaLa Roberta Milano non si mischia con la plebaglia.
Lei vive sopra
caro Luciano,senti questa, sembra perfetta per il paranoico folle....
RispondiEliminaSergio Zavoli:
La persona scontenta, incattivita, aggressiva la si può placare con un po' di attenzione, di tolleranza, di simpatia; ma provate a rabbonire l'imbecille, a trarlo dalle sue ferme, persino inflessibili convinzioni, a insinuargli, mica tanto, un dubbio: solo in apparenza spaesto, prenderà tempo per ricominciare a tessere, si fa per dire, il suo ragionamento nell'ostinata idea che a non capire siate voi, pervicacemente protesi a scaricare su di lui la vostra stessa imbecillità....
hai capito Luciano, non perdiamo tempo, per l'imbecille siamo noi gli imbecilli...che forza!
un sincero augurio di Buon Natale a te
@anonimo: la Milano non è che non si mischia, cerca di stare dietro a quello che può, e leggo. Son giorni che non riesco a scrivere nemmeno sul mio blog. Cmq ho condiviso questo post su FB: Luciano lo sa e lo ringrazio anche qui.
RispondiElimina@annasirolo: grazie per l'apprezzamento di BTO. Si, qualche volta, se ci sono le condizioni (ossia se c'è un progetto e ci invitano) abbiamo fatto delle "BTO light" in trasferta: Isola d'Elba, Venezia, alla Social Media Week di Milano e Roma. Dovremmo farne altre.
@Anonimo
RispondiEliminaPerò vuoi mettere il poter riuscire a cambiare l'imbelle?
Sarà dura ma non desisto, e chissà che nel suo subconscio, non cominci già a ...
Personalmente penso di si.
;-)
Reciproca assistenza e solidarietà.
RispondiEliminafinanzcreditoasangelcapo@gmail.com
Noi siamo qui per aiutare tutte le persone (pensionamento, giovane e vecchi, senza professione e soprattutto le persone del paese per soddisfare il bisogno quotidiano). Portiamo questo aiuto come un prestito che offriamo sulle percentuali volesse sfidare le banche (2%, 3% secondo la modalità ready e nessun protocollo per i record. Avete bisogno di finanziamenti per pagare un'auto, costruire una casa, soddisfare le esigenze della vostra famiglia, i tuoi debiti, espandere il vostro business, vostra azienda o il tuo coltivazioni.
Vi preghiamo di contattarci sulla mail: lucasmariolola@gmail.com
Non è il caso di dubbio, hanno soltanto latta di fiducia quello che essi godono testimonia sui siti uno può ovunque.
Un caloroso benvenuto vi aspetta
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