Pochi giorni fa, il 16 luglio,
riportavamo su queste pagine un fondo de Il Sole24Ore in merito
all'annosa vicenda di Promuovitalia.
E per questo blog, scrivere di quella
Agenzia, è diventato quasi un diritto e quasi un dovere.
Infatti, di post al riguardo, adesso se
ne contano ben 128 e chissà quanti ancora prima che la cosa sia
definitivamente risolta … si spera.
Bene detto questo, e proprio in merito
al post
“Promuovitalia: un bell'ambientino davvero” che riportava
alcune righe del più autorevole quotidiano nazionale, appunto Il
Sole24Ore, e a nome del fondo
“Liquidata Promuovitalia indagini su ex manager”, ho ricevuto una cortesissima telefonata da una persona
erroneamente elencata su di quel pezzo a firma di Vincenzo Chiechia,
e mi riferisco a Roberto Rocca che mi informava d'aver fatto spedire
dal proprio avvocato, una lettera di smentita che pubblicherò alla
fine del post … e questo per la precisione che deve distinguere
'sto blog.
Già di primo acchito avevo notato che
… purtroppo molti giornalisti hanno la cattiva abitudine di
scrivere sulla base dei "
si dice che", su "
voci
di corridoio" senza fare la benché minima verifica (o anche
solo una telefonata e/o e-mail) e scrivendo cose a capocchia anche
laddove
una
verifica sul web costerebbe pochissimi minuti.
Tipo quella sul direttore generale
turismo Roberto Rocca che da quando il tutto è passato al MIBACT non è più direttore generale, bensì un dirigente generale.
Mentre prima lo era.
E si dovrebbe conoscere la differenza
tra un direttore generale e un dirigente generale, secondo me (sic!).
Ciò detto V. Chierchia non ha scritto
"sono state avviate", ma "sarebbero state
avviate", che fa la sua bella differenza.
Condizionale dubitativo che è sempre
meglio.
A me però non pare ci siano gli
estremi della palese diffamazione e, comunque sia, di seguito la lettera dell'avvocato Massimo Camaldo che rappresenta il Dott. Roberto Rocca e che personalmente (imho) condivido al 100%.
Per il resto non tocca di certo a 'sto blog!!!
STUDIO LEGALE
Avv. Massimo Camaldo
Via Velletri, 21 – 00198
Roma
Tel. 06.85.47.092
Fax 06. 85.80.00.80
E-Mail:
avvmassimocamaldo@gmail.com
Racc. A/R
Alla
Redazione del Sole
24 ORE
OGGETTO:
Richiesta d’immediata rettifica dell'articolo pubblicato dal “Sole
24 ore”, di pagina 12 dell’11 luglio 2014, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 8 delle Legge 8 febbraio 1948 n.47
In
qualità di legale del dott. Roberto Rocca, in merito all’articolo
del giornale di cui in oggetto a firma del signor Vincenzo Chierchia,
pubblicato con il titolo “Liquidata
Promuovitalia Indagini su ex manager”,
espongo quanto segue.
Violando le
basilari norme della deontologia giornalistica, del rispetto
dell’obiettività e della verifica della fondatezza delle notizie,
è stato inopinatamente pubblicato, all’interno dell’articolo in
questione, la notizia dell’emersione di anomalie “..tra
cui quella relativa alla nomina dell’ex direttore generale del
turismo Roberto Rocca, oggetto di revisione da parte della Corte dei
Conti; Rocca è stato sostituito da Onofrio Cutaia che dovrà
decidere sulla ripartizione di risorse per circa 150 milioni al
Mibact. E nei giorni scorsi sarebbero state avviate iniziative di
contestazione giudiziale a Rocca e a Nicola Favia, per iniziative che
potrebbero prefigurare danni alla società Promuovitalia. Il progetto
di bilancio 2013 risulterebbe già all’attenzione della Corte dei
Conti per i rilievi di competenza”, dando
così voce a notizie dall'elevatissimo contenuto diffamatorio,
riferendo fatti totalmente insussistenti e circostanze assolutamente
false e destituite di ogni fondamento, con lo scopo precipuo di
ledere la reputazione, l’onorabilità e la dignità del mio
assistito.
