martedì 13 dicembre 2011

Non è mai troppo tardi per (s)parlare dell'Enit


Il vecchio rito del “se va bene, viva Michele; se va male, in quel posto a Pasquale” continua imperterrito a fare le sue “vittime”.
E sono a milioni quelli che prima non dicevano niente, mentre adesso …

Eh si, mentre adesso … Amerigo Varotti, direttore provinciale di Confcommercio (Marche) le “spara” a tutto spiano sull’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo presieduta da Paolo Rubini.

Niente di male, per carità, solo che prima … il silenzio più assordante, e ora, evvai giù  a volontà.

C’è da dire che Amerigo Varotti è da poco che l’è stato nominato lì, in sostituzione del compianto Giancarlo Pedinotti scomparso la scorsa estate, ma in passato ha ricoperto e ricopre diversi ruoli ed incarichi nel sistema camerale ed associativo, con particolare riferimento alla promozione turistica.
Eppure sull’Enit mai una parola di diniego (nonostante), almeno così “rilascia” il web e le mie ricerche su Google.

Mentre ora l’Amerigo Varotti così ci dice: Nella prima stesura del decreto Monti era stata prevista la cancellazione dell’ENIT, l’Agenzia nazionale per il turismo che ha il compito di promuovere l’Italia turistica nel mondo.
Avevamo espresso infatti forti perplessità e contrarietà rispetto a questa decisione: il turismo, insieme e con i beni culturali, rappresenta il futuro del nostro Paese.
E proprio per questo era impensabile non ci fosse più una struttura che promuovesse l’Italia come destinazione turistica.
Ora, nella stesura definitiva del decreto, l’ENIT è “resuscitata”. 
Non se ne prevede più la chiusura.
Ne siamo felici!!
Ma a questo punto si rende indispensabile che il Governo e il nuovo Ministro del Turismo si occupino della gestione dell’ENIT che con la gestione Brambilla-Marzotto-Rubini è ridotta allo stato comatoso.
Con il commissario-Presidente Marzotto ed il Direttore Generale Paolo Rubini l’ENIT è diventato la vergogna italiana nonostante le tante e grandi professionalità interne.

Sono state chiuse sedi ENIT a Berlino, Monaco, Amsterdam; il Direttore Generale Rubini si è di fatto autonominato responsabile ad interim di diverse direzioni di aree nel mondo (da quella di Francoforte a quella di Tokyo e Australia); sono state create società – nei fatti inattive – che hanno drenato risorse e svuotato l’ENIT.
E tanto altro ci sarebbe da dire sul personale assunto, le consulenze, le sponsorizzazioni.

Noi abbiamo bisogno di un ENIT forte con un nuovo Presidente e soprattutto un nuovo Direttore Generale competente in grado di far ripartire la macchina di un’Agenzia straordinariamente importante per il futuro del Paese.

Beh, che dire?
Forse che a parlare, anzi scrivere, per le “presunte magagne” della gestione dell’Enit, a parte l’opposizione politica che “verosimilmente” lo fa per fare qualcosa, non è che siano stati poi in tanti.
E di quei pochi, la maggior parte, proprio su di questo blog che annovera oltre 3/4 cento post “ritenuti quasi certamente dei rompiballe” sul gravoso problema dell’Enit, che invece adesso scoprono “tutti”.
Portandoci alla conclusione che … non era meglio, forse, “svegliarsi” un po’ prima?
O, vuoi vedere che siccome ora c’è Pasquale …

P.S.: Qualcuno informi l'Amerigo Varotti che il Paolo Rubini ha "permesso" di starci fino alla scadenza del contratto che dovrebbe terminare (se non ricordo male) nel settembre 2012, quindi il: "... Noi abbiamo bisogno di un ENIT forte con un nuovo Presidente e soprattutto un nuovo Direttore Generale competente in grado di far ripartire la macchina di un’Agenzia straordinariamente importante per il futuro del Paese", non si può fare!

18 commenti:

  1. ops, presieduta o diretta?
    Fehlleistung?

    credo che il pubblico ormai non si discosti più dal privato, quante scadenze vengono anticipate per svariati motivi, tipo promoveatur ut amoveatur o altro...

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  2. L'unico che non le ha mandate a dire in tempi non sospetti, a parte noi, è stato Paolo Zona, o no?

    ?

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  3. lo penso ma non lo dico, o lo dico .. si lo dico: forse "involontariamente" e molto "casualmente" voleva dire che all'interno dell'Agenzia ci sono professionalità (magari realmente) competenti e ..... magari anche a lui vicine ;-)... non credo all'opposizione politica ... no, non ci credo. Rubini? ma quante lingue parla per essersi nominato reggente in tutte quelle sedi?

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  4. "...e soprattutto un nuovo Direttore Generale competente in grado di far ripartire la macchina di un’Agenzia straordinariamente importante per il futuro del Paese"

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  5. @Anna Sirolo
    Alle domande in lingua inglese risponde in italiano.

    Si vocifera che non c'è due senza tre e quindi dopo Magnani e Rubini di cui i cognomi finiscono entrambi per -NI ... ci sia anche il terzo.
    Sempre che non riprendano il primo (Magnani) che per quanto mi riguarda, sarebbe anche peggio d'adesso.
    Ma aspettiamo il Gnudi, sempre che si degni.