Al
riguardo, si rileva il suddetto articolo è stato redatto con lo
scopo esclusivo di ledere la reputazione del mio cliente, affiancando
notizie totalmente false ad altre semplicemente fuorvianti e non
coerenti con il tipo di notizia che s’intendeva fornire.
Soprattutto
è gravissimo il fatto che il giornalista Vincenzo Chierchia, venendo
meno a una sorta di decalogo sancito dalla giurisprudenza in materia
di sana informazione, non si sia preoccupato di trovare alcun
riscontro oggettivo, né di intendere sino a che punto il diritto
all’informazione, potesse surclassare la veridicità delle notizie
e l’obiettività delle fonti.
In merito
alle asserzioni contenute nel citato articolo, si precisa quanto
segue:
Il
dott. Roberto Rocca è Dirigente Generale di
I fascia, nei ruoli della Presidenza del
Consiglio dei Ministri sin dal mese di
febbraio 2008 e
trasferito ex lege 71/2013 in quelli del
MIBACT dal 21 ottobre 2013.
In
pari data al Dr. Rocca è stato affidato un incarico relativo ad
attività di rappresentanza dell’Italia nelle grandi organizzazioni
internazionali in materia di turismo, alla predisposizione di
progetti di eccellenza a carattere nazionale per lo sviluppo del
turismo, allo svolgimento di funzioni di autorità di gestione e di
organismo intermedio per l’attuazione di programmi cofinanziati con
fondi strutturali.
Tale incarico consente di proseguire senza soluzione
di continuità le attività che il Dr. Rocca stava già svolgendo
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con un ruolo
esattamente analogo.
Inoltre, al MIBACT il dr. Rocca doveva assicurare la
continuità della gestione amministrativa e l’esercizio dei compiti
e delle funzioni relative al settore Turismo, transitate dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri al MIBACT, ai sensi della
citata legge 71/2013 e del relativo DPCM 21.10.2013.
Tale
incarico è stato regolarmente registrato alla Corte dei Conti il 22
maggio 2014 ed è perfettamente vigente.
Pertanto,
risulta che il dr. Rocca non è mai stato nominato direttore
generale del turismo, e quindi mai sostituito dal Dr. Cutaia.
In
effetti, la prima assegnazione di tale incarico risale al 18 giugno
2014 ed è stata fatta direttamente al dr. Cutaia, dopo l’istituzione
della Direzione Generale per le politiche del turismo (DM 18.11.2013,
registrato alla Corte dei Conti il 4.2.2014), mentre la necessaria
procedura di interpello si è conclusa solo il 30 maggio 2014.
Consequenzialmente,
già questo dato, incontrovertibilmente vero, consente di bollare
come palesemente false le “ricostruzioni”, leggi congetture,
contenute nell’articolo.
Per
quanto concerne invece “la ripartizione di risorse per circa 150
milioni al MIBACT”, trattasi delle risorse relative al settore
Turismo degli anni 2010/2013 che devono transitare dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri al Ministero dell’Economia e poi al
MIBACT, ai sensi del DPCM 21.10.2013 (circa 165 milioni e non 150).
La
lunga procedura di trasferimento non si è ancora conclusa a
differenza di quanto lascia intendere l’articolo, con il tentativo
di fuorviare il lettore; peraltro tale problematica non ha nulla a
vedere né con il dr. Rocca né con il dr. Cutaia, si tratta,
infatti, di norme di contabilità dello Stato.
Inoltre,
per fugare ogni dubbio e dare invece contezza della reale situazione
tra il mio assistito e la società Promuovi Italia SpA, si evidenzia
che il dr. Rocca non ha mai svolto le
funzioni d’indirizzo e di controllo
analogo della
società precitata, né presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, né presso il competente Ministero, prima del 30 gennaio
2014, data nella quale, come risulta incontrovertibilmente per
tabulas, è stato
trasferito al mio assistito da parte degli Uffici del Segretariato
Generale del MIBACT il fascicolo relativo alla Società, con
valutazioni e indicazioni precise, cui il mio assistito si è
attenuto.
Già
nella nota di trasmissione citata erano infatti evidenziate gravi
criticità (“…Tale
relazione segnalava una situazione aziendale molto seria ed
evidenziava fatti che potevano avere anche rilevanza penale. Si
invita pertanto il dottor Favia, che è a conoscenza di ulteriori
atti e fatti della Società, di valutarne complessivamente la
rilevanza ed eventualmente trasmetterli senza indugio alla Corte dei
Conti e alla Procura della Repubblica.”).
Il
dr. Rocca, sulla base delle indicazioni ha esaminato la
documentazione presente in atti e ha verificato che già in data 8
novembre 2013 era emerso che (“..La
situazione evidenziata è tale da mettere a rischio la continuità
aziendale sin dalle prossime settimane. I fatti esposti sono peraltro
di tale gravità e con possibile rilevanza penale da consigliare
l’invio della relazione stessa alla Procura della Repubblica….Si
riterrebbe quindi opportuno valutare possibilità e modalità di un
commissariamento immediato.”).
Pertanto
il mio assistito,
informando gli Uffici di Gabinetto del Ministro pro tempore, ha
immediatamente trasmesso, nella stessa giornata del 30 gennaio, tutti
gli atti alla Procura della Repubblica di Roma e alla Procura della
Corte dei Conti per le eventuali azioni di competenza.
Il
dr. Rocca, poi, al fine di continuare a
garantire la tutela dell’interesse pubblico e
dell’amministrazione, ha informato
successivamente in data 20 marzo e in data 28
aprile la Procura della Corte dei Conti degli ulteriori sviluppi
della vicenda.
Per
quanto concerne le vicende attinenti al bilancio 2013, si evidenzia
che il dr. Rocca nella fattispecie de qua, non ha avuto alcun ruolo.
E’
del tutto evidente quindi che l’attività del dott. Rocca si è
svolta nell’assoluto rispetto della normativa in vigore che
prevede, tra l’altro, per consentire l’eventuale affidamento in
house di nuove attività, il corretto esercizio del controllo
analogo, controllo analogo che evidentemente, come ampiamente
dimostrato, non era da tempo operante; lo ha ribadito ancora una
volta in data 5/6/2014 con una nota alla Società Promuovitalia, e al
Dr. Rocca per conoscenza, l’Ufficio del Segretario Generale del
MIBACT “.Nel merito si declina ogni
responsabilità attuale e futura di questo Ministero in ordine alle
decisioni di codesta Società. Nell’attuale fase di riassetto
organizzativo questo Ministero non riesce ad esercitare né vigilanza
né controllo analogo su Promuovi Italia.”.
Si
ribadisce, quindi, che per tutte le iniziative e/o attività
concernenti la Promuovi Italia SpA, il dott. Rocca ha sempre
proceduto nel totale ed assoluto rispetto della Legge e delle
indicazioni pervenute, condividendo preventivamente le decisioni con
il Segretariato Generale e gli Uffici di Gabinetto dei vari Ministri
pro tempore e che, come sopra riportato, è
il dr. Rocca ad aver avviato iniziative giudiziali, a tutela
dell’interesse pubblico, attraverso i descritti esposti 30/1/2014
(Procura della Repubblica) e 30/1, 20/3 e 28/4/2014 (Procura della
Corte dei Conti) e non viceversa, come l’articolo lascerebbe
credere.
Per
tutte queste ragioni chiedo che, in ottemperanza alla legislazione in
materia di stampa ex art. 8 della Legge 8 febbraio 1948 n. 47, si
rettifichi l'articolo in questione con la pubblicazione
integrale di questa lettera di rettifica,
alla quale ascrivere lo stesso spazio e la stessa rilevanza.
Una mancata
determinazione nel senso innanzi detto, fortificherebbe l'idea che
l’articolo citato sia stato unicamente preordinato a screditare la
reputazione, l'onorabilità e il decoro del dott. Roberto Rocca.
In
ogni caso, il mio assistito si riserva di responsabilizzare la
condotta del giornale, cui la presente è diretta, tanto in sede
penale che in sede civile.
Roma, 15
luglio 2014
Avv. Massimo Camaldo