    ;-)

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  6. @ Luciano... Ma di ..NI ..ce ne sono una infinita', NO ?

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  7. E allora diamo un fattivo contributo, dai... ;-)

    Dati sull’occupazione in Promuovi Italia (partecipata ENIT 100%) tratti dal bilancio 2010.

    Categoria..2010..2009
    ----------------------------
    Dirigenti....6........3
    Impiegati..70.......25
    Operai.......0........0
    Altri..........0........0
    TOTALE....76.......28

    La società ha attivato fino alla data del 31.12.2010, numero 1.856 contratti di tirocinio professionale, con altrettanti tirocinanti.
    Spese tirocinanti pari a 5.683.388 € (raddoppiate rispetto al 2009). Per lo più son buoni pasto.
    Emolumenti per amministratori e sindaci: 241.301 €.
    Per Organi di Vigilanza: 50.225 €.
    Al personale dipendente interno si applica il contratto nazionale di lavoro del settore del commercio e del terziario.

    Praticamente in un solo anno hanno assunto 48 persone mancando, per sole 8 unità, l'obiettivo di arrivare a triplicare gli addetti.
    Notare che hanno raddoppiato i dirigenti, col risultato di avere un rapporto 1 dirigente a 12 impiegati (circa). Nel 2009 erano 1 ad 8.
    Costi per il personale: 4.348.943 €, con un aumento di 2.559.965 € rispetto al 2009.
    Il 25% circa se ne va in oneri sociali.
    In media su tutto l'anno (e non li avranno assunti tutti il 1/1/2010... no?) il costo medio/uomo è pari a 57.223 €.
    Il tutto su un valore della produzione di 20.968.683 €, il che significa che i costi del personale interno pesano per circa il 21%.
    Peccato che rispetto all'anno precedente il valore della produzione sia meno che raddoppiato
    (era di 12.605.918 €) e che i costi del personale interno pesassero nel 2009 per circa il 14%.
    Ma va anche detto che nel 2010 altri 8.083.732 € se ne sono andati per prestazioni e/o collaborazioni di terzi (aumento di 1.582.493 €).
    Il che fa salire il peso totale al 60%.
    In mezzo, anche le famose "consulenze triangolate" triennali di MVB... ;-)
    Aggiunti i costi tirocinanti e amministratori si arriva all' 88%.
    Quel che rimane se ne va +/- in "spese generali".
    Han chiuso in attivo di 3.851 €, di cui il 5% in riserva legale ed il resto in riserva straordinaria.

    In pratica in PI non hanno veri e propri ricavi: vendono "servizi di gestione" alla PA e vivono sostanzialmente dei fondi relativi ai vari "progetti" che arrivano dal MISE (Ministero Sviluppo Economico), dal DSCT (Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo), dall' UM (Unità di Missione Rilancio Immagine Italia).
    Sarebbero in pratica il "braccio operativo" del ministero di Passera, della Presidenza del Consiglio (Gnudi) e dell' ENIT di Marzotto-Rubini.
    Dopodiché verrebbe da chiedersi quanti dipendenti ministeriali e di ENIT "vigilano" su questi "operativi".
    E quanto ci costano quindi, in aggiunta, i vari "vigilantes" per "gestire" questi fondi (circa 20 M€) destinati a Promuovi Italia.

    Se poi riuscissero a fare una gara senza farsela annullare dal TAR e spendendo quindi inutilmente soldi in avvocati... (c'era pure una richiesta di danni...) forse sarebbe anche meglio. ;-)

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  8. Alla faccia del fattivo contributo...


    ... e se ci si fa un bel post?

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  9. @Frap

    Una mezza idea ce l'avrei abbianndo i tuoi dati con la canzone "eravamo 4 amici al bar ... che volevano cambiare il mondo ..."

    ;-)

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  10. A proposito... già che ci siamo, ricordiamo anche che in PI pare lavori (o abbia lavorato?) il figlio del tuo ex-ministro ligure preferito.
    Ma a sua insaputa, ovviamente.

    Fonte: Daniele Martini su IlFattoQuotidiano del 23/07/2011.

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  11. Tante belle cifre, fatte senza considerare che l' ENIT non e' la FIAT. Non ci potranno mai essere situazioni tipo un dirigente su mille dipendenti, perche' in genere si tratta di piccoli uffici sparpagliati per il mondo.
    Perche' non diamo un' occhiata a quanti dipendenti ci sono in un' ambasciata in proporzione all' ambasciatore? Otterremo piu' o meno le stesse cifre, perche' si tratta di enti simili. Anche se un ufficio avesse un dirigente su 5 dipendenti, questo non ci da il diritto di presupporre che quel dirigente non sia necessario.

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  12. @Anonimo

    Beh, ognuno può pensarla come vuole.

    Personalmente (aziendalmente e non certo politicamente) invece credo che un responsabile per tutte quelle sigle accorpate in un solo ed unico ente, basta e c'avanza (suvvia, siamo seri e mettiamoci della gente che abbia voglia e sappia lavorare) ... soprattutto se si tratta di coordinare quelle già presenti all'estero, che sotto il patrocinio dell'ambasciatore o se vogliamo del console, eccetera eccetera.
    Poi però (forse) ci sono tante persone da sistemare ... (forse) amici degli amici, parenti, amici di parenti o parenti degli amici o ... (forse) ...

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